IL NUOVO CAPO CAMORRA IN EMILIA ROMAGNA


E’ quanto rivela un’intercettazione telefonica degli inquirenti della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli mostrando come funziona in parte il controllo di alcuni territori e quali siano alcuni metodi di espansioni.

«Lo sai con chi abbiamo avuto a che fare ed io non lo sapevo?… Con il capo zona di Modena …Renato, è il capo zona dell’Emilia Romagna». L’affermazione, in una conversazione telefonica intercettata dagli inquirenti, è di una donna, Lucia Esposito, che parla con Francesco Vallefuoco, uno dei 29 arrestati nell’operazione “Staffa”, un’inchiesta anticamorra relativa agli affari emiliani dell’organizzazione criminale portata avanti dalla DDA partenopea, che ha scoperto un flusso di soldi verso San Marino, con complicità eccellenti nella piccola repubblica.

I Vallefuoco, vicinissimi a un’altra famiglia gli Stolder, sono considerati alleati dei Casalesi e Lucia Esposito, residente a Castelfranco Emilia, è il soggetto intercettato. L’intercettazione è stata rivelata dalla Gazzetta di Modena. Continua la donna: «Quell’altro lì invece?», risponde Vallefuoco: «E’ uno dei suoi ragazzi… uà è un armadio». “L’armadio” e “Renato” sono originari di San Cipriano e di Casal di Principe. «Ma sta qua ?», chiede la donna e lui risponde: «Sta qua a Castelfranco… però io conosco il padre Ciccio che ha il bar… quando giù mi chiedono le quote, sai io come gli dico, gli ho detto, chiedetele a Renato». Il contatto tra i Vallefuoco, che operano per lo più tra la Romagna, San Marino e il Reggiano e il Clan dei Casalesi sarebbe Francesco Di Tella, anche lui arrestato i primi di ottobre nell’operazione “Staffa”, un’altra figura che emerge dalle intercettazioni sarebbe un certo Remigio, addetto alle estorsioni nel modenese, che in un caso si è messo nei guai col clan perché inconsapevolmente avrebbe tentato un’estorsione ai danni di un imprenditore “amico”. In un’altra intercettazione Salvatore V. parlando con Vallefuoco dice: «Solo a che a me non mi devono mai cercare di fare droga e mai cercare di fare prostituzione … Il resto …faccio le cose che sono bravo a fare, quello che sono bravo a fare, cioè sto in mezzo alla strada …A Rimini, sto in mezzo alla strada …cioè io, a Rimini, ho 45 ragazzi con me, 45 non uno, 45. Tengo 26 Casalesi con me …spartono sopra … però, sulle mie ditte, sto solo io, hai capito? Le società mie, sono le mie e nessuno le tocca, però … loro mi passano i soldi e lì vogliono il …quando io, ho qualche problema, prendo la mia squadra e ce li mando sotto. Oppure, chiamo loro». In un altro dialogo Vallefuoco dice «Adesso presi un tipo, che io ci sono sceso il 24 mattina … Quello si andava a prendere i soldi dalle mani dei nostri paesani a Reggio Emilia …mi chiamarono i nostri paesani e mi dissero: Franchitiè …perché questo è una persona …e dissi: …ma chi è? … mi dissero: adesso se ne è andato, ci abbiamo dato 1000 euro a testa… Fecero una riunione, tutti i fabbricanti di Brusciano, tutti i costruttori di Brusciano, fecero 1000 euro per ciascuno, hai capito quanti ne erano di loro? Erano sessanta settanta di loro …alla faccia del cazzo …gli dissi come si chiama questo? …Accussì, accussì …va bene …a Barra …quando è stato il 26, sono andato a Barra, sono andato da Giovanni e gli ho detto: Giovanni sentimi… ma stai lavorando tu a Reggio Emilia? Lui disse di no ed io …chi comanda? Gli dissi: vedi che ngopp’…si stanno pigliano i soldi a nome vostro e lui, disse: ma tu, che stai dicendo? Io gli dissi: hai capito bene! Io, oggi, all’una e mezza, sono sceso a casa, hanno ucciso uno in mezzo alla strada. Questo stava a casa di uno …mi hanno portato questa persona a casa …ed io…gli diedi uno scurzettone a mano piena, com’è entrato, un ragazzo di due metri …gli dissi: …compagno mio …ma, a Barra, lo sanno che ti stai prendendo i soldi a…? E lui: no, ma sai …perché io, sto in mezzo alla strada …non in mezzo alla strada …in senso che sto dentro o’ sistema …in mezzo alla strada, che non sto lavorando …ed io, gli dissi: …embè …e vai prendendo i soldi, vai a nome. Comunque, alla fine dei conti, dopo aver parlato due ore con lui e con i quattro che me l’hanno portato, l’ho preso a lavorare con me …mi ha detto fammi lavorare, fammi guadagnare qualcosa …Io, i ragazzi, li ho tutti a mensile».

E tutto questo è solo uno spaccato che continua giorno per giorno nel silenzio quasi generale dei  media e delle istituzioni locali.

in collaborazione con Salvatore Pizzo

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