16 SU 16. DOPO AVER INDOVINATO TUTTI I DIRIGENTI ECCO I DIETRO LE QUINTE. E NON E’FINITA


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16 su 16 e non è finita. Continuano gli effetti della nostra inchiesta sui “concorsi” indirizzati ad alti dirigenti del Comune di Bologna. Sia tra i dipendenti del Comune che tra i dirigenti del PD non si sono assopiti gli effetti. Avremo novità in settimana. Infatti un accesso agli atti della selezione, fatta dalle opposizioni, ha fatto emergere che “in 9 casi su 10 i quesiti degli esami vertevano sulle procedure interne al Comune e quindi vinceva chi le conosceva”.

Le disposizioni date dai vertici del “magma” Pd bolognese sui rapporti da tenere con la stampa è: silenzio assoluto sul tema. Soprattutto dopo gli scivoloni del Sindaco Merola passato da una minaccia di querela a definire il caso “una coincidenza”. A chi anche da vicino al partito, sulle testate locali in settimana, ha chiesto chiarezza sulla “consuetudine” di procedere con queste selezioni non proprio cristalline il Sindaco ha replicato con un lapalissiano “rispetto ai partecipanti alla selezione sono risultati i migliori”.

Tutti i dirigenti che abbiamo contattato al telefono vogliono restare anonimi ma parlano, eccome se parlano. “Merola non è Cofferati. Anche nel fare male ci vuole mestiere” ci dice il primo direttamente dalla direzione del Pd bolognese. Il secondo, che si muove sulla Regione, risponde ironicamente: “Intanto mi dai i numeri delSuperenalotto!” poi si fa serio: “Sembra che questi dirigenti non siano nella prima fascia di «protezione». Ci hanno pensato all’ultimo momento a come probabilmente sistemarli e hanno fatto il papocchio”.

Il primo consigliere comunale di Bologna contattato è più esplicito: “16 su 16… alla coincidenza non ci crede nessuno. Ma se lo dico pubblicamente mi lapidano. Siamo in fase calante. Il nostro elettorato ha capito che su questa vicenda c’è qualcosa che non va”.

Il secondo ripete: “Io non parlo. Continuate così. Ma io non parlo”. Il terzo: “Non possiamo solo schiacciare il pulsante verde del consiglio comunale per dire si ad ogni c…… “. Il clima è pesante. Se ne discuti con i dipendenti del Comune si fa più incandescente: “L’operazione può anche essere fatta a regola d’arte ma ci stanno raccontando che Cristo è morto di freddo. Le opposizioni non devono chiedere le carte ma le dimissioni. Oppure lei è veramente un veggente!”.

Un’altra ci intima: “Andate via per favore. Abbiamo la bocca cucita ma siamo felici!”. Le USB di Bologna,il secondo sindacato del Comune per iscritti e voti ci dice: “E’ vergognoso che si seguano corsie preferenziali per questi dirigenti mentre per altri 2000 dipendenti si blocca ogni possibilità di carriera da anni. Questo è il precariato storico, non altri! Ci sono due pesi e due misure.”

Ma la cappa di silenzio pubblica è calata sul serio con effetti paradossali. Al punto che quasi ogni giorno una testata locale, dopo aver scritto che verrò convocato in Procurae  che è stato sporta una querela contro di me, mi chiama al telefono per chiedermi se è vero, se è confermato. Continuo a ripetere: “Nessuno mi ha contattato né convocato. Non è arrivato niente!”.

Intanto le mail di solidarietà abbondano. Come quella di un partecipante alla selezione che ci fa i complimenti e farà ricorso al TAR. Si dice anche disponibile, nel caso vi fosse una querela contro di noi, a testimoniare come persona informata sui fatti realmente accaduti. Noi lo ringraziamo. Ad oggi i ricorsi al TAR diventano due. Per la prima selezione, che riguarda le 13 alte specializzazioni azzeccate e per la seconda selezione dei 3 dirigenti apicali. Ma a breve si avranno ulteriori importanti novità.

Ecco la lettera del partecipante alla selezione da dirigente apicale del Comune di Bologna

Sig. Amorosi,

in primo luogo colgo l’occasione per esprimere nei suoi confronti i più sinceri complimenti per le sue capacità divinatorie. Lei con il pronostico di 16/16 ha superato anche quello del totocalcio. Sono uno dei candidati che ha partecipato il 18.11.11 alla selezione per dirigente apicale dell’Ambiente del Comune di Bologna. Ho letto i suoi articoli apparsi su Affaritaliani.it. Oggi ho letto sullo stesso giornale l’articolo a firma di Lorenzo Lamperti, nel quale si menzionava un consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Federica Salsi, che avrebbe “messo a disposizione un pool di avvocati per eventuali ricorsi al TAR”. Poichè è mia intenzione presentare ricorso al TAR per questa vicenda, le chiedo cortesemente, se potesse fornirmi l’indirizzo mail di Federica Salsi. Inoltre, le rappresento la mia disponibilità ad essere interrogato dalla Procura della Repubblica, in qualità di persona informata dei fatti, attinenti al concorso al quale ho partecipato, qualora qualcuno intenda procedere nei suoi confronti con querela, per avere pronosticato il 16/16.

Cordiali saluti

Vincenzo Fusco

3commenti
  1. Valerio Giuliano

    28 novembre 2011 at 22:21

    anche se a Bologna le norme dei codici (penale e di procedura penale) vengono spesso disattese, non risulterebbe percorribile la pratica di “spedire” la querela per posta, anche se il denunciante, come nel caso in disamina, sia una divinità come il sindaco di Bologna. Questo perchè il soggetto denunciante deve, ribadisco deve, essere compiutamente identificato dall’autorità preposta alla ricezione della querela. Altrimenti chiunque, spacciandosi per altri, potrebbe presentare querele o denunce. Fatta questa premessa, caro Antonio perchè non mandi un legale a verificare se risulti effettivamente iscritto sul registro degli indagati per esercizio abusivo dell’arte divinatoria ?

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  2. dott. Marco Pasetto

    30 novembre 2011 at 08:01

    E già che ci siamo, verifica se ci sono iscritto anche io, visto che a San Donà di Piave accadono episodi analoghi!

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  3. maghetto gigetto

    2 dicembre 2011 at 04:50

    uno dei due prossimi assunti a Zocca in comune d.n.15-1-77

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