I Casaleggio’s. Ecco chi sono i parlamentari più vicini al guru di M5S


Pubblicato sul giornale IL FOGLIO, di Antonio Amorosi

Giornata di attesa per il summit tra i parlamentari del Movimento 5 stelle e il duo Grillo-Casaleggio. Verso le 14.40 la diretta streaming degli eletti e la parte in “chiaro” della giornata, cioè visibile a tutti. Ma gli eventi più interessanti, prima della passerella Web dei 163 parlamentari, all’hotel Universo di Roma, sono i dietro le quinte. Grillo e Casaleggio arrivano in tarda mattinata. Pacche sulle spalle e la gag del comico che propone ridendo l’appoggio a un futuro governo Monti, cosa che ripeterà anche nello streaming via rete. Poi le urla ai ragazzi esortati a fare sul serio. Seduti in attesa di un’indicazione più chiara sulle scelte, arriva la linea politica dettata dal comico a colpi di battute. Prima la domanda espressa con un urlo “Vogliamo appoggiare il governo Bersani!?”. E lì giù risate. Poi Grillo spiega come si punta la “pistola alla testa del sistema”. E la previsione: Pd e Pdl faranno un governo guidato dall’ex ministro Corrado Passera e che entro pochi mesi cadrà per portare l’Italia, sull’orlo del baratro, di nuovo al voto. Un comizio più che una linea politica. Ci si aspettava una discussione. Ma come al solito non c’è stata. A quel punto l’operatività concreta. Al comando dei gruppi parlamentari passano gli uomini di Gianroberto Casaleggio. Vito Crimi, assistente giudiziario alla Corte d’appello di Brescia, primo degli eletti in Lombardia nelle Parlamentarie del Movimento 5 stelle e Roberta Lombardi, terza eletta nella circoscrizione Lazio 1, romana, 39 anni, laureata in Giurisprudenza: “Ora lavoro da poco più di 9 anni in un’azienda italiana, anzi romana, che fa arredamento d’interni chiavi in mano per clienti Top Spender (emiri, miliardari vari, oligarchi russi, etc) in tutto il mondo”, scrive sul suo profilo web. Entrambi resteranno in carica per un trimestre. Ma sono già pronti gli altri uomini del guru alla Camera: Roberto Fico e Azzurra Cancelleri, sorella del consigliere siciliano Giancarlo Cancelleri. Il gioco è facile. Molti sono alla prima esperienza politica e sono terrorizzati dalle figuracce che potrebbero collezionare, figuriamoci ricoprire incarichi parlamentari. Crimi, factotum da sempre alla direzione del Movimento in Lombardia, è uomo fidatissimo di Casaleggio; della stessa “affidabilità” è considerata la Lombardi che operò per la messa all’angolo di esponenti grillini, come la portavoce romana Serenetta Monti che volevano un Movimento slegato dalle logiche verticistiche del duo. Gli eletti vivono le giornate in una specie di trance ipnotica. Ma molti sono preoccupati che l’eventualità di una caduta di un neonato governo possa bruciare uno dei loro mandati. Ricordiamolo, i grillini possono farsi eleggere per due sole legislature e la caduta di un governo dopo pochi mesi brucerebbe il primo dei due. Il Movimento è diviso in tre grandi blocchi. Ci sono i fedelissimi di Casaleggio, appunto, Vito Crimi, Roberto Fico, Roberta Lombardi, Azzurra Cancelleri; poi il grande blocco dei deputati e senatori alla prima esperienza assoluta in politica, disorientati, impauriti; infine i vecchi, che sono tra i fondatori del movimento e con molti anni alle spalle e per questo conoscono le logiche di comportamento del guru e sono considerati i più “fluttuanti”. L’idea fondamentale di Casaleggio è di pensare almeno in questa fase a un partito dei “pianisti”. Gente che vota su indicazione dall’alto. Ma non tutti i parlamentari sono in linea con i suoi propositi. Lui li divide per regioni: sono considerati affidabili i piemontesi, i campani e i lombardi. Le regioni meridionali, quasi in massa composte da parlamentari sconosciuti, vengono considerate inaffidabili (se escludiamo in parte la Sicilia che vive ancora il suo entusiasmo elettorale). E poi c’è l’Emilia Romagna che è tenuta in un angolo visti i precedenti Salsi, Favia e Tavolazzi. E così per la fase iniziale, presentata come di transizione, Casaleggio e Grillo detteranno la linea e i parlamentari eseguiranno. La passerella degli eletti si snoda via Web sul sito di Grillo. Una diretta di trenta secondi a testa, stile Grande Fratello, in cui presentarsi, tra tante buone intenzioni e pochi strumenti per spiegare come realizzare i propri intenti. Tra una caduta della rete e strambe spiegazioni tecniche su cosa voglia dire essere parlamentare si chiude l’apparizione, mentre Grillo e Casaleggio si allontanano in macchina inseguiti dai giornalisti. Resta come uno spettro in sala la paura. Chiunque esprima posizioni difformi dal duo Grillo-Casaleggio verrà additato a tutta Italia come il nuovo Scilipoti. Nessuna possibilità di ricandidatura e zero vita politica ulteriore. Una premessa che per ragazzi giovani e inesperti, senza grandi forze alle spalle è più di una minaccia, una certezza, che non li farà muovere di una virgola dalle loro posizioni di partenza. La foto è del sito Dagospia

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