Bologna, Farmacie Comunali. 60 posti a rischio al magazzino


Esclusivo/Bologna – Tagli in arrivo alle Farmacie Comunali. Più di 60 dipendenti del magazzino, AFM Spa di Bologna, rischiano di rimanere a casa. Ne avevamo parlato un anno fa intervistando l’ex presidente delle farmacie cittadine Virginio Biagini. Un piano di “concentrazione” dei magazzini, adottato dalla Gehe/Celesio tedesca (società a cui il Comune di Bologna ha venduto la gestione) potrebbe portare lontano della città un altro servizio e la perdita del lavoro. Nessun intervento del Comune e dei sindacati tradizionali. Si è accesa la mobilitazione del sindacato autonomo Confsal-Fismic che ha indetto un’assemblea

Lo avevamo scritto un anno fa: le Farmacie comunali di Bologna con il loro “magazzino e quindi i dipendenti, stanno rischiando seriamente di rimanere senza lavoro”. Ed ecco il fatto.

Fonti interne ci confermano che la Spa tedesca Gehe/Celesio (appare nelle farmacie con il marchio Doc Morris/Lloyds), proprietaria della gestione delle Farmacie comunali di Bologna, ha acquistato un capannone da 10.000 mq nell’altra città in cui opera, Milano (il doppio del magazzino di Bologna) e sta definendo la struttura tecnica del personale. I rumors interni all’azienda sostengono che al termine dell’operazione ci saranno circa 60 esuberi di personale a Bologna. Negli ultimi mesi poi ai dipendenti (farmacisti) con più anzianità vengono proposte le dimissioni in cambio di una buonuscita.

Nel silenzio generale avevamo spiegato il caso, intervistando Virginio Biagini, ex presidente per 13 anni delle Farmacie Comunali di Bologna. Come la vendita delle Farmacie Comunali, avvenuta negli anni ’90, oltre a distruggere la ricchezza di generazioni ne avrebbe gradualmente svenduto il patrimonio. Nessuno volle credere a quanto dicevamo: “la distribuzione dei farmaci negli anni si sta accorpando in tre grosse società in Italia per la stessa logica di risparmio dei costi che ha attraversato ad esempio il comparto della distribuzione agroalimentare ai centri commerciali e supermercati. Il ribasso poi del ricarico sui medicinali che ha posto il Governo sta orientando le società che distribuiscono i farmaci verso questa scelta e il rischio di diventare obsoleto e costoso per il magazzino di AFM Spa di Bologna è consistente”. E questa direzione ora sembra confermata dal piano industriale della Gehe/Celesio.

Totalmente assenti nella controversia sia le organizzazioni sindacali che il Comune di Bologna. Eppure il magazzino e le sedi delle farmacie comunali distribuite in città sono di proprietà esclusiva del Comune di Bologna che è anche il proprietario delle autorizzazioni delle farmacie. In Comune ha prima venduto il settore (la gestione), negli anni ’90, e di recente ha permesso alla Gehe di sostituire il proprio marchio, “Farmacie Comunali” (che scompare e perde il suo valore economico), con “Doc Morris/Lloids” della società tedesca.

A prendere l’iniziativa c’è solo il sindacato Confsal-Fismic che con Paolo Sartori ha indetto un’assemblea sindacale Giovedì 11 Luglio 2013 dalle ore 20:30 alle ore 22:30 presso il centro professionale SENECA in Piazza Martiri, 8 a Bologna, dove si parlerà del caso. “I Consiglieri comunali interessati, gli Assessori al Commercio e con delega alle Farmacie Comunali, le associazioni di cittadinanza attiva-bene pubblico sono invitati” recita l’invito

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