ARRESTO E CONCUSSIONE A SAN LAZZARO DI SAVENA MA SOTTO C’E’ QUALCOSA DI PIU’?


E’ San Lazzaro di Savena l’epicentro di un sistema corruttivo e speculativo legato all’urbanistica? Parrebbe di si. E’ di ieri la notizia dell’arresto per estorsione di Giampiero Cavicchioli da parte della locale Squadra Mobile. Secondo il PM Rossella Poggioli, Cavicchioli avrebbe estorto circa 31.000 euro in sette circostanze a un imprenditore cui avrebbe subappaltato i lavori di Costruzione del Cantiere di San Lazzaro di Savena. Dagli accertamenti bancari sarebbe emerso che la vittima avrebbe effettivamente versato gli assegni ricevuti da Idroter a pagamento delle fatture e poi avrebbe contestualmente prelevato contanti pari alla somma complessivamente estorta “restituendoli” al Cavicchioli. Inoltre ci sarebbero delle intercettazioni telefoniche durante le quali un interlocutore dice che Cavicchioli «ha tirato troppo la corda» con le sue richieste.

In quello stesso cantiere di Via Galletta, in edilizia convenzionata si è consumato l’ennesimo illecito urbanistico, in realtà il solito: sottotetti di Case in edilizia convenzionata trasformati in abitazioni di lusso con abusi edilizi insanabili e cedute ad “amici” privi di requisiti di legge. Case dotate di un “sovrapprezzo in nero” sotto gli occhi di chi era preposto alla vigilanza.

Intanto un figlio di Cavicchioli, incaricato di vendere gli appartamenti in costruzione, è accusato di tentata concussione perché avrebbe chiesto mazzette in nero ad alcuni acquirenti assegnatari.

E come lui è nel mirino della magistratura il maresciallo della Finanza Salvatore Cucinotta. Deve rispondere di corruzione per un appartamento ricevuto sempre in quel cantiere.

Perquisito anche Nicola Comastri, ex funzionario di Cipea Holding e attualmente dipendente di Cipea, accusato di concussione e truffa. Avrebbe promesso al finanziere un appartamento anche se non ne aveva diritto. Il reato di concussione gli è addebitato poiché l’edilizia di via Galletta è edilizia convenzionata col comune di San Lazzaro e la sua funziona diventa in quel caso equiparata a quella pubblica. La concussione avviene infatti quando un  incaricato di pubblico servizio induce o promette indebitamente ad altri denaro o altra utilità. Comastri è stato interrogato ieri dalla Procura e la sua deposizioni potrebbe rivelare altri fatti.

Intanto il direttore di Cipea e Presidente di Ciepa Holding, Gianluca Muratori, tuttora indagato per i presunti abusi nello stesso cantiere si dichiara estraneo ai fatti accaduti dicendo: «Come noto, Cipea Holding è sì proprietaria del lotto di via Galletta, ma la responsabilità dell’esecuzione dei lavori è tutta di Idroter, socia del Consorzio». Con lui è indagato anche il consigliere comunale, Vice Presidente della Commissione Urbanistica del Comune di San lazzaro, Aldo Noacco. Aldo Noacco è proprio il Direttore dei lavori di quelle case al centro delle indagini. Ruoli che scottano e fanno insieme scalpore ma che producono un nulla di fatto. Nessuno, neanche in sede politica, si azzarda a chiederne le dimissioni. Singolare!

A San Lazzaro di Savena bolle qualcosa di enorme in pentola: dopo che Mezzini, l’ex patron di Uni Land, altra società sotto inchiesta, ha smentito il Sindaco Macciantelli sull’edificabilità effettiva dei terreni acquistati da Uni Land in quel territorio. E mentre Macciantelli stesso è indagato per omissione e abuso d’ufficio, per  i finti contratti di appalto depositati in Convenzioni Urbanistiche per lo scandalo delle cosiddette CASE GIALLE, spunta un altro fattore da brividi: la Corruzione.

Ma torniamo al maresciallo della GDF, con funzioni direttive e da taluni considerato un vero  e proprio “dominus” al servizio da sempre di alti ufficiali, che è accusato di corruzione nell’ambito dell’intervento Cipea di Via Galletta. Dovrà difendersi dalle accuse e sarà presto ascoltato dalla Procura. Ma cosa lega la vicenda del sottufficiale alla storia fotocopia delle Case Gialle di San Lazzaro? Altri finanzieri dello stesso Comando si mossero allo stesso modo in quelle case. In quella storia la “vecchia” Magistratura non procedette. Così franò l’inchiesta che presenta aspetti simili e inquietanti con quella del cantiere di Via Galletta. Troppi aspetti simili!

E cosa lega il Comune di San Lazzaro di Savena ad alcuni militari della GDF del Comando di Ponticella di San Lazzaro? La collocazione geografia? Qualcosa di più? Quesiti preoccupanti, l’ombra di favoritismi, di trame fosche, di qualche figura non proprio cristallina.  L’indagine andrà avanti? Ce lo auguriamo, constatando che in città vi è “una nicchia di giustizia” trascinata da una PM e da un gruppo di investigatori della Squadra Mobile che solo applicando la legge, appaiono più che coraggiosi.

6commenti
  1. Valerio Giuliano

    17 febbraio 2011 at 22:45

    l’importante é continuare ad informare la gente di ciò che accade dietro l’angolo !

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  2. Cristoforo

    18 febbraio 2011 at 06:45

    Alcuni amici di San Lazzaro di Savena ci comunicano dati “imbarazzanti” –
    Si parla ancora dell’altro scandalo che investe San Lazzaro : UNILAND e l’operazione sul polo “Caselle” oggetto secondo l’accusa di una rivalutazione finanziaria atta a “taroccare” il mercato .
    Destinati alla vendita , secondo il Comune solo 6500 mq e non 30.000…”solo pochi metri” dice il primo amministratore di San Lazzaro
    Il PSC, secondo il Sindaco, non quantifica pero’ indici di edificabilità nè determina gli usi . Quindi ,secondo Macciantelli, 29 – 30 mila metri quadri di edificabilità citati dalle “difese” di MEZZINI – UNILAND non risultano.
    In altre parole non sarebbe vero , secondo il celebre Sindaco quanto sostenuto dalla difesa di Mezzini dinanzi al GIP Bruno Perla
    Il Sindaco di San Lazzaro e il suo Comune smentiscono quindi le posizioni di Mezzini a riguardo circ ale effettive possibilità edificatorie di quell’area al centro dell’indagine.
    Gli atti pero’ dicono altro : Nella scheda dell’intervento e del PSC nello specifico , a fronte di una superficie teritoriale di circa 147 mila metriquadri è previsto un indice di edificabilità dello 0,25 % per un totale di 37 mila metri quadri .
    Non pochi metri dunque , caro Signor Macciantelli .
    Che dire ? Se quasi due mandati di Macciantelli risultano caratterizzati da inchieste giudiziarie forse vi sarà un motivo e se “tutto” accade nel medesimo ambito e nel medesimo Comune ve ne saranno altri . Forse situazioni di compiacenza ? Forse qualche anomalia nella gestione degli Uffici che si occupano del Territorio ? Forse qualche posziione equivoca di Assessori e membri della Commissione Urbanistica ? chissà….
    Certo è che l’immagine di San Lazzaro di SAvena ne esce gravemente compromessa e sino a divenire unanimememnte il luogo dove ogni affare di dubbia regolarità puo’ trovare realizzazione.
    Non a caso il V. Presidente della commissione Urbanistica di quel Comune nonchè consigliere comunale risulta indagato per abusivismo edilizio . Vi pare normale ?
    Eppure San Lazzaro di Savena continua ad essere la Ciudad de Juarez del mercato immobiliare locale . Tanti crimini, nessun colpevole , nessuna dimissione.

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  3. Cristoforo

    18 febbraio 2011 at 07:02

    Altrettanto inquietante è il testo di una interpellanza parlamentare del 2007 del Senatore Stefano Morselli.
    Si cita l’edilizia sanlazzarese e un caso di concussione riguardante un Maresciallo della Finanza assistente di un noto PM : Anch’egli avrebbe beneficiato di case popolari a San lazzaro privo di requisiti . Si sarebbe dimenticato di denunciare abusi edilizi e altri imbrogli .
    Per “sette anni” fino al termine delle indagini nelle quali la sua posizione veniva occultata.
    Perchè la storia si ripete ? Cosa si nasconde dietro queste vicende ?

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  4. cristina

    18 febbraio 2011 at 18:02

    Per Cristoforo : beati quei popoli che non hanno bisogno di eroi …ma beati anche quelle società che non hanno bisogno di Fra Cristofori e non hanno da temere per la infigardaggine e codardia dei don Abbondio…

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  5. Cristoforo

    18 febbraio 2011 at 20:04

    Non abbiate paura di avere coraggio.. (Karol Wojtyla)

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  6. Gianluca

    12 dicembre 2011 at 00:46

    E’ giusto informare i cittadini, ma e’ giusto farlo nel modo corretto e dando corrette informazioni.
    Come abbiamo sempre evidenziato anche nei confronti della stampa, nulla di oscuro si nascondeva dietro all’operazione immobiliare eseguita dal Cipea in via Galletta a San Lazzaro.
    L’intervento venne finito alla fine del mese di aprile 2011 e da li a brevissimo si sono venduti tutti e 30 gli alloggi. Non vi e’ nessuna difformità tra il progetto e il costruito. Il responsabile tecnico dell’intervento e’ stato indagato e recentemente e’ stata richiesta l’archiviazione da parte del PM Poggioli. Ora non e’ corretto dire che forse l’enfasi della stampa e perché no, anche della procura, e’ stata esagerata???? Oggi le cose vengono viste alla luce dei fatti… Chi pagherà i danni di immagine al Cipea, ai suoi dirigenti e sopratutto ai loro famigliari?
    Impariamo a domandarcele queste cose quando si butta in piazza la gente….

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