Bologna era uno degli snodi centrali per i trafficanti di clandestini italiani. Sono i risultati dell’inchiesta ROPAX contro il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina che l’altra notte ha portato all’arresto di 35 persone in tutta Italia, 11 delle quali a Bologna. Gli immigrati passavano prima tra le mani degli scafisti, poi raggiungevano le coste della Puglia e dell’Adriatico e infine proseguivo il “viaggio” fino alle Due Torri. Qui c’era qualcuno che li aiutava a concluderlo facendo spendere loro dai 500 ai 15.000 euro. Gli arrestati erano tutti in regola col permesso di soggiorno quindi da considerare insospettabili. Tra questi sono stati bloccati 10 afghani e un iraniano che si occupavano dell’appoggio logistico. L’inchiesta è partita a Ravenna grazie a un fermo della Squadra Mobile e si è coordinata tra Bologna e Lecce.
Come scoperto dagli investigatori gli scafisti, per soldi, erano disposti a tutto, anche ad uccidere.
Quello dell’immigrazione, con i suoi numeri impressionanti e i suoi drammi, resta la questione numero uno che la nostra Italia evita di vedere. Tra crisi economica, criminalità e collasso di un sistema politico e sociale bloccato si gonfia sempre di più l’immigrazione. Probabilmente ci accorgeremo di come questo fenomeno stia cambiando il territorio solo quando sarà troppo tardi.
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