VIRGINIO MEROLA: VERY IMPORTANT PEOPLE


Virginio Merola ha dichiarato ieri al programma“La Zanzara di Radio 24” in merito all’audio da noi pubblicato in cui sembra evidentemente alticcio [ecco l’audio] “Che è una balla…” e ripetuto due volte al giornalista Cruciani, che gli chiedeva precisazioni su di me Antonio Amorosi, “Io (Virginio Merola, ndr) non sono un uomo da mezze misure” e aggiungendo  “Vedremo dopo!”.

Ecco l’audio….da Repubblica.it parte in oggettoaltra parte

Cosa vuol dire quel “Vedremo dopo”? Cos’è? Una minaccia?… O l’ennesima gaffe di un candidato che non sa che il Bologna è in serie A e dimentica la data delle liberazione della città!? Su! Virginio! Solo perché si sente l’audio di una tua intervista in condizioni “non proprio istituzionali”!? Te la sei presa e adesso te la leghi al dito!

Fa parte dell’essere un Very Important People! E i Very Important Person stanno attenti a non fare gaffe.

E poi lo sai. Le minacce non sono una bella cosa se esercitate da un sindaco o quasi sindaco. Tanto più nel nostro Paese in cui figure pubbliche e pezzi delle istituzioni (sono eccezioni ma ci sono) diventano con facilità servitori di disegni politici, tradendo lo Stato e le istituzioni stesse.

L’audio della tua intervista è un fatto certo. Noi mettiamo in luce documenti incontrovertibili di interesse per l’opinione pubblica. Lo abbiamo fatto con altri e lo facciamo anche con te. Chiunque può acquisirlo e verificarne l’autenticità.

Nonostante tutto siamo ancora in una società libera. Esiste ancora la libertà di stampa e di parola.

Ma forse è solo un’altra gaffe. E allora dico… grazie Virginio per la chiarezza.

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Nell’intervista Merola ha sbagliato il numero di scudetti vinti dal Bologna Calcio (7 e non 1) e ha fatto una classifica tra “canne”e sigarette.

Ecco il passaggio dello scambio radiofonico che ci riguarda.

Cruciani: Senta, ma , un’altra cosa che le rimproverano è che … in realtà diffusa da un suo ex alleato, è che a un certo punto in una trasmissione radiofonica lei sembra un po’ alticcio,  sembra un pò… mhm… voglio dire…  … è vero o no?

Merola: Beh! Io non sono uomo da mezze misure (ride)… quindi… quella è proprio una balla. Detto questo … quel signore lì … Non è un nostro alleato

C: Ex ho detto!

M: Ex,ex…

C: Ex assessore della giunta Cofferati …

M: Ex, … si! Mi limito a dire che non sono un uomo da mezze misure e vedremo dopo …

[secondo giornalist- Parenzo]:Quindi non si ubriaca mai lei?

M: Eh!? No!(ride)

C:Non si è mai ubriacato?No!?

M:No. Si, si … da giovane

C:Da giovane!?…ma non è … quanti anni ha lei?

M:Io? Faccio il candidato giovane ma ho 56 anni … Siamo in una città in cui ci sono molti anziani e c’è bisogno di ringiovanire …

C:Cioè? Da quanto è che non si ubriaca?

M:Credo l’ultima volta 10 anni fa.

C:10 anni fa! Beh! … insomma … a 46 anni si è ubriacato …

M:Mi dà sonnolenza il secondo bicchiere (ride)

6commenti
  1. Cristoforo

    10 maggio 2011 at 18:48

    Tre carcerati in Russia. “Io sono qui perche’ ero contro Gorbaciov”. “E io perche’ ero a favore. E tu?”. “Io sono Gorbaciov!”.

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  2. Cristoforo

    10 maggio 2011 at 19:46

    Facciamo la pace .
    Io e te seduti accanto in macchina / Sotto una pioggia battente / Parlare delle nostre incomprensioni / All’improvviso fuggire via da te / Senza dire una parola / Brividi freddi mi corrono lungo la schiena / E gocce di sudore mi imperlano la fronte / Il dolore mi fa contorcere / Come una foglia verde tra le fiamme / Mentre sto qui seduto tremante / L’universo intorno a me si espande. / Che brutta cosa la diarrea… (Flavio Oreglio)

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  3. cristina

    10 maggio 2011 at 20:45

    Una breve osservazione su Merola: il fatto di non sapere che in che serie sta la squadra di calcio bolognese a me non sembra affatto un demerito. In un paese che, dopo aver appreso dai processi a Moggi (calciopoli)come funziona il sistema sportivo e il calcio in particolare, continua imperterrito a voler essere fatto fesso dagli speculatori dello sport;in un paese di rimecilliti tifosi che si sono bevuti il cervello al videopoker e negli stadi, il fatto che un cittadino ignori in che serie sta la squadra della sua città a me sembra più un merito e una garanzia di serietà che un demerito.
    Quanto a non ricordare la data esatta in cui Bologna fu “liberata “, non mi sembra poi tanto grave , tenuto conto degli esiti che tale “liberazione “ha avuto fino ai nostri giorni.
    Se vanno mosse critiche a Merola sarebbe meglio trovare un livello di critica all’altezza dei veri problemi di Bologna , come la corruzione nella Pubblica Amministrazione e la putrefazione corporativa degli ordini professionali, solo per fare un esempio…

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  4. Cristoforo

    11 maggio 2011 at 08:27

    Cristina hai ragione . Non è fondamentale conoscere il numero degli scudetti nè dove militi la squadra di calcio della città. E neppure il giorno della Liberazione di Bologna e altro ancora . In fondo , è richiesto il minimo sindacale per porsi alla guida di una città.
    Pero’ ho colto nelle parole di Amorosi, quando riporta le allusioni del candidato Merola, un segnale vagamente sinistro. Quella sorta di “un bel di’ vedremo” non era proprio la Madama Butterfly a proferirlo ma un politico che evidentemente preannuncia una iniziativa di legge .
    Certo,ognuno ha diritto di adire le vie legali . Ognuno ha il diritto di esprimere il proprio dissenso , di manifestare la propria indignazione e di farlo nelle forme previste dalla legge. C’è un aria di epurazione , di soffocamento delle libertà che richiama altre epoche . Indicare il nemico che dissente , colpirlo ovunque , sotterraneamente. Imbavagliarlo , utilizzare la Stampa a proprio piacimento per colpire chi ha capito e denunciato . E magari avvalersi di qualche buon amico delle Istituzioni con cui magari si è professori a contratto nello stesso ateneo .
    E allora spegnamole le voci di dissenso , copriamo verità , scriviamoci i fondi di stampa e gli editoriali. Chiamiamo latrine le voci libere e intanto prendiamo lezioni dal modello cubano , spegnamo internet , strutturiamo recinti e centri di rieducazione mentale e ideologica.
    E poi cantiamo la libertà . La propria .

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  5. cristina

    13 maggio 2011 at 13:25

    Se la realtà che ci attende fosse quella descritta da Cristoforo, questo sarebbe solo un motivo in più per muovere critiche costruttive e all’altezza dei gravi problemi che la nostra democrazia sta affrontando . Il gossip idiosincratico invece non è utile al nostro paese e alla nostra città. Per qualcuno può essere disdicevole che un canditato sindaco ignori la serie im cui gioca la squadra di calcio bolognese; per qualcun altro no : si tratta di gusti e di opinioni personali. Un sindaco deve essere scelto o scartato sulla base di ben altri requisiti, quelli che costituiscono l’interesse materiale dei cittadini e gli interessi diffusi in senso lato, cioè : 1) L’onestà personale e l’integrità intellettuale. 2) La lotta alla corruzione della P.A. 3) La lotta a quel cancro economico-politico che è costituita dal conflitto di interesse.3) La capacità di ascolto dei problemi della città 4) La disponibilità e capacità di prendere decisioni nell’interesse generale e delle categorie meno “protette “,contro gli interessi faziosi e rapaci, detti eufemisticamente “lobbisti” ( le bande in lotta fra loro), specialmente se sorretti da interessi di potere economico-finanziario arrogante o di natura mafiosa. 5)L’attitudine intellettuale e pratica ad intendere il proprio ruolo istituzionale come un onere e un servizio pubblico , e non come un’occasione predatoria per fare gli interessi propri e degli amici degli amici. Solo questo intendevo dire .

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