FIACCOLATA A SAN LAZZARO DI SAVENA


Alcuni cittadini di San Lazzaro di Savena si mobilitano contro il nuovo piano regolatore che l’amministrazione comunale vorrebbe approvare fra due settimane. Con la crisi economica e immobiliare in corso il piano prevede la costruzione di 2500 nuove abitazioni anche in aree che adesso risultano coltivate o agricole.

Gli stessi cittadini avevano promosso dei referendum popolari per chiedere ai concittadini di esprimersi in merito ma un comitato di garanti ne ha bocciato l’approvazione. Ora sono ricorsi al Tribunale per chiedere una sospensiva d’urgenza in quanto la proposta di referendum sarebbe stata rigettata senza giusta causa.  Giovedì 15 Dicembre alle ore 21.00 hanno organizzato una fiaccolata  che partirà da Piazza della Repubblica per sensibilizzare la cittadinanza del Comune emiliano e bloccare le ulteriore il piano del Comune.

7commenti
  1. Cristoforo

    10 dicembre 2011 at 07:53

    Ci pare questa una iniziativa unica nel panorama locale . Una lista civica , un Comitato di liberi cittadini che vanno in piazza per difendere il territorio dalla cementificazione selvaggia e dalle speculazioni . Tanti fatti accadono nella ricca San Lazzaro di Savena e che paiono davvero unici nella loro evoluzione . Come il sottrarre da un fondo di riserva comunale (in tempi di crisi) una sostanziosa cifra di denaro per intentare causa ai dissidenti , a chi non ci sta e non la pensa come il Sindaco di questa cittadina del cemento . Come vendicarsi delle denunce dei cittadini e del loro malcontento utilizzando ogni tipo di sistema , non ultimo l’ingerenza presso i datori di lavoro ( per screditare e tacitare chi si oppone civilmente ). Sono episodi anche le indagini su elementi di spicco del Comune , episodici anche i doppi ruoli di membri della Commissione edilizia coinvolti in fatti di abusivismo edilizio e affari sullo stesso territorio sul quale operano scelte politiche .
    Episodi , solo episodi . Anzi, coincidenze come dicono a Bologna

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  2. Valerio Giuliano

    11 dicembre 2011 at 07:35

    é bella la locuzione “comitato di garanti”. Ma garanti di cosa e soprattutto di chi viene da domandarsi?.
    I “garanti” che bloccano le iniziative di massima espressione di democrazia quali i referendum. Da chi vengono legittimati e chi sono questi democratici garanti riuniti in comitato?
    Forse gli stessi che condividono interessi nel mattone, i nuovi democratici dei gulag.
    Per foruna a San Lazzaro non fa freddo come in Siberia.

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  3. Cristoforo

    11 dicembre 2011 at 19:45

    E , oggi , la Sig.ra Alessandra Furlani (agronoma) ci parla sul Carlino di sacco del territorio , speculazioni edilizie , consumo del suolo .
    E perchè non ci spiega come mai da Assessore all’urbanistica di San Lazzaro di Savena si dimise repentinamente dopo sei mesi?. Con una semplice raccomandata, raccontano i piu’informati . Ed è vero che il segretario locale del PD sanlazzarese la impose al Sindaco ( il sig. Macciantelli , quello delle misure anti critiche e degli abboccamenti anti dissidenti con Questori e affini ) . Ed è vero che la Furlani si dimise per aver rifiutato di firmare alcune favolose licenze che facevano gola ad una compagna di coalizione che sedeva in Giunta ? Ce lo dica Signora per favore . Ci dica chi lo ha saccheggiato il diritto prima ancora che il Territorio.

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  4. Cristoforo

    14 dicembre 2011 at 08:09

    “Quella raccolta nelle pagine che segue è la narrazione di una pervicace volontà di valorizzazione finanziaria di un’area della città, che, per la mancanza di altre motivazioni che non fosse la valorizzazione in sé, si può agevolmente ritenere finalizzata alla pura speculazione. Il filo della narrazione ripercorre le tappe del tentativo di trasformare una previsione del piano regolatore di circa 12.000 mq di superficie utile per la realizzazione di capannoni industriali in una superficie dello stesso ordine di grandezza per la costruzione di case. Non occorre essere tecnici del settore per farsi un’idea anche approssimativa dell’enorme vantaggio per i proprietari dell’area.”
    “Nella versione definitiva del programma del candidato sindaco, che vincerà le elezioni in una gara che in partenza si annunciava senza patos, vengono cancellate tutte le previsioni urbanistiche con beneficiari già individuati. Ciò non significa, però,che oltre che dal programma elettorale siano sparite anche dalle intenzioni politiche del nuovo sindaco e della nuova giunta. La nuova amministrazione effettivamente sembra non volersi assolutamente discostare dalla strada segnata dal precedente sindaco e dal precedente assessore di riferimento. Tanto è forte il vincolo a realizzare alcune grandi operazioni immobiliari già proposte in precedenza, che la volontà di liberarsene potrebbe avere provocato le prime dimissioni dalla giunta,quelle dell’assessore all’urbanistica Alessandra Furlani. Scelta per questo incarico personalmente dal segretario della locale sezione dei Ds, potrebbe essersi rivelata meno accondiscendente di quanto preteso per ricoprire quella carica ed essere entrata in conflitto con gli interessi forti che premono sull’amministrazione, senza ottenere alcun sostegno dal sindaco e dal segretario del suo stesso partito. Non susciterebbe alcuna sorpresa se dovesse risultare che l’assessore Furlani, posta di fronte all’alternativa tra salvare la propria dignità, non assecondando scelte non condivisibili,e abbozzare ha scelto la prima opzione. A poco più di sei mesi dal momento della nomina, alla vigilia di Natale del 2004, il sindaco apre una raccomandata con ricevuta di ritorno con la quale Alessandra Furlani rassegna le dimissioni dalla caricadi assessore all’urbanistica, con motivazioni di carattere familiare. Il modo ancor m’offende, direbbe il sommo poeta. La motivazione cortese, e sicuramente anche reale, non riesce a nascondere l’irritazione palese nella modalità di comunicazione:dimettersi con una raccomandata equivale ad andarsene sbattendo la porta.
    Non vi sarà mai una versione ufficiale ad ammettere che l’assessore Furlani se ne è andata – o è stata indotta ad andarsene – per il suo dissenso con il sindaco, con gli altri componenti della giunta e con il segretario-capogruppo dei Ds sulle principali scelte urbanistiche della città. Mi è stato riferito che in una delle riunioni preparatorie del programma, il sindaco e l’assessore all’urbanistica si siano presentati ad una riunione dei partiti che dovevano formare la nuova coalizione accompagnati dai tecnici incaricati dall’amministrazione con tanto
    di progetti e tavole sull’area ex Omb e sulle altre tre o quattro questioni. L’accoglienza non fu delle più entusiaste. Qualcuno pare abbia chiamato il segretario del Ds per manifestare la propria indisponibilità a riportare quelle problematiche nel programma della coalizione.
    Sembra che, il sindaco avvisato dal segretario del suo partito della situazione, abbia sbattuto sdegnato le carte sul tavolo ed abbandonato irritato la riunione, seguito dai tecnici.
    Per la seconda volta l’assessore di riferimento veniva lasciato solo.
    In sostituzione dell’assessore dimissionario il segretario-capogruppo dei Ds e ilsindaco hanno nominato un nuovo assessore di riferimento per l’urbanistica, sostenitore dell’affaire dell’area ex Omb e delle grandi altre operazioni.Con la sua nomina si è ricreata un’unanimità di intenti all’interno della giunta. Chi è in attesa può riprendere a sperare con fiducia. Alla bisogna neanche l’opposizione del Polo delle libertà deluderà. “
    Raffaele Lungarella – L’affaire ex OMB –

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  5. Cristoforo

    19 dicembre 2011 at 07:47

    Grande successo della FIACCOLATA ANTI CEMENTO A SAN LAZZARO DI SAVENA.
    Almeno 500 persone tra anziani , giovani , bambini , cittadini comuni hanno civilmente sfilato per dire NO al nuovo POC che verrà approvato dal Comune il 20 dicembre pv .
    La stampa ha dedicato uno spazio risicato alla manifestazione con i soliti spazi dedicati alle parole del Sindaco.
    Chi si pone di traverso al POC , dice in sostanza il primo cittadino, lede l’interesse pubblico .
    Questo strano concetto di INTERESSE PUBBLICO è ambivalente : Non esiste quando c’è da annullare in autotutela CONVENZIONI URBANISTICHE caratterizzate da finti contratti di appalto e che hanno dolosamente gonfiato il costo di case popolari.
    Non c’è neppure interesse pubblico quando si chiede di cancellare in autotutela permessi facili e facilissime sanatorie rilasciate da quello stesso Comune .
    E allora che cos’è l’interesse pubblico ? Chi lo decide ? E’ poi davvero cosi’ pubblico l’interesse ?
    E’ pubblico l’interesse di chi stanzia in tempi di crisi (prelevandoli da un fondo di riserva comunale) ben 3000 euro ( complessivamente 6.200 euro) per dare mandato legale a un professionista che persegua chi osa criticare quel Sindaco .
    E’ interesse pubblico fare ingerenze sul luogo di lavoro di chi dissente dalle condotte del Sindaco di San Lazzaro ?
    E’ interesse pubblico? Ve lo chiediamo . E vi chiediamo di aiutarci a capire questo microcosmo senza luci e con tante ombre
    Nel 2009 lo stesso Sindaco scrisse un fondo su Repubblica intitolato “Il comitatismo uccide il civismo” . Nessuno ha avuto da ridire su codesto intervento ma Gramsci , ne siamo certi , si sarà rivoltato nella tomba.
    Silenzio …please . Da destra e da sinistra . Perchè ?

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  6. Cristoforo

    21 dicembre 2011 at 08:21

    Nella serata del 20 dicembre , due cittadini di San lazzaro di Savena nonchè promotori del Comitato SALVIAMO IL PAESAGGIO e della Lista civica NOI CITTADINI si sono soffermati in Piazza Bracci in attesa che si aprisse il Consiglio Comunale che ha sancito l’approvazione del POC . I due cittadini , nell’attesa, hanno mostrato ai passanti i video della pacifica fiaccolata di qualche giorno orsono utilizzando uno schermo. Ebbene , “qualcuno” ha immediatamente inviato due equipaggi di Carabinieri e Polizia Municipale perchè venissero identificati e dissuasi dal proseguire . I due dopo aver richiesto chiarimenti alla Polizia Municipale su quale violazione avessero commesso si sono sentiti rispondere :” Chidetelo all’URP” .
    Stessa sorte , solo qualche mese fa, anche al giornalista che aveva osato intervistare per strada a San lazzaro di Savena qualche passante sulle controverse vicende edilizie . Anche in tal caso scattava l’immediata identificazione da parte dei Vigili . Signori , cosa accade in questo Comune dell’hinterland ? Chi utilizza simili sistemi per dissuadere , schedare , identificare liberi cittadini? C’è un problema di democrazia a San lazzaro che denunciamo da anni e che forse necessita del vaglio della Magistratura . Forse vanno poste domande al Sindaco di questo paese , forse è tempo che spieghi quali siano i suoi rapporti con alcuni esponenti delle Forze dell’Ordine, forse vanno chiarite alcune frequentazioni e spiegate alcune forme di autonomia non del tutto chiare .

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  7. Cristoforo

    23 dicembre 2011 at 09:58

    Quella strana idea di trasparenza …………….

    Comune di San Lazzaro di Savena
    Gruppo consiliare Noi Cittadini
    San Lazzaro di Savena lunedì 19 dicembre 2011
    al Presidente del Consiglio Comunale
    Corrado Fusai
    Interrogazione a risposta immediata
    Premesso che:
    – Come risulta da quanto pubblicato dalla rivista “Progettando” tra i tecnici che hanno partecipato al “processo di riqualificazione e ampliamento del Centronova a Villanova di Castenaso, realizzato, per quanto riguarda le opere edili, dalla ditta Coop Costruzioni, figura l’Ing. Leonardo Schippa in qualità di consulente;
    – Nella pratica edilizia del Comune di Bologna “intervento di urbanizzazione secondaria all’interno del PRU 99
    (piano r 3.52*) realizzazione di asilo nido due agosto via Galeazza – Borgo Panigale”, realizzato dalla ditta CESI
    società cooperativa, figura come direttore dei lavori l’Ing. Schippa Leonardo.
    – Nell’intervento edilizio di ristrutturazione, inserito all’interno di un accordo ex art.18 LR 20/00 del 24/03/2000
    sottoscritto dal Comune di Castel S. Pietro Terme con la ditta C.E.S.I. Soc. Coop. a r.l. di Imola, è indicato, in
    qualità di direttore dei lavori l’Ing. Leonardo Schippa.
    Considerato che:
    – Tra gli accordi ex art. 18 LR 20/00 componenti il “mosaico” del POC del Comune di San Lazzaro di Savena è presente un accordo (Proposta 8) relativa all’ambito ANS. 3c che, in termini di superficie utile da realizzare,prevede la realizzazione di oltre 43.000 mq, che rappresentano la quasi totalità dei 56.800 mq previsti dal piano
    per gli ambiti di nuovo insediamento
    – Che in detto accordo figurano, tra i proponenti dello stesso, le Società cooperative Coop Costruzioni e CESI;
    Si interroga il Sindaco per sapere:
    – Se l’Ing. Leonardo Schippa, di cui alle premesse, è la medesima persona che ricopre l’incarico di “Assessore alla
    qualità della città pubblica” titolare delle seguenti deleghe :
    Casa; Pianificazione territoriale; Piano generale del traffico urbano; Programmi attuativi dell’edilizia sociale; Sistema
    della mobilità;
    – Se, nel caso di risposta affermativa, ritiene opportuno che tra l’Assessore titolare delle deleghe in materia
    urbanistica ed alcune società operanti, anche nel nostro territorio, nel proprio settore di competenza,
    intercorrano rapporti professionali e di lavoro ed in particolare rapporti di tipo fiduciari come quello del
    Direttore dei lavori che riveste il ruolo di rappresentanza del committente in cantiere;
    Il Capogruppo Massimo BERTUZZI
    Allegati
    A1 estratto rivista “progettare” set 09
    A2 pratica edilizia comune Bologna
    A3 accordo ex art.18 Comune CSPT-CESI
    A4 cartello cantiere lavori CSPT
    A5 il ruolo del direttore dei lavori (note dell’Ordine degli Ingegneri)
    http://sanlazzaroxnoi.ning.com/ noi.cittadini.sanlazzaro@gmail.com

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