IL NATALE IN CEMENTO ARMATO DURA DI PIU’


Il clima di San Lazzaro di Savena è il clima di Bologna in piccolo.
Il ridente e pacioso comune dell’hinterland felsineo con le sue inchieste che coinvolgono l’amministrazione pubblica e imprenditori è lo specchio di cosa accade in Emilia giorno per giorno: una realtà di illegalità e di allegri soprusi che molto lentamente cerca di vedere la luce: San Lazzaro, terra dal mattone simpatico e dall’edilizia facile che tanti guadagni facili garantisce. E così nell’allegria generale tutto procede serenamente.
Ma San Lazzaro oggi si è “incendiata’ con una notizia natalizia impressionante!
Una pasticceria di Via Repubblica espone sulla strada un albero di Natale. E’ bello, imponente, certificato e richiama per giunta centinaia di bambini. Ma la titolare dell’esercizio è da anni impegnata in una lotta a colpi di carta bollata col Sindaco della cittadina su questioni di autorizzazioni per dehor e fioriere. Cose da bar, direte. E’ invece no. La signora chiede lo stesso spazio degli altri esercizi commerciali. Ma Il Sindaco è poco incline alla dialettica e spesso individua nelle sue manifestazioni il peggiore degli antagonisti. Insieme ai Vigili del Comune obbliga la signora del bar a rimuovere l’albero per un presunto intralcio al traffico. La sanzionano. Poi il Sindaco cita la Costituzione e la legalità. Bah!? La Costituzione!? La legalità!? Roba forte.

San Lazzaro, regno di sanatorie e di illeciti fa persino pagare la tassa sugli addobbi natalizi! Non contento l’ente pubblico sfida addirittura a singolar tenzone la signora che ha osato reclamare. Al resto del Carlino di oggi, il Sindaco definisce “pericoloso il manufatto che non ha nulla dell’albero di Natale” e aggiunge come se la cosa fosse di un qualche interesse giornalistico che “l’iniziativa della pasticceria avrebbe potuto avere altro esito se ne fosse stata data notizia agli uffici comunali competenti in modo da impostare la cosa verso soluzioni corrette. Ogni volta che la titolare ha rispettato le regole (vedi dehor e fioriera ) è sempre stata aiutata dall’amministrazione”.

Cavolo! Questo si che è importante.

Il piglio del Sindaco ricorda un po’ nell’azione il doganiere assatanato di “Non ci resta che piangere “: Dove andate? un fiorino! …Dove andate? un fiorino! … Dove andate? un fiorino!

Insomma, si è capito quali strade vanno seguite per essere aiutati dall’amministrazione.

Non rompete. Se prendete qualche iniziativa ricordatevi se avete rotto le scatole in passato perché noi c’è ne ricordiamo! Su queste parole va impostata una proposta.
Ci sentiamo di dire alla Signora del bar: non si danni l’anima, l’anno prossimo l’albero lo edifichi in muratura e lo sollevi in altezza fino a quanto le pare.
Le daranno magari una sanatoriameglio se illegittima …. fino a 60 cm puo’ incrementare in altezza abusivamente ogni manufatto a San Lazzaro. Poi magari ci arreda il piano come appartamento del costruttore. Vedrà che l’aiuto l’amministrazione non potrà non darglielo. Lo ha già fatto e non sembra si sia ricreduta sulle proprie sanatorie passate.
Si fidi ….il Natale in cemento armato dura di piu’…e non dimentichi di stipulare un Natale ” convenzionato” con il Comune di San Lazzaro di Savena. Signora! Stia dalla parte giusta!

3commenti
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  2. Cristoforo

    5 dicembre 2010 at 20:24

    Signora …le strenne natalizie qui esistono tutto l’anno ce lo dice persino Giuseppina Gualtieri , a capo dell’Aeroporto Marconi , che scrive un editoriale su San Lazzaro e le sue magnificenze . Per giunta su di un giornalino finanziato dalla collettività . Grazie Signora Gualtieri , grazie di averci ricordato l’efficienza del Comune dove risiede.Grazie per averci ricordato anche a Natale che si puo’ soccorrere con parole al miele un amico in ambasce, un Sindaco che non riesce piu’ a distinguere quale differenza di gravità intercorra tra un edificio senza collaudo statico e un albero di Natale davanti a un bar . E che oggi ci lascia intendere , a mezzo stampa, che esistono possibilità per il cittadino di essere “aiutati” dalla Pubblica Amministrazione.Basta volerlo e chinare il capo.

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  3. Cristoforo

    5 dicembre 2010 at 20:24

    Signora …le strenne natalizie qui esistono tutto l’anno ce lo dice persino Giuseppina Gualtieri , a capo dell’Aeroporto Marconi , che scrive un editoriale su San Lazzaro e le sue magnificenze . Per giunta su di un giornalino finanziato dalla collettività . Grazie Signora Gualtieri , grazie di averci ricordato l’efficienza del Comune dove risiede.Grazie per averci ricordato anche a Natale che si puo’ soccorrere con parole al miele un amico in ambasce, un Sindaco che non riesce piu’ a distinguere quale differenza di gravità intercorra tra un edificio senza collaudo statico e un albero di Natale davanti a un bar . E che oggi ci lascia intendere , a mezzo stampa, che esistono possibilità per il cittadino di essere “aiutati” dalla Pubblica Amministrazione.Basta volerlo e chinare il capo.

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