Centrale di spaccio il campo nomadi dell’aggressione a Salvini


Retroscena dell’aggressione di Bologna

Aveva più di un motivo Matteo Salvini per recarsi al campo nomadi di villa Erbosa a Bologna, al centro del noto assalto di sabato scorso ad opera dei centri sociali.

Il leader nazionale della Lega Nord forse in quel momento non ne era a conoscenza. Ma un fatto di non poca entità pone sotto una luce ancora più inquietante la vicenda.

Il campo è stato oggetto nel luglio 2013 di un una maxi operazione antidroga denominata «Costarica 2012». Più di 170 carabinieri del Comando provinciale di Bologna, impegnati nell’operazione con unità cinofile ed elicotteri, hanno arrestato 19 persone per spaccio in concorso di sostanze stupefacenti, 9 in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare, 4 in flagranza, altri 6 nei mesi precedenti all’intervento.

Nell’operazione i militari sequestrano mezzo chilo di cocaina, una dozzina di piante di  marijuana, una pistola detenuta illegalmente e circa 11 mila euro in contanti, oltre ad oggetti d’oro che erano stati rubati. Seguendo un’ordinanza emessa dal Gip di Bologna Mirko Margiocco, su richiesta della pm Stefano Orsi, i militari intervengono non solo a Bologna e provincia, ma anche a Pesaro, Verona e Pistoia.

Iniziata dalle autorità spagnole, l’indagine della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga seguiva una busta contenente 421 grammi di cocaina, pura al 71,15%, proveniente dalla Repubblica di Costa Rica e destinata, tramite un fermo-deposito, a una persona residente a Bologna.

Dopo un’intricata ricerca e pedinamenti, con il coinvolgimento di vari trafficanti e spacciatori di rango tra le varie città coinvolte, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna arrivano prima a una serie di negozi bolognesi, all’oscuro di tutto, poi al campo di Villa Erbosa.

È lì che un 68enne domiciliato presso l’accampamento nomadi traffica con gli altri soggetti coinvolti. Non un’organizzazione strutturata ma persone in contatto tra loro e in grado di fornire ingenti quantitativi di cocaina, marijuana e amfetamine ai mercati illegali. Il campo nomadi di via Erbosa è ritenuto in quel momento dai militari il centro di smistamento più importante del caso. La droga era poi da immettere sul mercato bolognese e della Romagna. E proprio nel campo nomadi vengono arrestate due persone, zio e nipote, e sequestrate piante di cannabis.

Poi la cronaca di questi giorni con Matteo Salvini in visita a Bologna, per chiedere trasparenza sulla gestione dei fondi pubblici che permettono il mantenimento del campo nomadi, in seguito ad un’altra aggressione patita dal responsabile provinciale della Lega di Bologna Lucia Borgonzoni. L’assalto alla macchina del leader leghista da parte dei militanti dei centri sociali, la fuga di Salvini. E, giovedì, la notizia della denuncia per 10 componenti del collettivo Hobo, tutti fra i 19 e i 28 anni, mentre altri 3 sono stati denunciati per il pestaggio di un giornalista del Resto del Carlino.

Forse gli esponenti del Carroccio avevano più di un motivo per farsi qualche domanda.

di Antonio Amorosi su Libero nazionale pag. 12  del 15 novembre 2014 

 

 

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