DIAMO IL NETTUNO D’ORO DI BOLOGNA AL CAPO DELLA SQUADRA MOBILE FABIO BERNARDI


Apprendiamo da indiscrezioni che il Capo della Squadra Mobile di Bologna Fabio Bernardi lascerà la nostra città per nuovi incarichi. È un fatto importante, determinante e sicuramente negativo per la città. Perdiamo un riferimento professionale di grandissima levatura. Ha fatto tanto in questi anni. Con l’inchiesta “Non plus ultra” ci ha mostrato come Bologna sia un trampolino di lancio per le nuove droghe italiane o come nel “caso Cipea” quanto l’opacità delle amministrazioni pubbliche sia un male. Con le inchieste “2 Torri connection” e “Broker” da quanti decenni Bologna sia diventata preda della criminalità organizzata e del narcotraffico della ‘Ndrangheta. In soli quattro anni e in centinaia di indagini, scavando, cercando dove gli altri si fermano, con quel senso di abnegazione che ne ha fatto un poliziotto speciale. Il grande merito di questo uomo è stato aprire le istituzioni facendo diventare la Squadra Mobile di Bologna un punto di riferimento e di prossimità per tutti i cittadini. Mi sento in dovere di fare questo appello. Lo sento proprio come un dovere che vorrebbe essere sopra le parti nel cercare di unire chi, a vario titolo, partecipa alla vita pubblica perché le divisioni sono un limite a cui possiamo rimediare tutti. Bernardi è famoso per essere un uomo d’azione ma sempre leale con le istituzioni. Mai un parola sopra le righe, al servizio della collettività anche quando è difficile farlo e contrasta con il quieto vivere. Ci ha dato la speranza, mostrandoci che le istituzioni sono fatte da uomini e gli uomini possono sempre fare la differenza contro le difficoltà, la burocrazia che non funziona o “l’abitudine” che a volte è un freno ancora più grande. Sarebbe un gesto importante per la società bolognese, il suo mondo culturale e imprenditoriale, un gesto che questa persona merita nel tentativo di sentirci uniti guardando all’idea di città trasparente come profondo legame che ci riunisce e raccoglie i nostri valori.

5commenti
  1. Michele

    4 febbraio 2012 at 08:05

    Il piu’ grande di tutti ! Una persona con un enorme senso dello Stato, un grande professionista ed un uomo integro . Bologna perde un faro , un innovatore , una persona di grandissima velocità intellettuale . Un poliziotto onesto capace di dare ascolto ai piu’ deboli , di contrastare ingiustizie e di non temere Poteri Forti e sancta sanctorum ; Molti gioiranno in città (chi ne temeva la capacità di indipendenza dai sistemi cittadini..mai vista prima ) ma sarà la cittadinanza a soffrire questa perdita umana e professionale INCOLMABILE ! Grazie Dottor Bernardi !
    Grazie Dott. Bernardi di essere stato tra noi e di averci indicato che la via della legalità è possibile anche a Bologna .

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  2. Franz

    5 febbraio 2012 at 13:49

    E ancora indagini come “Golden Jail” sui patrimoni di Barbieri e Ventrici della cosca Mancuso , “Broker” contro la cosca Farao – Marincola – “Non plus Ultra ” , “Alexander” sull’importazione di Ketamina nella nostra città ; contro i rapinatori che assaltavano con i khalasnikov in Emilia i portavalori , e ancora centinaia e centinaia di indagini , migliaia di arresti dal piccolo al grande narcotafficante . Non avrà segnato come Di Vaio un centinaio di goal ….e chissà se il Sindaco Merola lo riterrà di menzione per il Nettuno d’Oro ……

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  3. mala tempora currunt

    9 febbraio 2012 at 12:52

    Impavido o ligio uomo di Stato si tratta di qualcuno che ha voluto scoprire quel velo d’indifferenza in una terra ove qualcun’altro ha sempre detto che “la mafia non esiste”.Quello slogan che è stato fatto tamburellare tra la gente come una tecnica di salvaguardia della reputazione del buon nome del proprio comune o della propria regione, e che di fatto ha pregiudicato la comprensione del fenomeno mafioso e ha contribuito ad alimentare una rassicurazione della popolazione “settentrionale” basata su fragili fondamenta.Onore dunque al merito di chi con le sue indagini ha suonato la sveglia a coloro che, scettici, faticano ancora a far coincidere l’immagine di uomini politici, amministratori pubblici e colletti bianchi con quella di uomini con la lupara e la coppola storta. Altro che infiltrazioni in aree non tradizionali, i risultati di Bernardi sono andati ben oltre, evidenziando presenze strutturate di mafie in grado di controllare il territorio e di generarare omertà. Messaggi importanti alla collettività, dunque.

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    27 gennaio 2013 at 10:57

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    29 gennaio 2013 at 11:26

    Ciao Pacio !
    Che bella soddisfazione anche per chi ti ha conosciuto tanti anni fa , leggere queste note così belle !
    Sono stato nella stessa classe con lui alle elementari e giocavamo a pallone nel miticissimo parco vicino a casa !
    Da allora non l’ ho più rivisto, e per le vie strane della serendipità informatica, ho trovato questo interessante riferimento
    Prometteva bene , mi pare dai commenti qui riportati abbia svolto un buon percorso professionale ed umano !
    Roberto di Bergamo

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