Scontro di due caccia Tornado sulle colline marchigiane


Un volo d’addestramento e si sono toccati, poi il fuoco che pioveva dal cielo. Dispersi i quattro piloti – Dalla testimonianza diretta –

Il resto del pezzo di Antonio Amorosi (da Ascoli Piceno) in edicola SU LIBERO IN PRIMA E A PAG 16  –  Aggiornamento –

Ascoli Piceno – Una collisione nel cielo sopra le colline. Due aerei da guerra che si scontrano. L’esplosione, a pioggia di fuoco. Quattro piloti dispersi.Un incidente incredibile e inspiegabile.

«Sembrava un videogioco nel cielo. Abbiamo sentito un rombo fortissimo sulle nostre teste. Poi lo scontro dei due caccia. Uno andava dritto, l’altro stava virando quando si sono impattati. Un boato fragoroso! Prima l’esplosione sopra la testa e poi la benzina che pioveva dal cielo con le fiamme che incendiavano gli alberi». Queste le parole a caldo di un testimone oculare, che ha visto con i propri occhi lo scontro tra i due caccia Tornado IDS dell’Aeronautica militare, tra le località Venarotta-Gimigliano, Roccafluvione, Casamurana, a una trentina di chilometri da Ascoli Piceno.

L’uomo si trovava a pochi metri in linea d’aria, è insieme a un gruppo di amici rimasti attoniti. «Stavamo facendo il bagno in piscina – ci racconta uno di loro – è stato il tempo d’un attimo. Poi quella palla di fuoco davanti agli occhi». E poi un altro testimone, particolarmente spaventato: «Volavano radenti, vicini alle nostre teste. Li ho visti un

attimo prima, una questione di pochi secondi. Dopo l’esplosione ha preso fuoco il cielo».Secondo le prime ricostruzioni dell’Aeronautica, si sarebbero automaticamente azionati i meccanismi di espulsione dei seggiolini. Ora le squadre di soccorso stanno cercando i quattro militari. Nel momento in cui stiamo scrivendo è stato avvistato un paracadute. I due aerei, provenienti dalla base bresciana di Ghedi, stavano volgendo un’ordinaria attività addestrativa.

A bordo, come detto, quattro capitani, tre uomini e una donna, tutti sui trent’anni. Addestramento al volo radente e volo tattico che simula quello di guerra. Procedure nella norma, ma qualcosa è andato storto. Non è ancora chiaro perché volassero tanto bassi.

«Nei territori i guerra gli aerei volano al di sotto del lancio dei missili antiaerei – ci spiega un’esperto dell’Aeronautica militare. I caccia cercano di stare sotto gli angoli di lancio dei missili che provano ad intercettarli per abbatterli, e così stavano simulando i piloti».

L’ex capo di Stato maggiore in pensione,generale Leonardo Tricarico, ci conferma che «è una forma di addestramento previsto in un contesto che riproduce in massimo grado la missione reale, ma anche nel massimo della sicurezza, con percorsi studiati. Sarà istituita una commissione per capire la reale dinamica». Susanna Balducci, responsabile della sala operativa della Protezione civile delle Regione, ha riferito che a dare l’allarme sono stati alcuni volontari che svolgono attività antincendio nella zona.

Ogni caccia Tornado IDS portava 10 tonnellate di carburante. Da qui la benzina scaraventata sulle colline, che ha scatenato immediatamente un incendio di vasta portata. Sono zone abitate e piccole frazioni sparse nel verde.

Così, le colline ascolane per tutto il pomeriggio sono diventate un andirivieni di aerei militari,elicotteri e Canadair, portatisi sul posto per cercare i quattro militari dispersi e domare le fiamme.

Contattiamo anche la vicesindaco Maria Anna Perotti del Comune di Venarotta, epicentro dell’incidente: «Intanto le zone abitate sono in sicurezza. Si sta cercando di domare le fiamme e la situazione non è delle migliori. L’incendio si è sparso su tre colline. Ma presto ritornerà normale».

Non mancano le polemiche. Il deputato del Pd Dario Ginefra ha chiesto lumi sull’area dove si svolgeva l’esercitazione. Ha replicato il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi di Scelta Civica, definendo «davvero strumentali» le richieste del collega. Per il sindaco di Ascoli, GuidoCastelli, «poteva essere un’apocalisse».

 

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