7000 morti per lo smog ogni anni nella pianura padana


Sono 7000 le morti premature provocate ogni dodici mesi dallo smog nelle regioni della Pianura Padana. E’ quanto dichiara l’Organizzazione Mondiale della Sanità oggi. «In Italia ogni cittadino perde in media 9 mesi di vita per l’esposizione» alle polveri sottili, spiega Marco Martuzzi, uno dei responsabili del Centro europeo ambiente e salute dell’Oms. Il vento trasporta lo smog e le polveri anche fino a 120km orari quindi ogni contesto abitato è influenzato dagli altri. Nel 2006 i morti erano 8000. Guardando i dati nel periodo indicato Torino e Milano mostrano segnali di miglioramento. Fra le città italiane si distingue la nostra Bologna che sia nel 2007 che nel 2008 è stata la città italiana con il più basso livello di inquinamento da PM 10.

Oscillano i dati statistici ma la situazione non cambia.

Undici citta’ italiane sono incluse nelle prime trenta citta’ europee piu’ inquinate da PM10. Dopo la citta’ di Torino si ritrovano Milano, Brescia, Padova, Modena, Bergamo, Pescara, Napoli, Venezia, Rimini e Reggio Emilia. Quanto all’ozono, Torino e’ la citta’ europea con il maggior numero di giorni (77) di superamento del valore limite di 120 ?g/m3, seguita da Bologna (71,5) e Bergamo (69). Subito dopo si colloca Atene, la prima fra le citta’ non italiane.

Le principali cause di morte dovute all’esposizione al particolato sono patologie cardiocircolatorie e respiratorie e cancro al polmone, che interessano in particolare le persone che ne sono gia’ sofferenti e gli anziani. L’impatto e’ importante anche sul fronte delle malattie, con bronchiti, asma, sintomi respiratori in bambini e adulti, ricoveri ospedalieri per malattie cardiache e respiratorie e perdita di giornate lavorative e di scuola. Se considerando i soli 30 capoluoghi di provincia della Pianura Padana, il numero di morti dovuti alle polveri superano di poco i 7000 l`anno è come se un comune scomparisse ogni anno. Bisognerebbe pianificare politiche ambientali drastiche e qualcuno che le faccia rispettare. Anche perché la politica degli slogan appare sempre più vuota, irresponsabile e con effetti collaterali devastanti.

5commenti
  1. Massimo Capobianco

    25 febbraio 2011 at 16:23

    120000 km orari mi sembrano un po’ troppi!

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  2. admin

    25 febbraio 2011 at 16:41

    Il vento trasporta le polveri e lo smog a velocità impressionanti. Parliamo ovviamente di alte quote. E i 120 sono il limite indicato non la normale velocità. Hai presente quando piove e si deposita quella sabbia rossa!? Ecco. Quella è la sabbia del sahara. Se arriva fin qui…figuriamoci…dove può arrivare il resto… Per approfondimenti consultare qui
    http://www.zenetika.net/la%20rosa%20dei%20venti.html
    e questa un pò datata
    http://www.pce-italia.it/html/dati-tecnici-1/link/tabelle-velocita-vento.htm

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  3. Giorgio

    25 febbraio 2011 at 17:52

    Ci deve esere stata una omissione della virgola o del punto decimale: in effetti quella velocità è maggiore della velocità necessaria pe sfuggire dall’attrazione della terra. Ma l’importante è la sostanza dell’articolo che dovrebbe suscitare in tutti preocupazione. (Io abito a Bologna)

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  4. admin

    25 febbraio 2011 at 20:28

    Scusate…non mi ero accorto del refuso…sono max 120 km …sorry

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  5. Francesco

    8 marzo 2011 at 23:55

    Nel comune di Pordenone( 50’000 citadini ), la città italiana con piu’ auto pro-capite,circa 1 per cittadino, sono state introdotte le targhe alterne . Nonostante ciò si è verificato comunque il superamento del limite delle polveri sottili constatando che parte di esse provenivano dal comune di Treviso. Per questa ragione dico che tutti i comuni, anche quelli meno inquinati, dovrebbero essere coinvolti. Inoltre lasciare i comuni liberi di prendere iniziative isolate e senza nessun coordinamento con le realtà limitrofe non ha portato benefici ealmente percettibili. Serve una legge che regoli i comportamenti a livello nazionale!

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