Quelle idrovore mangiatutto dei Consorzi di Bonifica


Sul numero di Panorama di questa settimana in edicola speciale di 5 pagine di Antonio Amorosi sui Consorzi di Bonifica e gli italiani che pagano milioni di euro servizi che non ricevono.

Ogni anno i Consorzi assorbono 500 milioni di euro. Dovrebbero difendere i territori da frane, alluvioni, ecc… in massima parte non erogano servizi ai cittadini che da Nord a Sud pagano un balzello in bolletta per tenere in piedi enti in molti casi decotti e pieni di debiti.

Buona lettura se volete sapere tutto su come veniamo tartassati impropriamente, come difenderci e cosa occorre fare per risolvere il problema.

3commenti
  1. TRALDI FRANCESCO

    26 luglio 2019 at 16:27

    penso che TUTTE LE SPESE FLUVIALI siano solo dei FURTI.
    In Liguria il TORRENTE ENTELLA è solo un mezzo per SPOLPARE l’italia.
    Diga Perfigli, Sponde nuove, Ponti da rinforzare.
    Più che IDRAULICI, i ns tecnici sono dei PIRATI !!
    E poi.. ALLUVIONI & FRANE ::
    ING TRALDI

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  2. Sator

    29 luglio 2019 at 22:18

    La situazione che lei dipinge si attaglia al centro sud ma al nord i consorzi sono enti operativi decisamente più efficienti delle rispettive regioni . Ma anche se ciò non fosse vero, nel suo articolo manca una soluzione, troppo facile spalare solo fango senza fare proposte serie. A chi vorrebbe trasferire le competenze dei consorzi? Chi pagherebbe i costi dell’irrigazione e della bonifica? Forse Pantalone e non, come ora, i soli beneficiari di questi servizi? Si informi meglio per favore che di maghi merlini ne abbiamo piene le tasche.

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  3. Antonio Amorosi

    Antonio Amorosi

    9 novembre 2019 at 13:35

    Caro @Sator o lei non ha letto l’articolo o è dei consorzi o ha bisogno di un paio di occhiali. Ci faccia sapere il suo nome, non resti nell’anonimato perché così potremmo farle leggere tutte le frasi dell’articolo pubblicato a Luglio su Panorama in cui è scritto esplicitamente che le attività dei Consorzi sono già pagate dallo Stato. I cittadini, molte volte “elevati” a soci anche senza esserlo e/o senza ottenere alcun beneficio, pagano una seconda volta per spese già coperte dallo Stato e quindi sempre con le loro tasse.

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