E Merola ci spolpa fino all’osso


Non bastavano le tasse esistenti che portano via più del 50% del reddito di chi produce qualcosa in questo “disperato” paese. Eccone un’altra per deprimere i consumi e l’economia. In attesa della temuta service tax in arrivo l’addizionale comunale sull’Irpef. Per Bologna una stangata sicura.

E mentre ieri il sindaco ci allieta dicendo che stabilizzerà i precari dell’amministrazione pubblica, come se più di 5000 dipendenti non bastassero, ecco il nuovo regalo. Con la crisi economica che non fa arrivare a fine mese per un reddito minimo di 1500 euro paghi 280 euro di tassa comunale in più. Proporzionalmente lo 0,7 % sul reddito lordo di tutti! (leggi l’articolo) In Italia c’è chi ha deciso per aliquote dello 0,30 o di tassare oltre i 75mila euro. Noi no!

Non era sufficiente l’immobilismo di un amministrazione non pervenuta sotto il profilo dell’attività deliberativa, i concorsi “pilotati” e le amnesie di ogni genere. Adesso arriva la tassa sulla fame. Passando dal tassare la casa ora si tassa il reddito. Come fanno altri comuni emiliani come Ferrara, Riccone e Reggio Emilia a tassare solo i reddito sopra i 75mila? Probabilmente hanno amministratori che preferiscono non spolpare fino all’osso i propri cittadini. E sono meno incapaci

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