La colata


Il Direttore Regionale delle Agenzie delle Entrate , Dr. Antonio Gentile ha di recente ricordato al Corriere di Bologna che è stato sottoscritto un Patto antievasione fra Agenzia Entrate e Comuni bolognesi (firmato lo scorso luglio). Tra i primi a sottoscriverlo proprio Palazzo D’Accursio.  I Comuni che collaborano attivamente nel segnalare al Fisco episodi di evasione Fiscale possono contare sul 30% delle somme recuperate. Addirittura dal 1 giugno la percentuale che spetta ai Comuni salirà al 33%.
Alla iniziativa “legale” non partecipa ilComune di San Lazzaro di Savena che “orgogliosamente” attraverso il proprio Sindaco rilascia a riguardo una singolare dichiarazione: “Presto nel Patto ma intanto i controlli li facciamo da soli “.
Il Sindaco di San Lazzaro finito nel mirino per l’assenza nel patto anti evasione continua: “Innanzitutto vorrei dire che se l’Agenzia delle Entrate ha qualcosa da comunicarci può chiedere un incontro o alzare il telefono: tra Istituzioni che si rispettano dovrebbe funzionare il principio costituzionale del “Buon andamento”. “Non abbiamo ancora aderito al Patto antievasione perché nel frattempo, come fase propedeutica si è proceduto all’adeguamento e all’organizzazione delle nostre Banche dati e al controllo dei Tributi. L’intenzione è quella di aderire entro la fine dell’anno anche con la Costituzione di un nucleo trasversale interno di controllo“.
Questo spunto di cronaca ci consente di valutare un caso probabilmente non slegato dalla non adesione al patto, di mala edilizia locale, sul quale è stato presentato un Ordine del Giorno di un Consigliere comunale, Giampiero Bagni. Il caso è esemplare ed è uno dei tanti accaduti nella ridente cittadina bolognese considerata dalle statistiche una delle più ricche della regione.
L’Ordine del Giorno evidenziava un numero importante di reati che nell’arco di un decennio avevano portato al rilascio da parte del Comune di arbitrari permessi edilizi, di sanatorie illegittime, evidenziando la presenza di finti Contratti di appalto privi di riscontro contabile e fatturativo depositati in Convenzioni Urbanistiche, di abusi edilizi insanabili, tutti relativi a un intero Azzonamento Urbanistico finanziato da fondi regionali e fruente di agevolazioni fiscali. E assoggettato alla morsa di una clamorosa speculazione edilizia su fasce deboli .
L’Ordine del Giorno faceva nomi e cognomi, dati , numeri di Licenze, di Tecnici comunali , di Assessori, di figure imprenditoriali quali il potente costruttore RAGGI che tuttora rimane coperto da una impaurita inspiegabile copertura da parte della Stampa locale e Istituzionale. Perché ?
Nessuno ha osato domandare al costruttore che oggi cura il rifacimento del Municipio di San Lazzaro di Savena cosa ci facesse la propria firma su quei contratti (dopo dieci anni d’indagine ). La stampa locale accertati i fatti da questa aneddotica ricostruzione come se i soggetti in causa esprimessero pareri personali e dietro non vi fossero dei fatti:
“Sono passati dieci anni dalla realizzazione delle “Case Gialle” di via Speranza, a San Lazzaro, ma le cause giudiziarie e le polemiche non sono concluse. Con condomini rinviati a giudizio per diffamazione nei confronti di dirigenti della coop Edilcasa. Dirigenti denunciati dai condomini, a partire dal 2000, per presunti abusi edilizi poi caduti in prescrizione. E ora la beffa del rinvio a giudizio dei danneggiati. Il consigliere Giampiero Bagni nell’ultimo consiglio comunale ha presentato un odg che, rievocando la storia delle “Case Gialle”, chiedeva: «L’annullamento delle sanatorie e varianti concesse ritenute illegittime dal Gip. L’annullamento della convenzione urbanistica che ha portato a un danno erariale. La revoca dei benefici fiscali, la segnalazione agli organi competenti e la decadenza dei contributi pubblici concessi. L’istituzione di una commissione d’inchiesta per individuare le responsabilità e la costituzione in giudizio nei riguardi dell’attuatore e degli amministratori pubblici che hanno recato danno all’immagine della comunità di San Lazzaro » .
L’Odg è poi stato bocciato dal consiglio con 12 voti contrari, sei favorevoli e un astenuto. Secondo il capogruppo del Pd, Michele Cavallaro,«c’è già un giudizio del Tribunale e l’odg è una forzatura che va oltre i compiti istituzionali del consiglio». Invece per il collega civico della lista di opposizione “Noi Cittadini”, Massimo Bertuzzi,«un’inchiesta sarebbe utile per capire cos’è successo e per evitare che si ripeta». E per il capogruppo Pdl, Viviana Raisi, «il Tribunale ha rilevato i reati anche se caduti in prescrizione e questa lunga storia richiede che venga fatta chiarezza». Nella replica Bagni ha ribadito «che i reati sono stati evidenziati dai giudici ma rimasti impuniti. E’ vero che questa non è l’aula di un Tribunale ma la vicenda è da chiarire anche perché, e solo adesso, ora è possibile accedere alla documentazione per verificare se chi ha sbagliato è stato un dipendente o un amministratore del Comune ». Ma per il sindaco, Marco Macciantelli, «tutti gli atti furono messi a disposizione dell’autorità giudiziaria e non si ritiene opportuno ricorrere a un’indagine”.
Giancarlo Fabbri da L’Informazione di Bologna
Di analogo tenore il Resto del Carlino che altrettanto paurosamente tace il nome di chi depositò un contratto privo di riscontro contabile e fatturativo in Convenzione allo scopo di maggiorare i prezzi delle case popolari gonfiando il PICA (prezzo iniziale di cessione degli alloggi).
Non una parola: terrore di esprimere anche solo un riferimento. Che invece la cittadinanza conosce e ha denunciato.
Sul voto si astengono un consigliere comunale Architetto e un consigliere Imprenditore per motivi che lasciamo alla vostra immaginazione ma membri della locale opposizione mentre la maggioranza si schiera compatta contro l’accertamento della verità, contro l’annullamento di atti illegittimi, contro imbrogli colossali su fasce deboli. Un caso di coscienza più che di politica!
Il Sindaco asserisce di aver “collaborato ” con l’Autorità Giudiziaria fornendo ogni documentazione utile mentre il capogruppo PD precisa che l’ODG è una forzatura che va oltre i compiti del Consiglio Comunale. Cui non compete comprendere cosa ci facciano finti contratti di appalto depositati in Convenzioni Urbanistiche, privi di riscontro fatturativo e maggiorati di 400 milioni di lire rispetto ai reali accordi contrattuali scoperti dalla Magistratura tra i Soggetti attuatori.
E non interessa ad alcuno chi firmò concessioni in sanatoria illegittime , chi attestò abitabilità su edifici dotati di falsi atti catastali e finti collaudi statici e neppure chi autorizzò il rilascio di fondi pubblici a non aventi diritto, magari dipendenti del Tribunale e Pubblici Ufficiali.
Se vogliamo, aggiungiamo, nemmeno un lontano interesse verso chi percepì indebitamente oneri costruttivi per licenze non rilasciabili su interi lotti. Come sancito dagli atti processuali. Neppure su chi edificò prima di ottenere la licenza a edificare. Su chi attestò che quei finti contratti di appalto fossero addirittura siglati con la dicitura di Copia Conforme all’originale solo che “l’originale “ era inferiore di quasi 400 milioni di vecchie lire. Come stabilito dalle indagini. E nemmeno un cenno a chi deteneva le denunce dei cittadini a proprio a carico, se le studiava e le rispediva a mezzo posta agli inquirenti. E neanche sugli atti catastali falsi, a pioggia . E se vogliamo nemmeno su un intero Azzonamento edificato nel 2000 in regime Convenzionato e sanato nel 2004 …..dettagli si dirà. Con interi piani aggiuntivi semiabusivi non contemplati da atti pubblici e Piani regolatori che rimanevano immutati sulla carta ma che invece diventavano altra cosa.
E nemmeno sugli abusi edilizi definiti “intravisti” nelle case di Dirigenti Coop come riportano sopralluoghi di legge inviati all’Autorità Giudiziaria e archiviati.
Resta però una consolazione, seppure magra. Quelle sconcertanti condotte hanno conosciuto una serialità che ha lasciato tracce indelebili. Prima fra tutte nella cittadinanza
Per il Capogruppo PD non sembra tutto ciò argomento da trattarsi in Consiglio Comunale. Né lì né altrove. Signor Raggi, Cara Lega Coop, Signor Sindaco a volte fuggire è vergogna ma salva la vita, dicevano i Latini.
Qui a San Lazzaro, a Sin City la vita è chiara come una colata di cemento.

73commenti
  1. ADRIANO

    21 ottobre 2010 at 19:46

    Commento io perchè, altrimenti come spesso accade su questo blog, la sua nota rimane in perfetta solitudine.
    Non conosco bene i fatti se non per alcuni articoli letti e per alcune notizie, da lei e altri, postate nel passato anche recente su FB. Nel periodo a cui lei fa riferimento però, mentre qualcuno si dilettava a fare l’assessore, io avevo l’onore di presiedere Legacoop e per questo le chiedo, se posso, di capire perchè cavolo l’associazione da me allora presieduta viene tirata in ballo ? C’entra forse il fatto che la cooperativa tirata in ballo (che non mi sembra abbia avuto condanne, ma posso sbagliare) era (forse è ancora) aderente a Legacoop ? Ma perchè allora, se è così, a fianco del nome Raggi non se la prende anche con Unindustria ?
    Caro Amorosi, leggerla a volte mi fa arrabbiare e altre sorridere. La trovo molto utile come passatempo e quindi, se me lo consentirà, la leggerò ancora di più

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  2. Cristoforo

    21 ottobre 2010 at 21:01

    Replichiamo al Dott. Adriano Turrini che con grande chiarezza ha esposto il proprio punto di vista .
    Dr. Turrini preliminarmente sorprende che qualcosa come 10 interrogazioni parlamentari , 40 articoli di Stampa locali e nazionali, 60 interpellanze comunali , regionali , provinciali non le abbiano permesso di conoscere “bene ” i fatti che coinvolgevano una Cooperativa di Lega COOP .
    La Cooperativa di Lega COOP cui le fa riferimento (anche noi per la verità) o meglio i dirigenti di questa sono “prescritti” per la legge non assolti . Prescritti da reati gravissimi quali la truffa e le minacce gravi.
    Il Gip di Bologna Castore ha riconosciuto come nell’ambito di interventi di edilizia convenzionata destinata a fasce deboli fosse stato presentato in Comune ,al fine di maggiorare i costi di quegli immobili , un contratto di appalto privo di riscontro contabile .
    La Polizia Giudiziaria rinvenne presso Costruttore e Committente un contratto identico regolarmente fatturato ma ahinoi difforme e inferiore di ben 400 milioni di vecchie lire rispetto al Contratto depositato in Comune e che invece determino’ il costo al mq di quelle case popolari .
    La Procura stessa ha sancito come illegittime le sanatorie rilasciate dal Comune di San lazzaro in favore di detta Coop che ha realizzato abusi insanabili su un intervento finanziato da pubblico denaro.
    Le realizzazioni , scrive la Procura , avvenirono addirittura prima delle autorizzazioni di legge …..
    Le sovvenzioni ottenute , scrivono Tribunale Civile e Penale sono frutto di indebito percepimento . In un caso furono erogate finanche a un dipendente della Procura privo di requisiti di reddito ma ugualmente beneficiario di casa .
    Tutti gli atti catastali sono annotati su atti di legge come falsificati e non rispondenti allo stato legittimo delle edificazioni .
    Il collaudo statico, non senza imbarazzi , è altresi’ il prodotto di un falso.
    I lavori, scrive la Procura, furono realizzati senza alcuna aderenza alle leggi e con abusi insanabili .
    Alcune famiglie finirono sul lastrico permanendo in prefinanziamento bancario per anni senza poter rogitare . Nel clamore pubblico del caso.
    Gli abusi edilizi vennero definiti “intravisti” dalla polizia Municipale proprio nella sontuosa abitazione di un Dirigente di tale Coop . Con questi presupposti si archivio’ un abuso insanabile .
    E quando i cittadini si rivolsero disperati a Lega Coop che Ella presiedeva per far notare fatti che Lei dice di non “conoscere bene” , il Dr.SARTI , Direttore di lega Coop Bologna invito’ le vittime a scrivere una breve memoria perchè si effettuasse un controllo sull’operato di detta Coop .
    Bene , il DR. SARTI consegno’ tale missiva che gli era pervenuta con la dicitura di RISERVATA PERSONALE al Presidente di tale Coop il quale, in maniera estremamemte spregiudicata , ha qualche tempo fa addirittura citato a giudizio le sue stesse vittime .
    Il Presidente di tale COOP querela i malcapitati acquirenti il 19 ottobre . Il 19 ottobre stesso il Sig. SARTI informa le vittime dei reati che le loro segnalazioni produrranno controlli societari dei quali non potranno essere informati giaccchè ormai non piu’ soci della nota Coop .
    A marzo la Coop in questione che si è costituita parte civile contro le sue vittime si avvarrà della testimonianza di Dirigenti di Lega Coop .
    Voglio ricordarLe che la medesima tipologia di illeciti viene riproposta in altri interventi di tale Coop e che il Responsabile della stessa , un militare – imprenditore , risulta affiliato alla Massoneria bolognese come documentato in atti giudiziari.
    A noi francamente questa lunga e vergognosa storia pare meriti la sua attenzione anche perchè parrebbe essere una documentata vicenda di malaffare .
    Noi attendiamo di conoscere l’esito di tale procedimento giudiziario dove verranno prodotte le piu’ esaustive documentazioni a riguardo e le gravissime complicità di Enti Pubblici e Organismi che parteciparono attivamente a uno scempio del diritto. Senza coscienza nè morale.
    Ora fa piacere che Lei consideri un passatempo questa lettura perchè passatempo sono stati i diritti di povera gente .
    Cordialmente CRISTOFORO.

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  3. admin

    21 ottobre 2010 at 21:14

    Signor presidente di Coop Costruzioni Adriano Turrini mi rallegra sapere
    che ci segue. Mi soprende invece che non sappia, cosa nota anche all’ultimo consigliere comunale e non a un assessore che Legacoop, che lei ha avuto l’onore di presiedere, dovrebbe assolvere al suo impegno di vigilanza sui propri soci, appunto la cooperativa segnalata in tutti gli abusi e che sembra non aver fatto. Ma non è mio compito risponderle poichè la rubrica è condatta da “Cristoforo”, con cui avrà il piacere di dibattere. Qui riporto solo la mia opinione poichè chiamato in causa.
    La saluto cordialmente e le auguro buon divertimento.

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  4. ADRIANO

    21 ottobre 2010 at 22:08

    ooh ! un po di sana polemica.
    @cristoforo… Cos’ è la Procura ? Stiamo parlando di una sentenza o di atti di un’indagine ? Chiedo perchè, davvero, non lo so. Nessuna intenzione di difendere il cd dirigente, il Comune e, le parrà strano, nemmeno Legacoop. Se qualcuno ha commesso reati denunziati, sarà peseguito e condannato. O no ?
    10 interrogazioni parlamentari, 40 articoli di stampa ecc… E io cosa ho detto ? Che conosco la cosa attraverso la stampa ! Ho capito adesso, dopo la sua risposta, “cosa c’entra Legacoop”. Non ero più Presidente con Sarti direttore (mi sembra dal 2005)e le cose che lei scrive le apprendo ora e da lei. Prendo atto di quel che dice pur avendo, conoscendo Fabrizio Sarti, qualche dubbio che spero mi conceda come legittimo. Ho capito che Sarti sarà chiamato a testimoniare. Vedremo…
    @admin. O io non ho una grande padronanza della lingua, cosa sicuramente vera, o lei, che pur fa il giornalista, ha un modo un po contorto di esprimersi. Non ho capito cos’è che “sa anche l’ultimo consigliere Comunale” (categoria (?) di cui ho fatto parte in un piccolo comunello non avendo mai avuto l’onore di fare l’amministratore nella grande città). Che Legacoop dovrebbe vigilare ? Lei ha la più pallida idea di cosa è l’Istituto della Vigilanza e di come si esercita? Sa, noi miseri cooperatori non abbiamo ancora inventato i “tribunali del popolo”. Quelli, per capirci, che lei usa quando scrive di mafia, partendo da analisi scarosante e vere ma mischiando, mi permetta , cavoli con pere. Bello l’ultimo libro, attuale (non sto scherzando su un problema che, anche per il mestiere che faccio, so esistere eccome). Mi dipiace solo che si ripetano cose molto vere, si denuncino rischi seri e, per avvalorarli (non sarebbe necessario) si aggiungano un po’ “di sentito dire” e, mi consenta, qualche fregnaccia. Poi ho capito che assieme a lei, il libro lo presenta qullo che voi definite come “il massimo esperto di lavori publici” e non sapendo se questo titolo gli deriva da Quasco o dall’essere stato il portaborse di Nesi, mi taccio…..

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  5. admin

    21 ottobre 2010 at 22:41

    Nessuna polemica. Forse il mio standard di consigliere comunale è troppo alto. Lo so a un “compagno consigliere comunale” si chiede solo di essere tale e che risponda al partito. Il resto non conta. Io invece preferisco solo persone preparate.
    Legacoop è tenuta a vigilare sui suoi soci. Tanto più se riceve una segnalazione da cittadini cooperatori che si sentono truffati. Se poi lei ci dice che chiunque vi si può iscrivere e non ci sono controlli ci da un’importante notizia visti i soggetti che si muovono attualmente in Italia con grande disponibilità di capitali (non ultima la criminalità organizzata). Se qualcuno, e so che molti ci seguono, volesse ricordarsi dei dispositivi di vigilanza di Legacoop può trovarli qui
    http://www.legacoop.it/multimedia/allegati/Regolamento-nazionale-Area-vigilanza.pdf
    So che lei non ne ha bisogno.
    Il libro non le è piaciuto! Capisco! Le risulterà sgradevole una descrizione realistica del mondo cooperativo. Ma non credo che le operazioni agiografiche facciano bene sia alla cooperazione che a questa terra così infiltrata dalla criminalità organizzata.
    Se lei volesse partecipare a un dibattito pubblico sul tema mi farebbe piacere e potremmo confrontarci con grande possibilità di prove e dati.
    Su Ivan Cicconi che lei indica così crudamente senza citarlo come persona presente alle presentazioni del nostro libro non so che dirle.
    Se mi trova altri che fanno abitualmente consulenze al CNEL sul tema appalti e criminalità organizzata me lo presenti che sarei interessato a conoscerlo.

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  6. Cristoforo

    21 ottobre 2010 at 23:05

    Parliamo di una sentenza di un GIP, come precisatoLe.
    Nessuno sarà condannato perchè , lo ribadiamo, il reato commesso su povera gente è prescritto. Erano e rimangono scabrosi quei fatti ,forse troppo anche per la centrale della mutualità che li tollero’ , mi permetta, e ,che oggi non solo non assume alcuna distanza ma affianca in un processo per diffamazione gli stessi autori dei reati contro chi ? contro le vittime stesse di quei reati .
    Saremo ben felici di seguire quel processo con gli organi di Stampa per raccontarne la gravità , la drammaticità, la negazione di diritti che diventano un funambolismo giudiziario che trasforma le vittime in carnefici e viceversa.
    Non le farà piacere sapere che una sede di Cooperativa, aderente alla centrale della mutualità , ospiti un CIRCOLO COSTITUZIONALE massonico e neppure che si pretendesse il pagamento dell’IVA in corso di costruzione di case popolari senza l’emissione di contestuale fattura.
    Non le fara’ piacere neppure sapere che alcune case siano state costruite su aree inquinate , finanziate dalla Regione e inaugurate da un Assessore all’Urbanistica di un Comune bolognese.
    Il quadro è desolante e non diede e non da lustro alcuno a Lega Coop che francamente non pare sia rappresentabile in alcun modo da simili sconci . Nessuno osa dubitare della onestà del mondo cooperativo ma in questo caso vi è stato un silenzio intollerabile.
    PS : Forse il DR. SARTI nutriva qualche difficoltà a rapportarsi con il fenomeno che gli si denunciava magari perchè seduto nel medesimo CDA di Promobologna col progettista di quegli interventi edilizi ,Arch . William Brunelli ,responsabile del settore edilizia di UNINDUSTRIA e all’epoca dei fatti braccio destro di Raggi ?
    Come vede non l’abbiamo scontentata neppure con UNINDUSTRIA .
    E neppure con certi altri poteri forti e occulti .

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  7. ADRIANO

    22 ottobre 2010 at 00:30

    Poi vado a letto perchè stasera sono qua solo grazie all’influenza.
    Caro Admin. Continuo a non capirla, è sicuramente colpa mia ma le sue prime due righe rimangono un mistero. Obietto però: “se lei ci dice che chiunque si può iscrivere… “. Dove lo dico ? Sono ancora in Presidenza di Legacoop dove, anche di recente, sono state espulse due cooperative “perchè non rispondenti ai criteri mutualistici”. A fronte di una denuncia motivata, non anonima e non “riservata e personale” inviata alla Presidenza di legacoop Bologna, sono disponibile a sostenere la necessità di un confronto dentro l’associazione per verificare la rispondenza ai criteri citati della Cooperativa in questione.
    Quanto a un dibattito, non sul suo libro (è vero che non mi piace perchè scritto male, ma non ne contesto nemmeno la quasi totalità delle affermazioni. La quasi…non vuol dire ovviamente tutte), ma sul fenomeno mafioso,sulle azioni della cooperazione contro la mafia (presente cooperare con libera terra ? Nasce da Legacoop Bologna) e sulle infiltrazioni della medesima negli appalti e nel mondo delle costruzioni, quando vuole. Non ci troveremmo però come nemici (senza come fa ?)e non verrei certo per difendermi. Ripeto onde non essere accusato di sussurrare:QUANDO VUOLE E DOVE VUOLE !
    @ Cristoforo: Non sono avvocato e conosco poco la giurisprudenza. Si figuri che non sapevo nemmeno che i GIP (fanno sempre le indagini preliminari ?) potessero emettere sentenze equivalenti a condanne…..
    Non avevo capito che la cooperazione (Legacoop) affiancasse nel processo la Cooperativa. Ne è sicuro ? Se è così me lo faccia sapere e chiederò spiegazioni. Nessun organo, che io sappia, ha deliberato una tale posizione. Per quanto riguarda Sarti, Brunelli e Promobologna mi pare una tesi un tantino azzardata. Io ci andrei cauto. Mi sembrano un po’ dei cavoli e delle pere che citavo prima. Non so se la Cooperativa ospita un circolo massonico. E’ sicuro anche di questo ? (non è ironia)
    Notte

    Rispondi
  8. ADRIANO

    22 ottobre 2010 at 00:31

    Dimenticavo: quanti quintali di consulenti del CNEL vuole ?

    Rispondi
  9. ADRIANO

    22 ottobre 2010 at 00:44

    “nuova sede del comune di Bologna, con la quale si sono “fatti belli” gli amministratori, perché costata zero. In realtà, l’opera – costo d’appalto di circa 70 milioni di euro, completamente sostenuto da privati – è vincolata al pagamento di un canone annuale di circa 9,5 milioni per 28 anni: costo finale oltre 250 milioni a carico dei cittadini bolognesi”. Di Cicconi o sua ? Pur essendo stato uno dei famigerati costruttori non capisco due cose e, garbatamente le chiedo:
    1)Trovandolo in un pezzo di Ivan sulla Mafia in Emilia mi chiedo: vi sono connessioni fra la sede unica del Comune e la Mafia ? (attento alla risposta , è un trabocchetto);
    2)Non passa nemmeno per l’anticamenra del cervello che nel canone vi siano servizi vero ? (pulizie, guardiania, riscaldamento, manutenzioni ecc…)

    Rispondi
  10. ADRIANO

    22 ottobre 2010 at 00:44

    Continuo a dimenticare…sono arrivato ad alcune tonnellate………..

    Rispondi
  11. ivan cicconi

    22 ottobre 2010 at 01:28

    Caro Admin ti ringrazio della segnalazione. Come sai conosco molto bene, ed ho ancora cari amici, il mondo delle coop rosse. Non ho invece mai avuto occasione di conoscere il signor Turrini. Visto quello che scrive penso proprio di non avere perso nulla. Il modo come mi tira in ballo lo qualifica ampiamente. Sinceramente, non ho tempo da perdere. Un carissimo saluto a te ed a Cristoforo.

    Rispondi
  12. Cristoforo

    22 ottobre 2010 at 06:47

    Voglio chiudere con un’ultima annotazione . Lei , Dott. Turrini , ha sollevato un legittimo quesito quando dice che non vi sono state condanne a carico di alcune Coop .
    Ma come si puo’ ottenere una qualsivogli condanna se gli inquirenti inviano le denunce delle vittime agli indagati col mezzo della posta? Le abbiamo taciuto una lunga parallela storia di intimidazioni , di brutture e di violenze che hanno accompagnato questa storia drammatica . Certi poteri erano e sono inindagabili , inimputabili , prescritti per legge . Questo in nome del “rispetto” di alcuni santuari del potere cittadino che non conoscono alcuna censura nè di legge nè morale . Che neppure si possono raccontare sulla Stampa.
    Eccola Sin City , dunque . Dove tutti conoscono tutti e dove i legami si intrecciano in maniera laoocontica e perversa . Dr. Turrini la cooperazione , questa cooperazione è solo un ‘opinione .
    Grazie per la sua attenzione

    Rispondi
  13. admin

    22 ottobre 2010 at 07:57

    Bene, quindi occorrerà organizzare un momento pubblico in cui confrontarsi su mafia e criminalità pubblica in Emilia e su quali relazioni quest’ultima ha avuto col mondo cooperativo. Sarà di sicuro interesse. Verificheremo lì la qualità letteraria del mondo cooperativo nei rapporti con la criminalità organizzata italiana. Potremmo analizzare lì anche se è consentita una spesa di 180 milioni di euro per le attività di pulizie, guardiania, riscaldamento e manutenzione della Nuova sede del Comune di Bologna. Forse è consentito negli Emirati Arabi o nel Qatar con dei palazzi d’oro e non i luoghi in cui i dipendenti si ammalano dopo un mese. Si riposi che il raffreddore la fa scivolare.
    Arrivederci

    Rispondi
  14. Cristoforo

    22 ottobre 2010 at 10:37

    Caro Dottore ,
    Convengo con Lei che il GIP non sentenzi ma emetta dispositivi con cui ricostruisce e analizza le connotazioni del caso . Il GIP in questo caso si è espresso chiaramente malgrado i reati risultassero prescritti.
    Come fa a chiedere ai cittadini di rivolgersi ancora a Lega COOP se quando cio’ è accaduto si sono ritrovati beffardamente citati in Tribunale peraltro verificandosi che i testi utilizzati dal cd Dirigente fossero proprio i rappresentanti della stessa Lega ai quali avevano chiesto aiuto ?
    Se Lei trova normale che una coop possa realizzare abusi edilizi , non indire alcuna convocazione sociale , presentare finti contratti di appalto in Convenzione con la dicitura di COPIA CONFORME ALL’ORIGINALE ( nb. originale in realtà difforme di 400 milioni) ,aumentare prezzi a dismisura , violare Convenzioni , portare alla fame i malcapitati acquirenti di quegli immobili convenzionati , non emettere fatture quando ha pero’ preteso il pagamento dell’IVA da parte dei soci ….allora forse dovremo fare una riflessione.
    Anche sugli abusi edilizi “intravisti” nella casa del cd Dirigente ….
    La regolarità di questa condotta “cooperativa” è sancita da controlli e ispezioni degli organismi della Lega ? O basta la parola del cd Dirigente a rendere regolare una situazione cosi’ discutibile ?
    Se avesse bisogno di capire cosa è accaduto puo’ provare a documentarsi.Magari cercando spiegazioni sugli appalti presso figure eminenti quali Ivan CICCONI che paga la colpa di essere una persona dabbene e dotata di senso morale .
    La saluto.

    Rispondi
  15. ADRIANO

    22 ottobre 2010 at 10:51

    @admin. Ok QUANDO E DOVE VUOLE. Si ricordi che, per il Comune, quando sono stati fatti gli ultimi atti sulla sede lei era Assessore.
    Voglia dire anche al buon Cicconi che, far finta di non conoscermi, non gli risolve i problemi. Potrebbe venire anche lui al dibattito e così potremmo parlare anche delle inumerevoli denunzie pubbliche da lui fatte nel periodo di Tangentopoli. Poi, magari, anche dell’epilogo che quelle denunzie hanno avuto.
    Confesso però, lui è famoso e io no. Forse, pur aventro frequentato analoghe stanze per decenni, solo io lo conosco.

    Rispondi
  16. admin

    22 ottobre 2010 at 12:16

    Mah! Il suo livello di discorso mi sorprende. Io ho svolto l’incarico di assessore come sa tutta Bologna dal giugno 2004 all’8 Febbraio 2006. Fino ad allora non era predisposto un project financing con le modalità che ha poi portato all’odierno capolavoro. Come lei ben sa ma finge di non sapere. Sui rapporti tra criminalità organizzata e cooperazione ne sono i pieni i libri e gli atti giudiziari. Ma avremo sicuramente il piacere di parlarne in pubblico.

    Rispondi
  17. ADRIANO

    22 ottobre 2010 at 12:31

    @Cristoforo. Giuro che è l’ultima. Dove ho detto che “trovo normale” tutto quello che lei dice ???? Perchè continua a mettermi in bocca (o nella tastiera) cose che non mi sogno lontanamente nemmeno di pensare ??
    Capisco che su questo Blog l’ironia non sia gradita, nemmeno a Cicconi ma, ho scritto da qualche parte che Cicconi non “è èpersona dabbene e dotata di senso morale ?”. Possiamo avere diverse opinioni anzi, sicuramente le abbiamo, ma non mi sogno mica di mettere in dubbio la sua onestà intelettuale !
    @admin. Io le propongo un dibattito contro la mafia lei lo vuol fare “tra i rapporti tra criminalità organizzata e cooperazione”. Non è proprio la stessa cosa conviene ?. Comunque si può fare sia l’uno che l’altro in una stessa sede. Io parlerò di ciò che la cooperazione fa contro la criminalità organizzata e lei di come sono “colluse” le cooperative. Non temo l’argomento. Sa, in fondo, i problemi sono reali e non dovre stabilire chi prende il titolo di “antimafioso dell’anno”.
    Saluti sinceri

    Rispondi
  18. pierlugi

    22 ottobre 2010 at 14:55

    Per tutti, trovo molto apprezzabile che ci sia un pubblico incontro su tali argomenti. E’ necessario che le persone possano ascoltare le di verse versioni, da parte mia e senza preconcetti trovo che il Sig.Adriano, fra le righe, lasci intendere altre verità, od aleggi a provare a lanciare dubbi. Mi lasci dare un consiglio che mi viene spontaneo dopo aver visto ed ascoltato altre voci tra cui quella molto autorevole di Saviano,la fabbrica del fango si diverte a distogliere l’attenzione ai problemi reali richiamandone altri che nulla hanno a che fare con l’argomento in discussione. Lei Sig. Adriano vuole confrontarsi pubblicamente e questo le fa onore e forse testimonia la sua buona fede. Purtroppo anch’io fra le righe ho letto cose che Lei poi giura di non aver neanche pensato, aveva cominciato così bene… Lasci ad altri soggetti di cui la nostra Italia è piena questi veleni e questi pantani ricolmi di fango.
    Invito tutti a parlare di cose che poi è possibile, con carte od atti giudiziari, dimostrare. Se la Lega Coop non ha niente da vergognarsi cosa c’è di meglio di un pubblico dibattito,acceso finchè si vuole ma corretto
    Cordiali saluti a tutti

    Rispondi
  19. Cristoforo

    22 ottobre 2010 at 17:48

    Come avrai capito , caro Pierluigi , tutto quanto affermato è desunto non soltanto dal resoconto umano di drammi che gente “senza voce” nè tutela ha vissuto e ci ha raccontato ma anche da documentazione giudiziaria strettamente verificata.
    Pensare ad esempio che le denunce dei cittadini nei confronti di amministratori pubblici venissero inviate a questi col mezzo della posta direttamente dagli inquirenti preposti alle indagini ..fornisce un po le proporzioni di un vero e proprio florilegio di sopraffazioni e di una deferenza verso il sistema inquietante e pericolosa in uno Stato di diritto.
    Prima dell’era DEL BONO , ci piace suddividere la giustizia locale in due aree storiche , era assai in voga e conveniente praticare la valutazione giudiziaria di molti casi che coinvolgevano la Pubblica Amministrazione affidandola a missive “correttive” piu’ che a censure formali con lo strumento dei codici.
    E questo creava la convinzione che la legge potesse essere applicata a mezzo corriere.
    Talvolta a due tre velocità . A volte nessuna . A volte a ruoli ribaltati come su di un ottovolante .
    E’ notorio che oggi l’edilizia convenzionata in alcuni ricchi comuni bolognesi sia il terreno privilegiato per ogni forma speculativa e che l’edilizia “sociale” sia in larga parte praticata da compagini del mondo cooperativo.
    E’ altrettanto notorio e documentato che , in alcuni casi , anche l’illibatezza di tale mondo sia stata lambita dalle spire della criminalità organizzata.
    Capisco sicuramente la difficoltà di accostare la mitologia del mondo cooperativo alla pesantezza di reati quale la truffa o l’abusivismo edilizio o l’assenza di trasparenza,(quest’ultima non soggetta a prescrizione) ma va da sè che grazie a Dio non è solo o tutto questo il mondo cooperativo, ovviamente, e ci terremmo a ribadirlo con profondo rispetto per chi la cooperazione la vive e la attua con grande serietà.
    Tuttavia apprezziamo la totale disponibilità del Dr. Turrini ad un pubblico confronto.
    Ci saremmo attesi un gesto di assunzione di responsabilità non tanto verso le vittime di quegli odiosi reati quanto nei confronti dei reali e onesti cooperatori che popolano il mondo cooperativo con profonda onestà d’intenti.
    E che mai si sognerebbero di permettere che gli autori di una truffa fossero cosi’ ardimentosi da reclamare addirittura i danni morali dalle loro vittime rei di averli definiti per cio’ che erano: IMMORALI.
    Si è comunque rivelato , il Dr. Turrini, un uomo disposto a parlarne e questo gli rende onore. Sinceramente.
    Per il resto, si sa,il più grande successo del diavolo è far credere che non esista,come amava ripetere Paolo VI.
    E questo ci consola davvero poco.

    Rispondi
  20. Giuseppe

    24 ottobre 2010 at 21:38

    Spiace dover criticare le Coop, delle quali sono socio (consumatore, cittadino e artigiano), purtroppo però, fanno parte di un “sistema” che alla fine dovrà essere smantellato, i conflitti di interessi sono enormi.
    Indagini svolte nel mio paese (Zocca Mo) mi hanno portato a notare che molte cooperative “legate” al mio comune agiscono in modo “irregolare”, mi chiedo quali siano i controlli di Legacoop.
    — La Lega delle Cooperative associa, rappresenta, assiste e tutela le cooperative e le mutue, i loro consorzi e le società costituite per il conseguimento dei loro scopi. Esercita sugli enti cooperativi ad essa aderenti le funzioni di vigilanza e di revisione conferitele dalle leggi vigenti. È organizzata in Associazioni di settore e in Leghe Regionali, a loro volta articolate in Comitati Provinciali.–
    Anziché vigilare, ha contribuito a creare un “sistema” nel quale è potentissima,
    Ecco alcune cooperative sulle quali occorreva “vigilare”:
    Promappennino cooperativa di Promozione turistica: vede fra i dirigenti, beneficiati ed erogatori di finanziamenti pubblici (secondo me irregolari), Questa coop ha come soci Comuni, Comunità Montane, Parchi, Pro Loco, ecc. perché Lega coop deve essere “sopra” a tutti quanti? Perché come “cittadino” del comune e della Comunità Montana devo essere socio di Legaccop?
    Cooperativa sociale L’Ontano: non affianca gli “svantaggiati” con i cosi detti “normodotati”. Questo accade nel mio comune, immagino che faccia in questo modo anche in altri, a me sembra un “imbroglio” piuttosto grave.
    Cooperativa Agricola Forestale La Pineta: ha deposto traversine da ferrovia in un Parco per bimbi, presumibilmente queste traversine fanno parte di un traffico illegale.
    Gal Antico Frignano, agenzia di sviluppo: anche in questo caso ci sono motivi per essere critici. Questa agenzia eroga soldi pubblici, aderisce a Legacoop la quale è socia del Gal, un bell’intreccio!

    Considerando che molti Enti soci di Promappennino operano in modo irregolare, quindi non rispettando le leggi, si può immaginare come montagne di denari uscite dalle tasche dei contribuenti finiscono in quelle di privati che si autonominano dirigenti in tutti questi Enti.
    I super pagati dirigenti della Lega dovrebbero capire che stanno sbagliando, che non possono parlare di lotta alla mafia finché fanno parte di un sistema altrettanto dannoso.
    Ho prestato umilmente la mia opera in Associazioni di volontariato e in un Partito, poi un giorno ho messo un “dito” nell’ingranaggio di questo mostruoso sistema, sono stato spazzato via dal Partito, la giunta comunale ha autorizzato il sindaco a querelarmi, il Presidente di Promappennino mi ha scritto una lettera minacciando anche lui una querela.
    I miei peccati sono stati quelli di avere “passione” per la politica, per la Legalità, e per il Bene Comune, devo essere schiacciato per questo? Quelli che razziano beni pubblici devono proprio continuare a farsi gli affari loro?

    Rispondi
  21. cristoforo

    25 ottobre 2010 at 14:04

    Caro amico ,
    Ho letto con molto interesse la tua segnalazione seppure non conoscendo nel dettaglio la realtà di cui hai parlato .
    Immagino che le tue segnalazioni siano state vagliate forse da una qualche Procura perchè è molto grave cio’che denunci .
    Spesso puo’ accadere che alcune verità , solitamente scomode, siano fatte emergere quando chi denuncia l’illecito è costretto a sedersi sul banco degli imputati mentre il destinatario originario delle denunce finisce per vestire i panni della vittima.
    La vera falla è , a mio modesto parere, da individuarsi nella sostanziale impunità che caratterizza certi santuari del potere locale dove sovente si origina un sistema tentacolare che fa coincidere il ruolo dei controllati con quello dei controllori .
    Parrebbe quasi “per diritto acquisito” che questo sistema non debba essere verificato dall’organo di legge perchè dotato di “perfezione” o magari solo per non incrinare il lustro di questa grande bugia del buon governo emiliano ….
    Suggeriamo ,per referendum, di abolire per decreto il reato di abuso d’ufficio in Emilia e a Bologna nello specifico(cosi’ era almeno nell’era predelboniana)
    Chiudo con una provocazione : A memoria ,quanti amministratori pubblici emiliani vi risultano indagati per violazioni delle norme di legge ?
    Non commettono reati ? sono tutti virtuosi o nessuno se ne accorge ?

    Rispondi
  22. Giuseppe

    26 ottobre 2010 at 00:05

    Nessuno conosce nel dettaglio quello che è successo e continua ad accadere a Zocca e dintorni, io penso di essere uno dei più informati perchè studio il “sistema” da anni.
    La Procura e la Guardia di Finanza hanno in mano un sacco di roba, essendo stati in municipio per circa otto mesi.
    I risultati sono stati deludenti.
    Il sindaco di Zocca conosce molto bene il “sistema”, ha schierato attorno a se tutti quelli che hanno dei “peccati”, oppure dei “debiti”.
    Quando è scoppiato lo scandalo che ha investito il fratello si è recato a una conferenza stampa in PROVINCIA, il 29 settembre 2008 una settimana prima di recarsi in Procura a denunciare il fratello, ha consentinto l’ampliamento della discarica, facendo un grosso favore ad HERA, questa gli ha portato una montagna di soldi che dovrebbero servire a fare un campo di calcio di plastica su di una frana.
    Nella discarica arrivano rifiuti da ogni parte, anche dall’estero.
    Chi può pensare che questi rifiuti siano “non pericolosi”?
    Il timore che si tratti di rifiuti “speciali” è fondato.
    USL – ARPA – GEV nessuno vede niente, anzi qualcuno sostiene che ci siano giri strani, però l’ENTE pubblico consiglia di stare alla larga.
    Il PD provinciale difende questo “sistema” nonostante io abbia chiesto più volte di essere “ascoltato”.
    Il 7 ottobre 2008 il sindaco si è recato in Procura per denunciare le illegalità che coinvolgevano il fratello, la Guardia di Finanza è arrivata in comune solamente 20 giorni dopo. Saranno i tempi normali?
    Il sindaco ha schierato attorno a se tutte (o quasi) le Associazioni presenti sul territorio, cooperative, società sportive, Enti vari.
    IL fratello ha “imbrogliato” per più di dieci anni, il sistema andava avanti da troppo tempo.
    Le persone che si sono dichiarate truffate in larga parte sono ricattabili, molti hanno pagato grosse cifre in contanti nelle mani del Responsabile all’urbanistica, probabilmente sapevano dove finivano questi soldi.
    Verificando i lavori che sono stati fatti in cambio di questi pagamenti si potrebbero riscontrare irregolarità.
    Centinaia di persone appaiono nella lista degli “imbrogliati”, molti controllano le Associazioni finanziate dal comune.
    Molti bilanci sono truccati, non mi risulta che siano stati “indagati”.
    ho messo in evidenza molte porcherie, i responsabili sono sempre più arroganti, in qualche caso sono stati “promossi”.
    E pensare che una volta credevo che in Emilia non si scoprissero reati legati agli amministatori, perchè erano più bravi e onesti che nelle altre regioni………. La realtà è un’altra.

    Rispondi
  23. Cristoforo

    26 ottobre 2010 at 05:56

    Caro Giuseppe ,
    Quello che argomenti è davvero impressionante . I fatti che ci segnali lasciano senza parole . Sembra di capire che vi sia , tra le altre cose, un drammatico conflitto d’interessi tra chi svolge mandati pubblici e suoi diretti congiunti coinvolti in fatti a rilievo penale e che svolgevano incarichi amministrativi in Comune (nel settore urbanistico).
    Ad ogni buon conto riportiamo un articolo del Resto del Carlino di qualche anno fa che ci permette di meglio avvicinarci a tale vicenda
    che preghiamo Giuseppe di integrare se ne avrà voglia.
    ZOCCA 29 ottobre 2008 — «LA GUARDIA di Finanza è la benvenuta in Comune a Zocca, perché l’abbiamo chiamata noi». E’ stato il sindaco Carlo Leonelli, infatti, a sporgere denuncia in procura relativamente a irregolarità riscontrate su alcune pratiche amministrative che oggi sono al vaglio della magistratura. L’esposto è partito qualche settimana fa e riguarda presunti illeciti risalenti al 2005, quando Leonelli non era ancora il primo cittadino di Zocca. Il fratello Sergio, che risulta l’unico indagato per irregolarità relative a concessioni edilizie sospette, era invece a capo dell’ufficio tecnico comunale: «Non rispondo delle mancanze di altri, nemmeno di mio fratello», ha detto ieri il sindaco, affiancato dal suo vice Giuseppe Simboli. «Abbiamo riscontrato l’irregolarità di alcune pratiche—aggiunge—che secondo noi non avrebbero seguito il normale iter burocratico, ma sarà la magistratura a fare chiarezza e a individuare eventuali responsabili». Leonelli non si sbilancia e non conferma la natura delle irregolarità, anche se pare si tratti di illeciti commessi nei settori urbanistico ed edilizio.
    «CI SIAMO ACCORTI che qualcosa non andava — spiega il sindaco—da alcune verifiche sono emersi sospetti. Così abbiamo incaricato un legale e io stesso mi sono presentato a sporgere denuncia. Ora speriamo che l’inchiesta vada avanti il più velocemente possibile. L’amministazione garantisce la massima trasparenza. Agevoleremo il più possibile, come fatto finora, il lavoro dei finanzieri». I militari hanno acquisito una grossa mole di documenti, sia dall’ufficio tecnico, sia dalla ragioneria sia dall’anagrafe. L’indagine, coordinata dal sostituti procuratore Giuseppe Tibis, per ora vede il fratello del sindaco come unico indagato: un atto dovuto visto che Sergio Leonelli all’epoca dirigeva l’ufficio tecnico.
    IL PRIMO cittadino risponde anche a chi, dall’opposizione, auspica la sua ‘autosospensione’, almeno finché l’indagine non sia conclusa: «Sono stato io a sollevare il coperchio— ribatte — I cittadini dovrebbero essere soddisfatti di un sindaco che vuole fare luce su presunte irregolarità». Anche quando queste potrebbero riguardare un fratello
    Come vedete in Emilia anche questo puo’ finire per diventare “normale” e accettato.

    Rispondi
  24. ADRIANO

    26 ottobre 2010 at 22:16

    @giuseppe&Cristoforo
    Cosa c’entra Legacoop con l’ultimo post ? mah, misteri della vita.
    Ho provato di leggere il primo post. Francamente ho capito ben poco e non capisco quali siano le irregolarità. “Le traversine delle ferrovie” ?

    Rispondi
  25. Giuseppe

    26 ottobre 2010 at 23:49

    Grazie per lo “spazio”, cercherò di “approfittarne” fino a quando non vi stancherete.
    Ho scritto a quotidiani locali e anche nazionali, nessuno ha ritenuto di indagare su una questione di notevole importanza, nesuno mi ha risposto, evidentemente quando le “denunce” coinvolgono entrambi gli schieramenti non si trova nessuno interessato a raccogliere informazioni.
    Premetto che sono stato “amico” di tutti gli attori di questa “commedia”, non desidero l’incarcerazione di nessuno, vorrei solo cercare di indebolire il “Sistema”.
    Fino a questo momento tuti quelli che ho criticato sono stati promossi, il sistema continua più arrogante che mai.
    Ammetto la mia “stupidità” per aver creduto che i dirigenti del mio Partito (PCI-PDS-DS)fossero migliori degli altri.
    Per ora tralascio il passato e torno allo scandalo urbanistico.
    Il tecnico condannato ha trattenuto denari fino al giorno del pensionamento (1 maggio 2008), quindi è CERTO che non è andato in pensione di sua iniziativa.
    Sergio stava seduto su una miniera d’oro, ha incassato anche più di 40.000 euro in contanti da una sola persona. La lista di coloro che hanno pagato gli oneri in modo irregolare è di 210 persone, io ritengo che quelli che hanno pagato direttamente al tecnico senza sapere la dstinazione del denaro siano un minoranza, dunque molti sapevano che in comune c’erano degli imbroglioni.
    La Guardia di Finanza ha prelevato la documentazione dal municipio,nonostante che la quantità di pratiche sia enorme qualcuna non è stata “trovata” e di qualche altra non c’era traccia. o avuto occasione di vedere ricevute false che non erano nella lista.
    Alcuni mesi dopo la sentenza di condanna, sono “sbucate” altre 25 pratiche irregolari (aprile 2010), una parte di queste riguarderebbero ex dipendenti ed ex amministratori del comune i quali non avrebbero pagato gli oneri urbanistici: Questa documentazione chi l’avrà nascosta? potrebbero essere stati dipendenti comunali.
    Io sostengo che in comune c’era (forse anche ora)una sorta di Associazione per delinquere.
    Il tecnico è stato indagato dal 1998 al 2008 il sistema però andava avanti anche da prima.
    Il geometra Sergio è stato costretto ad andare in pensione nonostante non ne avesse alcuna voglia, la giunta con la collaborazione dei dirigenti “superiori” (Provincia)ha organizzato l’evento con un pò di anticipo. Segue…

    Rispondi
  26. Giuseppe

    27 ottobre 2010 at 00:10

    L’organizzazione dei “bricconi” è invidiabile.
    Osservate le date:
    Al sindaco di Zocca vengono riferiti reati consumati in municipio, deve scegliere o denunciare o dimettersi.

    Il 7 ottobre 2008 il sindaco denuncia irregolarità che coinvolgono il fratello.
    Il quale sarà condannato, un anno dopo, per essersi appropriato di 1.500.000 euro destinati alle casse del comune.
    Sconvolto dal “dispiacere”, appena tornato dalla Procura si rimbocca le maniche e:
    Il 7 ottobre 2008 delibera N.115-opere di ristrutturazione locali ex bocciodromi € 446.000 (la moglie del progettista ha pagato irregolarmente gli oneri urbanistici per una sua abitazione) .
    Il 7 ottobre 2008 delibera N.116 Recupero Borgo di M.Albano. € 81.396
    Il 7 ottobre 2008 del.117- posa tappeto di erba sintetica campo da calcetto di Via dello sport € 40.000 (il campo verrà dato in gestione gratuitamente a F.C. Zocca, il Presidente dela Società del calcio e il suo vice sono nella lista degli “imbrogliati”) .
    Il 7 ottobre 2008 del 118 Sostituzione finestre sala consiliare e tende oscuranti progetto € 40.000 (l’azienda incaricata dei lavori appare nella lista di coloro che hanno versato gli oneri all’ex geomtra comunale)

    14 ottobre 2008 –sul quotidiano L’Informazione «Quando faranno lo stadio?»
    Il presidente del calcio zocchese, fa presente che già da tempo esiste un dettagliato progetto riguardante il nuovo campo di calcio,nella zona a valle del palazzetto dello sport.
    http://linformazione.e-tv.it/archivio/2008/20081014/22_MO1410.pdf
    Il “dettagliato” progetto non esiste, ci sono delle “manovre strane”.

    Il 29 settembre 2008 Due settimane prima di denunciare il fratello, il sindaco aveva portato in consiglio comunale la “ratifica variante urbanistica al P.R.G.” che consentirà l’ampliamento della discarica di Roncobotto (Missano). Un’opera impressionante senza un confronto con i cittadini.
    martedì 30 settembre 2008 Il giorno successivo alla riunione del consiglio,La giunta comunale ha deliberato (n.114) lo studio di fattibilità per il nuovo campo sportivo da € 3.000.000. Altro che dettagliato progetto! Questi due lavori avranno un impatto devastante per il territorio di Zocca.
    Inquinamento dalla discarica, e anche dal sintetico del campo da calcio. Il campo sportivo oltre al rischio inquinamento per le falde e la salute dei giocatori, lascerà un grosso debito per venti anni.

    15 ottobre 2008 -L’Informazione «Il nuovo campo sportivo si farà»
    Il sindaco Carlo Leonelli ne conferma la realizzazione su un terreno comunale. Terminato lo studio di fattibilità, i lavori partiranno nel 2009. Il sindaco che una settimana prima è stato costretto a denunciare il fratello, non sembra “sconvolto”, anzi decide lavori che, sembrano organizzati per l’occasione.
    http://linformazione.e-tv.it/archivio/2008/20081015/23_MO1510.pdf

    18 ottobre 2008 L’Informazione -Zocca dedicherà un “museo” a Vasco. Una autentica presa in giro, sono state distrutte due bocciofile sotto il cortile del comune. La denuncia del funzionario “infedele” era già stata depositata, il sindaco sapeva che dovevano arrivare i magistrati e la Guardia di Finanza, però sulla stampa Zocca sembra un “paradiso”, dove si accontentano tutti.
    http://linformazione.e-tv.it/archivio/2008/20081018/26_MO1810.pdf

    29 ottobre 2008 del.133 progetto per la realizzazione di un impianto di coogenerazione di energia elettrica Predisposizione da parte del COIMEPA delle istanze di contributo. € 1.000.000.
    Il giorno prima (28/10/08) la stampa locale: Blitz della Guardia di Finanza in municipio A Zocca. Per nulla “scossi” i nostri “campioni”, continuano a deliberare lavori “dannosi” per milioni di euro.
    Nelle giornate che intercorrono tra la denuncia in Procura e l’arrivo della Guardia di Finanza, sono stati deliberati lavori per Milioni di Euro. Lavori inutili e dannosi che non figuravano nel Programma di legislatura.

    Rispondi
  27. Giuseppe

    27 ottobre 2010 at 00:24

    Nel 2007 un Comune sembrava esserci un braccio di ferro tra il responsabile del settore urbanistico e altri dipendenti comunali (in particolare il geometra dell’ufficio tecnico).
    I geometri della zona inviano una lettera al sindaco affinchè trattenga il fratello che altri vorrebbero vedere pensionato, questa lettera si rivelerà un boomerang, gli avversari di Sergio gli “impongono” di andare in pensione. Il tecnico fratello del sindaco si “rimbocca” le maniche lavorando a pieno ritmo per “sistemare” le sue finanze, infatti, mel 2007 racimola € 263.497,93 in modo illegale più il suo stipendio.
    Ecco la lettera inviata dai suoi amici e colleghi:
    23 marzo 2007
    Protocollo n. 2241
    Amministrazione Comunale di Zocca.

    I sottoscritti tecnici liberi professionisti operanti nel territorio Comunale di Zocca, in merito alla possibilità del pensionamento del responsabile del settore urbanistica geom. Sergio Leonelli,
    chiedono all’amministrazione comunale di prodigarsi affinchè ciò venga scongiurato, perlomeno fino al termine della corrente legislatura, in quanto i sottoscritti riconoscono nel geom. Sergio qualità professionali, capacità tecniche, massima conoscenza del territorio oltre ad assoluta disponibilità umana dimostrata in quarant’anni di permanenza presso l’Ufficio Tecnico che ne fanno una figura insostituibile e ineguagliabile.
    Fiduciosi porgono distinti saluti.
    Seguono i nomi di otto geometri

    Rispondi
  28. Giuseppe

    27 ottobre 2010 at 00:35

    Lo scandalo urbanistico è stato molto grosso, ma non è tutto, quello maggiore, secondo me, coinvolge la Promappenino, una speciedi Loggia semisegreta, Finanziamenti pubblici per i dirigenti, forse anche per i soci. Peccato che le indagini le faccio solo io, senza mezzi a disposizione.
    Per le mie ricerche mi servirebbero le motivazioni della sentenza che ha visto “condannato” il fratello del sindaco, le ho chieste a lui personalmente, ma non me le ha fatte avere. Le sentenze sono disponibili per tutti i cittadini?

    Rispondi
  29. Cristoforo

    27 ottobre 2010 at 04:51

    Caro Adriano ,
    Giuseppe racconta una storia emiliana ,a dir poco imbarazzante, non mi pare citi Lega Coop .
    In tutto questo mare magno di nefandezze ha notato nel resoconto di Giuseppe solo lo spunto relativo alle”traversine” delle ferrovie …?
    Mi sarei aspettato da Lei una piu’ significativa critica sull’etica pubblica di taluni.
    Proprio giorni orsono dibattevamo con Lei su poteri inindagabili e oggi si ha notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati del Sindaco di San Lazzaro di Savena . (…la cosa ha del miracoloso sul piano giudiziario …ma siamo garantisti comunque)
    I fatti , se non ho capito male dalle parole “negazioniste” a mezzo stampa del Sindaco, attengono proprio a una cooperativa di Lega Coop di cui molto si è dibattuto .
    Non annullare Convenzioni Urbanistiche a tutela dell’interesse pubblico gravate da marchiani illeciti e da un contratto di appalto evidentemente privo di riscontro fatturativo depositato in Convenzione ma anche far finta che non vi siano violazioni cosi’ solari ..non depone benissimo per un Sindaco e neppure per Lega Coop che su questo non interviene.
    Lega Coop resta la centrale della mutualità , ma in quel caso lo è stata forse un po meno se è vero che le coop che vi aderiscono sono l’espressione diretta di quell’organismo . Cosa leghi quella forma di “cooperazione” a forme di abusivismo edilizio e a speculazioni non è dato saperlo e non è dato di sapere perchè non si assumano pubbliche distanze rispetto alla condotta di queste forme di “mutualità” . E’ cooperazione maggiorare i prezzi di case popolari depositando in Convenzioni Urbanistiche contratti di appalto che recano il timbro di copia conforme all’originale e sono difformi e maggiorati di 400 milioni rispetto agli originali contratti detenuti da committenti e costruttori ? Non le pare , tra le altre cose , un problemino di etica questo ?
    Quanto agli abusi edilizi …realizzati in piu’ comparti (ci siamo informati)risulterebbero per gravità, insanabili .
    Il Comune li ha sanati ugualmente ma la Procura definisce non rilasciabili quelle concessioni in sanatoria.E anche addirittura una serie di concessioni in variante che avrebbero permesso di realizzare e commercializzare edificazioni non proprio legittime su di un intero comparto .
    Se poi si ritenga normale depositare cumuli di atti falsi presso un Ente Pubblico ivi compreso un finto collaudo statico (…l’Aquila docet..)ottenendo regolare abitabilità … allora piu’ che di mutualità dovremmo parlare di mutuo soccorso .
    Insomma veda lei se in quel caso l’obiettivo cooperativo sia stato raggiunto o meno e se deponga bene per Lega Coop ignorare le suddette “anomalie”.
    Oppure basta negarle come fa il Sindaco di San lazzaro ? Non penso sia da Lei che anzi mi pare uomo arguto.
    Grazie comunque di seguirci al di là delle opposte vedute.

    Rispondi
  30. Cristoforo

    27 ottobre 2010 at 05:17

    Giuseppe, le sentenze non sarebbero a disposizione di tutti i cittadini anche se pare emblematico il disinteresse della Stampa verso gli esiti di tale vicenda .
    Ci pare di poter dire che il disinteresse sia il passo piu’ significativo verso la “normalizzazione” della pratica . Prima la si nega ,poi la si mistifica , poi la si sminuisce , poi la si nasconde, poi si querela chi vuole portarla alla luce .Queste sono le fasi piu’ significative della DISINFORMATJA.
    Negli anni della guerra fredda , a Dresda , vi era una comunità che abitava in una vasta area poi denominata “Valle degli ignari”.
    Per anni ,a causa di una difficoltà tecnica di quell’area geografica di ricevere il segnale radio di altre aree del paese o di quelli limitrofi,il regime aveva approfittato di tale “manna” convogliando solo alcuni flussi informativi.
    In tal modo rendendo gli abitanti di quella zona del tutto all’oscuro di cio’ che accadeva intorno a loro .
    Alla sventura del regime si aggiungeva l’assenza di segnali radio.
    Come vedi non è cambiato molto .
    La notizia che potrebbe arrecare danno a uno schieramento politico non puo’ e non deve emergere .
    Giovanni Falcone , parlando di altre forme di mafiosità, raccontava che solitamente prima ti isolano , poi ti calunniano e poi ti uccidono.
    Ci sono molti morti “da sistema” in Emilia.
    Ce la fate a vivere in una valle degli ignari?

    Rispondi
  31. Giuseppe

    27 ottobre 2010 at 07:28

    Nel 2001 mentre Sergio (fratello del segretario della Comunita Montana Mo Est, oggi sindaco di Zocca), tecnico all’urbanistica, tratteneve una parte degli oneri destinati alle casse comunali, l’ufficio della Polizia Municipale viene investita da un grosso scandalo (sotto gli indirizzi dove si possono trovare informazioni).
    Per un periodo Sergio rallenta le sue operazioni illecite, forse intimidito dalle indagini che riguardano altri dipendenti comunali.
    Infatti; nel 2001 trattiene meno denaro che l’anno precedente e quello successivo.
    2000 € 102.414,90
    2001 € 74.976,84
    2002 € 150.945,61
    Faccio notare queste “coincidenze” perchè sospetto che gli uffici sapessero l’uno dell’altro e ognuno tacesse sulle “malefatte” dell’altro, oppure nella peggiore delle ipotesi fossero “alleati”.

    Vigili spacciatori, a Zocca nel 2001 un grosso scandalo non completamente “scoperto”.
    Alcuni articoli di giornale riguardante questo caso:
    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/03/24/il-capo-dei-vigili-spaccia-cocaina.html
    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/03/25/prosciutti-vini-lingotti-oro-nelle-ville-degli.html
    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/03/27/vigili-interrogati-prime-confessioni-davanti-al-giudice.html
    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/04/10/droga-in-disco-restano-in-carcere-vigili.html
    Anche questo processo non è stato approfondito. Sarà vero che sono state bruciate le ricevute delle contravvenzioni incassate dagli uffici? Forse c’erano implicazioni di altri elementi. C’è sempre un filo che lega un processo all’altro, un reato ad una irregolarità, un’illegalità a una delibera sospetta e così via.

    Rispondi
  32. ADRIANO

    27 ottobre 2010 at 21:02

    @Cristoforo. La mia “battura” sulle traversine era riferiata al solo primo post di Giuseppe dove lui tirava in ballo Legacoop sia citando Coperative associate che (da quale che mi risulta) altri enti non associati. Ciò detto, ho capito solo dal secondo post in poi che i problemi che pone Giuseppe sono altri. Sono problemi posti in modo che non mi consentono di dire se penalmente rilevanti. E’ poi vero che, rilevanti o meno, se davvero stanno come dice Giuseppe sono eticamente discutibili e moralmente condannabili.
    Per quanto riguarda San Lazzaro ho letto dell’iscrizione sul registro degli indagati del Sindaco. Io non lo difendo, lo fa , giustamente da solo o con i suoi avvocati. Per quanto riguarda la cooperativa o i fatti da lei citati le dico che:
    -Sono assolutamente e fermamente contrario a ogni forma di falso in atti pubblici (come lei sostiene sul contratto);
    -Sono assolutamente contrario a ogni forma di abusivismo;
    – Sono èpersonalmente disponibile, come lo è certamente Legacoop, a “gridare” questi due semplici concetti ovunque. Sono due concetti che valgono in generale e in modo assoluto. na Cooperativa, se aderente a Legacoop deve sempre avere tratti distintivi qualificabili: non basta rispettare le Leggi (se poi non le si rispetta è ovviamente ancora peggio)ma bisogna costantemente e in modo trasparente rispondere in termini di “responsabilità sociale” ai propri organi, ai propri soci, alla collettività che ti “ospita” e ti consente di operare. Quella collettività è fatta dalle istituzioni e dei cittadini.
    Detto ciò,sul fatto specifico, non perchè sono garantista ma, a maggior ragione perchè c’è un’incheista in corso, lasciamo lavorare i giudici…..

    Rispondi
  33. GIOVANNI FAVIA

    28 ottobre 2010 at 00:29

    Ah! qui c’è proprio del buon materiale per i grillini, ringrazio Adriano per gli spunti e spero vivamente che si presenti al dibattito pubblico sulle infiltrazioni mafiose in questa regione, mi interessa, proprio in questi giorni stiamo presentando un nuovo pdl sul tema. Dai Adriano, se continuate così ci fate prendere una valanga di voti, non mollare 😉
    P.S. Aspetto ancora i lucchetti per la Cispadana 🙂

    Rispondi
  34. Giuseppe

    28 ottobre 2010 at 00:33

    Vado un attimo indietro nel tempo per fare qualche breve considerazione e sottolineare la “trasformazione” che è avvenuta negli anni.
    Ho frequentato la sezione del Partito (PCI-PDS-DS)fin dagli anni 60, la sede era in una specie di sottoscala, a quei tempi si usava il ciclostile per le lettere, la politica era una cosa seria, la passione tanta, i diritti dei cittadini sono cresciuti, le cooperative hanno svolto un ruolo importantissimo per gli interessi dei soci e la crescita economica.
    Un bel giorno del 2004 (quindi dopo 40 anni) mi sono trovato fuori dalla porta della “sezione”, per impedirmi di rientrare era stato cambiato il mandrino della serratura, all’interno sono rimasti anche degli oggetti di mia proprietà (arredo).
    Non dico questo per essere patetico, bensì per denunciare la gravità di questa “situazione”.
    Passato il primo “impatto”, mi sono trasformato in investigatore, ho cominciato a “indagare” i membri del Comitato di Sezione che mi avevano inviato una lettera “vergognosa”.
    Ho investigato anche amministratori e dipendenti pubblici ho fatto molti collegamenti e notato troppe “coincidenze”, ho “denunciato” molte irregolarità “sacrificando” una vetrinetta del mio negozio per usarla come bacheca.
    Le intimidazioni si sono susseguite, le smentite mai.
    Vorrei che gli amministratori da me criticati mi smentissero in modo convincente, invece non lo fanno.
    Hanno tentato la strada di “ignorarmi” però ogni tanto a qualcuno saltavano i nervi e si arrabbiava.
    Alle assemblee, le poche volte che sono intevenuto, in un caso sono stato invitato ad uscire (ovviamente non l’ho fatto), in un altro è sceso il sindaco in persona a togliermi il microfono.
    In sezione, mi risulta, che si cercano appigli, vagliando le mie dichiarazioni, per trovare lo “spazio” per un’eventuale querela.
    Questo è il Partito, ora.
    Ho fatto appello anche a livello Nazionale chiedendo che gli organi di garanzia mi ascoltassero, a distanza di anni questo non è ancora avvenuto.
    Parlo di cose accadute nel mio paese, però questo è diventato il “sistema” ovunque, tutti possono chiedere un “favore”, nessuno può chiedere il rispetto delle regole.
    Molti si chiedono come si può uscire da questa situazione, io qualche risposta ce l’avrei.
    Per ora torno ai fatti “emersi” (scandalo urbanistico) e a quelli che farò emergere.

    Rispondi
  35. Giuseppe

    28 ottobre 2010 at 00:39

    Bicocchi ci ha diffamato’
    la Gazzetta di Modena — 18 dicembre 2007 pagina 27 sezione: PROVINCIA
    ZOCCA. Una certa eco ha destato in paese la notizia secondo cui Giuseppe Bicocchi, già consigliere della sinistra zocchese e iscritto per quarant’anni al Pci, poi al Pds, quindi ai Ds, sarà querelato dall’attuale sindaco Carlo Leonelli, che dirige un’amministrazione, appunto, di centrosinistra. Incriminato, fra gli altri, sarebbe un ‘galeotto’ volantino di Giuseppe Bicocchi diffuso in paese dal titolo “Legalità a Zocca-Occorre fermarli”. E’ stato incaricato l’avvocato Mariani di Modena. Qual è l’imputazione nei confronti del Bicocchi? L’accusa sarebbe quella di diffamazione e proprio per questa accusa è stata presentata querela. L’accusa per cui si procede è quella di diffamazione e altre che l’autorità giudiziaria dovesse ravvisare a seguito dell’esposizione dei fatti. I soggetti che si ritengono parte lesa eserciteranno, attraverso la sottoscrizione dell’atto di costituzione di parte civile, l’azione civile risarcitoria per i danni causati dalla diffusione delle notizie contenute nel volantino ‘Legalità a Zocca-Occorre fermarli’ apparso a Zocca. “La Giunta comunale – si legge in una nota – ha autorizzato il Sindaco a sottoscrivere apposito atto di querela nei confronti di Bicocchi, attraverso il ministero dell’avvocato Roberto Mariani del Foro di Modena, che è nominato difensore di fiducia del procedimento penale che si andrà ad instaurare a seguito della presentazione della querela, con ogni potere previsto dalla legge in capo al difensore della persona offesa dal reato, ivi compreso quello di presentare opposizione alla richiesta di archiviazione nonché di nominarlo procuratore speciale e come tale legittimato ad assistere il Sindaco pro-tempore, in proprio e quale rappresentante dell’Ente, nel procedimento penale che sarà avviato a seguito della presentazione della querela anche, ed espressamente, per l’esercizio dell’azione civile risarcitoria, sottoscrivendo l’atto di costituzione di parte civile, rappresentando in giudizio il Comune di Zocca”. (giuseppe bondi)
    http://ricerca.gelocal.it/corrierealpi/archivio/gazzettadimodena/2007/12/18/DP6PO_DP608.html

    Perché un titolone di queste dimensioni per una notizia che si rivelerà una “bufala”?

    Zocca 10 gennaio 2010
    Coincidenze?
    Sparivano 21.000 euro al mese, l’avversario, però, ero io.
    21/11/09 – La Gazzetta di Modena – Zocca, spariti 1,4 milioni: patteggia 5 anni.
    Il condannato è fratello del sindaco.
    Nel dicembre 2007, fu “autorizzata una querela” nei miei confronti a causa del volantino che “allego”(Legalità a Zocca – occorre fermarli). Non immaginavo certamente che si sarebbe arrivati in così breve tempo alla “condanna” del funzionario (fratello del sindaco) che avevo citato.
    Tutti gli altri “punti” citati nel volantino non sono stati affrontati, la giunta comunale li aveva ritenuti “GRAVI” e diffamatori al punto di informare la stampa della “querela” che sarebbe stata votata un mese prima.
    Nei punti che sono stati “ignorati”, parlo di presunti reati e irregolarità varie: Traffico di traversine da ferrovia, materiali inerti scaricati in proprietà comunali, una delibera “truccata”, Finanziamenti europei “truccati”, bilanci falsi, conflitti di interessi, ecc.
    Tengo a ricordare che nel 2007 quando io li criticavo duramente, il responsabile all’urbanistica, fratello del sindaco, “tratteneva” 263.497 euro, una media di 722 al giorno, 22.000 euro al mese (destinati alle casse comunali). Maggioranza e opposizione non si sarebbero accorte di niente.
    La Svolta
    Tra il 2004/2005 fu fatta una “strana” operazione, fui “cacciato” (in modo “irregolare”) dai DS dopo una quarantennale militanza,. A quel punto capii che ci dovevano essere delle cose gravi da “coprire”. Il 4/1/05 Una lettera “accompagnò” il mio “scaricamento” dal Partito era firmata anche dai due sindaci che hanno diretto Zocca dal 1976 al 2006, più altri amministratori. In seguito, l’1/5/05 una seconda lettera firmata da tutti gli amministratori di maggioranza mi viene recapitata da un funzionario comunale. Con questa missiva si cerca di giustificare un sistema che io considero illegale. Tutti gli amministratori contro di me, eppure chiedevo solo il rispetto della legalità! Che fossero allergici alle “regole” si scoprirà più tardi. Nel periodo durante il quale gli “sforzi” per neutralizzarmi furono più intensi (2004 e il 2005), un solo funzionario comunale si appropriava di 506.064 € destinati alle casse comunali (21.000 euro al mese) Questo sistema di incasso andava avanti almeno dal 1998 e continuerà fino al 2008.
    Casualmente nel 2006 è candidato ed eletto sindaco di Zocca il fratello di questo tecnico “infedele”.
    Giuseppe Bicocchi
    13/09/07
    Legalità a Zocca
    OCCORRE FERMARLI…

    o Dopo aver “regalato” (con strane operazioni) la piscina e molti impianti sportivi fino al 2022, ad un “signore” già, precedentemente, riempito di finanziamenti pubblici “sospetti”.
    o Dopo aver speso una montagna di soldi in una scarpata e averlo chiamato parco per bambini. In questo cantiere sono stati commessi dei reati: traffico illegale di traversine da ferrovia, collocazione di materiali inerti da costruzioni e demolizioni. Irregolarità: cartellonistica sbagliata, giochi troppo costosi, pendenze eccessive?.
    o Dopo aver speso 3 milioni di euro in una “tangenziale” che i tecnici della provincia, hanno dichiarato “non idonea” per potersela prendere a Demanio. Alla ditta che aveva fatto il primo stralcio, in parte franato, il Comune aveva chiesto i danni, poi ci ha ripensato (con una delibera “truccata”). Casualmente il titolare della Ditta che ha fatto il secondo stralcio (assieme a due collaboratori) è stato messo agli arresti domiciliari. Quante coincidenze!
    o Dopo avere costruito un’isola ecologica su di un terreno residenziale, a quattro metri da un’abitazione, che non potrà mai diventare operativa, sono stati processati per questa “operazione” (assolti – però il fatto sussiste).
    o Dopo aver costruito strade, regolarmente franate, a nostre spese.
    o Dopo aver “finanziato” associazioni che non presentano uno straccio di bilancio (ammanchi?)
    o Dopo aver allargato il parco dei Sassi di Roccamalatina, agevolando membri della “compagnia” che in precedenza erano già stato coperti di finanziamenti pubblici. Finanziamenti da verificare.
    o Dopo aver ceduto la discarica ad HERA (operazione portata a termine da un assessore dipendente di HERA, quindi un grave conflitto di interessi).
    o Dopo aver venduto le azioni di HERA e di COIMEPA.
    o Dopo aver iniziato a costruire una pensilina fuori dal centro sulla “tangenziale” spendendo 30.000 euro.
    o Dopo aver ceduto il campeggio per pochi soldi fino al 2015.
    o Dopo aver ridotto in malo modo il locale “la canonica”.
    o Dopo aver chiuso la casa di riposo (Hanno poi aperto un ostello a San Giacomo).

    CHE COSA CI RESTAVA? :
    IL CIMITERO
    HANNO DECISO DI “LOTIZZARE” ANCHE QUELLO, DEMOLENDO UNA PARTE DEL VERDE CHE LO DELIMITA.
    Lavori erano già in atto prima dell’autorizzazione del consiglio comunale?
    La fascia di rispetto?
    Il sindaco di Zocca si chiama Leonelli Carlo il responsabile all’urbanistica Leonelli Sergio (fratello).
    Un funzionario pensionato della Com. Montana e un funzionario del Comune che dovrebbe essere in pensione,
    FUNZIONARI-POLITICI-PADRONI?

    Rispondi
  36. Cristoforo

    28 ottobre 2010 at 06:15

    Mi è piaciuta (sinceramente) la sua replica. Sembrano concetti scontati ma nessuno osa rimarcarli . Lei lo fa,e, questo le rende sicuramente onore. I fatti sarebbero sotto gli occhi di tutti , aggiungiamo, e, Lega Coop potrebbe rendere giustizia a persone che si sono trovate coinvolte attraverso il semplice acquisto di una casa popolare , in una vicenda gravissima sia dal punto di vista giudiziario che da quello economico e morale . Penso che l’acquisto di certe case fosse garantito proprio dalla garanzia dell’appartenenza all’organismo cooperativo .
    Taluni ci hanno detto di aver ritenuto l’adesione di certe coop alla Lega Coop quale requisito fiduciario tale da indurli a non nutrire alcun sospetto su quanto poi sarebbe accaduto. Insomma ,una certezza di trasparenza .
    Pensare oggi che quelle stesse persone, distrutte economicamente e moralmente, debbano rispondere di diffamazione nei riguardi di chi li ha portati alla rovina solo per aver richiesto l’aiuto di Lega Coop , pare una vicenda da incubo.
    Abbiamo visionato alcuni documenti dove non traspare alcun intento diffamatorio (e ne avrebbero ben donde certe vittime che hanno perduto ogni avere)ma un semplice sfogo tipico di chi si rivolge alla Lega Coop chiedendo : E’ Possibile che permettiate tutto cio’?
    Detto peraltro da chi è stato stritolato da una speculazione mi pare davvero il minimo….che giustifica anche i toni forti.
    Ora , se mi permette , che chi commette una serie interminabili di reati prescritti e non su fasce deboli,si costituisca parte civile nei riguardi delle proprie vittime …. mi pare mostruoso .
    Mostruoso anche che questo sia stato consentito dalla Dirigenza di lega Coop che non solo non ha assunto doverose distanze ma che anzi addirittura si sarebbe prestata a svolgere un ruolo processuale in questa terribile storia .
    Con tutte le conseguenze che ne potrebbero derivare sul piano dell’immagine stante la perfetta documentabilità dei reati che vedono coinvolta questa strana Coop.
    Sul ruolo del Sindaco di San lazzaro si esprimerà la Magistratura .
    Sono certo che Lega Coop possa valutare coerentemente la gravità di questi aspetti anche attraverso la sua voce di Dirigente.

    Rispondi
  37. Cristoforo

    28 ottobre 2010 at 19:15

    Caro Giuseppe,
    E’ una storia da brividi la tua . Brutta e pericolosa per la Democrazia .Vi invito e Ti invito a leggere una storia drammatica che ha molte similitudini con quelle che in questi giorni raccontiamo .
    E’ la storia di Adolfo Parmaliana.
    Riporto testualmente da L’Eco di Sicilia
    “Adolfo Parmaliana, professore universitario e militante politico, un anno orsono si è suicidato. Un gesto lucido e preparato da tempo. L’uomo è salito sulla sua bmw 320 e, sul viadotto dell’autostrada nel territorio di Patti, ha fermato la macchina sulla corsia di emergenza e si è gettato nel vuoto, precipitando per 35 metri. Un suicidio che ha destato e ha fatto clamore, non solo in Sicilia. Soprattutto per le ragioni che hanno spinto l’affermato professionista a decidere di togliersi la vita. Parmaliana era uno stimato docente di chimica industriale, ma anche un feroce accusatore dell’intreccio affaristico-mafioso di Terme Vigliatore, paesino di sette mila abitanti, senza caserma dei carabinieri, il cui consiglio comunale era stato tempo fa sciolto per mafia. Soprattutto grazie alle denunce dello stesso Parmaliana. Però il coraggio di quest’uomo dai solidi principi morali, ha riscosso l’indifferenza e il disprezzo di quanti vivono immersi nella disonestà. Anche in un fronte insospettabile: quello della magistratura dove le indagini si sono via via arenate e si è arrivati al paradosso: una denuncia per diffamazione nei confronti dello stesso Parmaliana.
    E così il professore si è sentito braccato da quella giustizia in cui lui ha sempre creduto. Non ce l’ha fatta e ha deciso di mettere fine alla propria vita perché si è sentito di fronte ad un potere troppo forte. Dietro di sé Parmaliana ha lasciato due tracce importantissime: un dossier attualmente al vaglio della procura di Reggio Calabria (competente sui magistrati messinesi) e una lettera di commiato di quattro pagine, lasciata sul tavolo del suo studio. Un documento di grande drammaticità e forza, rivolto all’opinione pubblica, ai propri familiari, agli amici più cari.”
    Parmaliana era un esponente dei DS , consulente di Veltroni , professore stimatissimo. Completamente abbandonato da quel partito ….
    Avrei piacere leggeste il bellissimo libro di Alfio Caruso dedicato al professore Parmaliana e intitolato ” IO CHE DA MORTO VI PARLO” … un testo da portare nelle scuole. Un testo dove si parla di massomafia , di corda fratres , di congreghe come quelle cittadine di cui non si puo’ parlare .
    PS: Noto con piacere e saluto Giovanni . Caro Giovanni ,hai copiosa materia sul blog per esercitare la tua funzione pubblica nelle sedi opportune . San Lazzaro come Zocca attendono un segnale . Un caro saluto.

    Rispondi
  38. ADRIANO

    28 ottobre 2010 at 20:15

    @Cristoforo, non trovo più la mia precedente replica ma non è un problema.
    Ho già segnalato il blog e i post a Legacoop e mi aspetto una risposta che spero convincente. Le farò sapere (come vede ho dismesso ogni tono ironico e quando dico le farò sapere è perchè anch’io voglio capire).
    @Giovanni, ma è proprio lei ? Non posso credere che lei, leader indiscusso dei grillini locali nonche novello giacobino regionale,si abbassi a dialogare con me.
    Lucchetti ? sw si degnasse di leggere i post prima di commentarli vedrebbe che io non li ho mai proposti !
    “se continuate così ci fate prendere un mucchio di voti” ? Auguri sinceri. Io non sono un “politico” lei si!
    PS: mi state simpatici e vi seguo (ovviamnete non richiesto). “ammazzate” (politicamente, preciso perchè non si sa mai) “vostro padre”. Forse prendereste qualche voto in meno ma……….

    Rispondi
  39. Cristoforo

    28 ottobre 2010 at 20:47

    Adriano,la ringraziamo per ogni contributo alla verità.Ci faccia sapere.

    Rispondi
  40. Giuseppe

    28 ottobre 2010 at 21:42

    Nell’intervista apparsa sul quotidiano L’Informazione, il sindaco sembra lanciare messaggi, avvisa i dipendenti comunali che potrebbero essere intercettati, infatti saranno molto “prudenti” e da loro non trapelerà nulla.
    Dice anche che si è recato più volte in Procura, sarebbe bello sapere la verità. Il fratello che sarà condannato l’anno successivo mi ha riferito che non è mai stato interrogato, avrebbero fatto tutto gli avvocati e i magistrati, naturalmente sarà tutto regolare, però non mi sembra che siano tutelati gli interessi dei contribuenti.
    Il buon senso avrebbe voluto che il sindaco si dimetesse una volta scoperte le malefatte del fratello.
    Io sospetto invece che lui sia diventato sindaco perchè era fratello del tecnico responsabile del settore urbanistico.
    Cerco di fare un “quadro” il più chiaro possibile, in seguito salteranno fuori tutti i conflitti di interessi.
    Ecco la “strana” intervista al Sindaco di Zocca:

    http://linformazione.e-tv.it/archivio/2008/20081218/20_MO1812.pdf
    GIOVEDÌ 18 DICEMBRE 2008 – INFORMAZIONE
    Il sindaco Leonelli: «E’ da verificare»
    Esempio di trasparenza, è stato lui a permettere l’apertura dell’inchiesta, comunicando irregolarità nelle casse comunali.Carlo Leonelli, sindaco di Zocca, rimane adesso in attesa degli eventi.
    Sindaco, si parla di falso in bilancio…«Sicuramente il procuratore ha elementi per poter discutere in questi termini,ma mi sembra una strada poco percorribile. Perché i bilanci preventivi del Comune
    comprendono solamente una stima dei ricavi dagli oneri di urbanizzazione; una valutazione che si basa su un confronto con i contributi degli anni passati. E quindi nessuno può sapere l’importo esatto».
    Le verifiche delle Fiamme Gialle stanno riguardando anche lei.
    «Immagino di sì. E come me gli assessori e tutti i dipendenti comunali coinvolti. Le verifiche saranno su linee telefoniche e conti corrente».
    C’è chi chiede comunque la sue dimissioni.
    «Sono stato io che ho portato a galla questa situazione, recandomi più volte in procura e mettendomi tra l’altro in una situazione personale difficile. Non vedo proprio perché dovrei andarmene».
    (g. sc.)

    Rispondi
  41. Giuseppe

    28 ottobre 2010 at 23:26

    Leggete anche questa intervista, mi sembra il massimo, il referente del PRC di Zocca è anche consigliere comunale(anzi era), “proprietario” di una piccola società sportiva della quale occorre controllare i bilanci e le fatturazioni, credo che ne sia il presidente segretario e cassiere.
    Esprime solidarietà al sindaco, bella forza! é fratello del Presidente della cooperativa “La Pineta” che ha deposto le famose traversine da ferrovia in un parco per bimbi.
    Occorre anche ricordare che il tecnico condannato, fratello del sindaco era anche dirigente di PRC.
    il referente di PRC di Zocca (ora sparito) era anche dipendente di HERA (troppi consiglieri a Zocca sono dipendenti HERA).
    Troppi conflitti di interesse in questo paese….
    Ecco le dichiarazioni dei rivoluzionari Comunisti di PRC:
    Zocca. Ammanco in Comune Dal Prc solidarietà al sindaco
    la Gazzetta di Modena — 02 dicembre 2008 pagina 25 sezione: PROVINCIA
    ZOCCA. Rifondazione Comunista esprime solidarietà politica e personale al sindaco di Zocca, il cui Comune è coinvolto in un ammanco di denaro su cui sta indagando la procura della Repubblica. La solidarietà è stata espressa in occasione della riunione che i circoli del Prc della zona di Vignola hanno avuto per fare un bilancio dell’esperienza di governo locale. «Intendiamo esprimere al sindaco di Zocca piena solidarietà politica e stima personale in un momento certo non facile – si legge in una nota – nella speranza che le autorità preposte facciano piena luce su quanto è accaduto negli anni scorsi. Le dichiarazioni della minoranza sono state inopportune e strumentali, gratuite e fuori luogo. Occorre ridare serenità all’ambiente, in attesa di quanto emergerà dall’inchiesta dell’autorità giudiziaria».

    Rispondi
  42. Giuseppe

    29 ottobre 2010 at 00:00

    lO SCONOSCIUTO DIRIGENTE pd responsabie della montagna, aveva già preparato le dichiarazioni da fare una settimana prima che succedesse lo scandalo, questa è la mia impressione.
    Questi dirigenti del PD (ex DS)sembrano efficentissimi, eppure sono anni che chiedo di essere “ascoltato” per denunciare le porcherie che in parte sono emerse.
    Quanto si sarebbe risparmiato se mi avessero “sentito”?
    Eppue anche ora si fanno in quattro per poter perpetuare il “sistema”.
    Il sindaco di Zocca si era presentato alle elezioni come lista civica, non aveva voluto in lista i segretari di DS e Margherita, poi come ha cominciato a piovere “CACCA” è camminato sotto l’ombrello del PD.
    Ecco il comunicato del PD:

    29 ottobre 2008
    Tomei: “Leonelli ha dimostrato correttezza e onestà”
    Il coordinatore del Pd per la montagna rigetta le accuse dell’opposizione
    “Ai cittadini la conferma di essere amministrati da una persona onesta”

    In merito alle indagini che la magistratura ha avviato nel comune di Zocca,e alle recenti dichiarazioni del sindaco Carlo Leonelli, trasmettiamo una nota di Giandomenico Tomei, coordinatore del Pd per la zona della Montagna

    “Stupisce l’invito all’autosospensione rivolto dall’opposizione al sindaco Leonelli. Un sindaco che compie il proprio dovere, vigilando sull’operato dell’amministrazione comunale, e che segnala eventuali irregolarità direttamente alla magistratura andrebbe, piuttosto, apprezzato per la correttezza e il senso civico. Non stupisce purtroppo che a speculare su una vicenda del genere sia il centro destra, avvezzo ad attaccare la magistratura piuttosto che collaborare con essa. Il sindaco Carlo Leonelli ha svolto il suo operato in maniera impeccabile, anche in virtù del fatto che le presunte irregolarità cadono in un periodo antecedente alla sua elezione. Alla sola Procura della Repubblica spetta il compito di individuare eventuali illeciti. I cittadini di Zocca hanno invece la conferma di essere amministrati da una persona onesta e corretta”.

    Rispondi
  43. Giuseppe

    29 ottobre 2010 at 07:07

    Commissione Per la Qualità Architettonica e il Paesaggio.
    http://ricerca.gelocal.it/corrierealpi/archivio/gazzettadimodena/2007/10/10/DP6PO_DP603.html

    Nel 2007 il sindaco ha nominato questa Commissione, dopo aver verificato in modo molto meticoloso che questi tecnici siano tutti “legati” al “sistema”. Quasi tutti hanno incarichi di progettazione per opere costruite nel comune di Zocca.
    Qualcuno ha anche lavorato con lui alla Comunità Montana, altri hanno fatto parte del gruppo di lavoro per il PRG assieme al fratello “condannato”.
    Questa commissione non ha mai avuto niente da dire sulle numerose opere fatte in questo comune, un grave conflitto di interesse.
    Con una Commissione “diversa” le cose sarebbero andate diversamente.
    Anche di questi membri ho fatto un “quadretto” ciascuno.
    Il geologo V.L. tecnico della Comunità è stato processato assieme a due ex sindaci di Zocca per la costruzione di un’isola ecologica a Montrombraro, assolti dal reato penale, però ci sono state irregolarità per le quali dopo dieci anni è ancora chiusa. Questo signore è stato anche Sindaco e assessore a Castello di Serravalle che fa parte della C.M. Valle del Samoggia.
    Vicepresidente di Promappennino, dentro alla cooperativa c’è andato in rappresentanza dei soci del suo comune, solo UN socio di Serravalle fa parte di questa cooperativa (evidente che doveva trovare un rappresentante…).
    Membro di AGREA (agricoltura), prima in rappresentanza della C.M. del Samoggia (BO), ora in rappresentanza dell’Unione Terre dei Castelli (MO). Questo Ente (erogatore di soldini) vede più o meno gli stessi membri da troppo tempo, ci vorre un pò di repulisti.
    Questo tecnico è stato anche RUP in lavori “criticabili”.
    Per esempio in cantieri nei pressi di Via Stradi a Zocca, regolarmente franati. Insisto per verificare attentamente la coop Promappennino, le fatturazioni sono molto strane, il fatto che molti dirigenti siano stati beneficiati da finanziamenti pubblici mi fa sorgere qualche “dubbio”. Spero di non essere “querelato” per i miei dubbi.
    ecc… ecc…

    Rispondi
  44. Cristoforo

    29 ottobre 2010 at 09:36

    Giuseppe , ci sono aspetti (molteplici per la verità) relativi a queste storie che lasciano senza parole.
    Su tutti,se posso, azzarderei evidenziare lo stupore derivatomi dalla lettura di questa dichiarazione resa dal Primo cittadino cui tu fai riferimento e che leggo sul testo di Stampa del 2008 che hai allegato .
    Alla precisa domanda del giornalista sui controlli delle Fiamme Gialle è seguita questa singolare replica sulla quale mi soffermerei :
    Domanda:Le verifiche delle Fiamme Gialle stanno riguardando anche lei.
    Risposta :«Immagino di sì.E come me gli assessori e tutti i dipendenti comunali coinvolti.Le verifiche saranno su linee telefoniche e conti corrente»
    Bene a me pare del tutto sconcertante questa dichiarazione che puo’ inquadrarsi in mille modi e forse anche parecchio gravi in piena fase di indagini preliminari.
    Appare oltremodo inusuale che un Sindaco ipotizzi con tale padronanza la materia delle investigazioni e lo propali a mezzo stampa peraltro rimarcando verifiche potenziali “su linee telefoniche”.
    Che siano verifiche su tabulati o la “previsione” di intercettazioni è sinceramente imbarazzante che tale dato sia forse sfuggito a una Procura attenta quale quella di Modena e che questa non abbia immediatamente aperto un fascicolo processuale a riguardo.
    Non sarà certo un avviso ai naviganti ma pare davvero inopportuna tale dichiarazione.
    Viene da tracciare una singolare similitudine con le dichiarazioni rese da altro Sindaco qualche giorno orsono .
    Il Sindaco di San lazzaro di Savena , ad esempio , appresa la notizia di indagini sulla sua Amministrazione e sul suo operato ha replicato a mezzo stampa con singolari conclusioni che presuppongono una conoscenza approfondita delle indagini in corso.
    Parla di un’archiviazione e di una conseguente opposizione di un Procedimento Penale che non lo riguarda e nel quale non è coinvolto ma del quale conosce lo stato .
    Parla poi di un Procedimento per il quale sono in corso le indagini preliminari e che questa volta lo vede coinvolto e racconta pressochè dettagliatamente qual’è l’oggetto stesso del procedimento che lo riguarda .
    A ben vedere non dovrebbe conoscere alcunchè dei due procedimenti .
    In uno infatti non figura coinvolto e nell’altro siamo in una fase in cui non puo’ conoscere il contenuto dello stesso.
    Chi vuol capire ha perfettamente compreso .
    Per le querele,caro Giuseppe, non garantiamo .
    Ma questo dovresti saperlo ahinoi .

    Rispondi
  45. Cristoforo

    29 ottobre 2010 at 11:15

    Il Blog San Lazzaro News sempre molto attento ai problemi del territorio ci scrive quanto segue :

    “Pensavamo che oltre il limite raggiunto con le recenti speculazioni non si dovesse più andare, ma ci sbagliavamo. In effetti, se di terreno da scempiare ce n’è ancora, di pudore non ce n’è più da tempo, e dunque è caduto ogni residuo ostacolo all’attuale stravolgimento del verde pubblico e degli spazi aperti rimasti a San Lazzaro.
    Parrebbe che alcuni signori si siano messi d’accordo per costruire, a Idice, dentro al Parco dei Gessi, nella striscia prospiciente il fiume, ben 2.500 appartamenti (sì, avete letto bene) e un mega impianto sportivo nei dintorni. Qualcuno dice che l’operazione sarebbe bipartisan: l’attuale Assessore all’urbanistica assieme all’ex capogruppo di FI e attuale vicepresidente del Consiglio comunale, personaggi questi che si sono sempre distinti per un particolare amore al territorio, in specie quando vi hanno potuto costruire e far costruire sopra.
    Di fronte a questa maxi operazione di cementificazione di aree verdi, qualcuno della combriccola pare non voglia esser da meno e si sia messo in testa di costruire un capannone industriale in zona Palazzetti. Un ex assessore?
    Pertanto l’ultimo numero di In Piazza, giornale del PD, che riportava in copertina un titolo ad effetto “Sempre più verde” è davvero ridicolo. Forse è sempre più verde l’erba del vicino, perché sulla nostra ormai lorsignori dell’amministrazione locale (e parte dell’opposizione) hanno piantato quintali di cemento.
    Ultima notazione: sul sito del neo consigliere regionale Bignami è riportato anche il profilo di uno dei suoi neofiti collaboratori, che hanno abbandonato l’area ex FI per passare al miglior offerente. Fin qui nulla di male. Ma certamente non è un gran segnale di novità e di rinnovamento l’imbarcare personaggi che negli ultimi 15 anni si sono contraddistinti per non aver mai svolto un’opposizione seria, ma sempre accomodante con la maggioranza, specialmente (chissà perché…) sui temi dell’edilizia e dell’urbanistica. Tanto da essere chiamata, questa parte di opposizione, “soccorso azzurro”, per essere corsa in aiuto alla maggioranza nei momenti di difficoltà interna dovuti alla ritrosia che financo qualcuno ex-DS o ex Rif. com mostrava a votare provvedimenti di scempio del territorio. Il soccorso azzurro accorreva e votava così conformemente ai voleri del Sindaco (DS o PD che fosse) di turno. Che qualcuno dei consiglieri del “soccorso azzurro” avrebbe poi potuto edificare palazzine con facilità, o essere Direttore dei lavori di cantieri edili (come quello appaltato al Consorzio CIPEA che costruisce le villette in via Galletta), attualmente sotto inchiesta, sarà certamente un caso.”
    Se c’e’ qualche politico di buon cuore o qualcuno disposto a chiedere lumi nelle sedi preposte …si faccia avanti .
    Urge una valutazione immediata .

    Rispondi
  46. ADRIANO

    29 ottobre 2010 at 14:51

    @Cristoforo. Per quel che conosco il PSC di San Lazzaro, il blog San Lazzaro News mi pare scriva (1500 appartamenti) inesattezze pesanti (oserei usare altri termini ma sono in casa d’altri).
    Se invece si è convinti ci si metta la faccia e senza ipocrisie, che ricordano altri tempi e altri metodi, si facciano nomi e cognomi. Chi non risiede a San Lazzaro non può sapere a cosa ci si riferisce. Ne va della chiarezza, anche di una denuncia politica.

    Rispondi
  47. Giuseppe

    29 ottobre 2010 at 14:52

    Cristoforo, mi fa piacere che anche tu abbia notato certe “stranezze”.
    Questa intervista, sembra fatta apposta per “comunicare” con l’esterno, lanciando avvertimenti, il giornalista che ha firmato non si è mai occupato di questo caso.
    In altri casi ho interpretato gli scritti del sindaco, come un tentativo di coinvolgere più gente possibile in questa “faccenda”.
    Come dire: se cade Sansone lo potrebbero seguire anche i Filistei.

    Rispondi
  48. Cristoforo

    29 ottobre 2010 at 19:54

    Adriano abbiamo solo riportato una nota di un BLOG .Mi sorprende pero’ che la cosa la faccia indignare.
    San Lazzaro non stupisce piu’ nessuno . Non stupisce che un Assessore all’Urbanistica(SCHIPPA,se vuole il nome)inauguri case senza abitabilità e su suoli inquinati, presenziando a una festosa cerimonia di consegna ai malcapitati acquirenti. I residenti di quelle case finanziate dalla Regione , vivono in Via Ca ricchi con delle pompe che aspirano aria nel piano interrato dello stabile .L’Arpa non ha dato parere favorevole all’abitabilità ma è un dettaglio visto che ci vivono da tre anni e che alla consegna ha presenziato nientemeno che l’Assessore di riferimento. La concessione edilizia prevedeva la bonifica prima delle edificazioni ma ….cosi’ non è stato ahinoi.
    Di chi vogliamo parlare ? Di Maurizzi ex capogruppo PDL ? Di Archetti , Vicesindaco ? Di ex Assessori (FARINI , FURLANI) etc. ? Del Presidente del Consiglio Comunale,Fusai ? dell’ex Assessore Ballotta ? di Bacchiocchi ? Lei non ha che da domandare e io sono a sua completa disposizione . Su San Lazzaro e dintorni.
    Le consiglio il Venerdi’ di Repubblica di oggi con un lungo articolo sulla ndrangheta di Reggio emilia e la criminalità imprenditoriale di quel posto.
    In fondo , mi è simpatico perchè ha il coraggio di dire le cose e questo le fa davvero onore . Lo penso seriamente mi creda .

    Rispondi
  49. Giuseppe

    29 ottobre 2010 at 21:21

    Allego anche un volantino del PD di Zocca, affinchè non ci siano solo le mie “considerazioni”.

    Il Partito Democratico di Zocca (volantino distribuito in paese marzo.2010)
    In merito ai ben noti fatti relativi agli ammanchi a danno dei cittadini e del comune di Zocca. Prima di pronunciarsi, ha ritenuto corretto attendere la conclusione del procedimento penale che è avvenuta il 19/01/2010, data di deposito della sentenza.
    Essa ha individuato un solo responsabile del Settore Urbanistica, che ha patteggiato una pena di 5 anni di reclusione, per la sottrazione di € 1.518.956,18, negli anni dal 1998 al 2008 e per il rilascio di n. 6 concessioni edilizie o permessi di costruire non regolari..
    Questa sentenza si riferisce solo all’aspetto penale, mentre rimane ancora il risarcimento del danno, per cui il Comune sta avviando la causa civile contro la persona suddetta per ottenere il recupero delle somme sottratte che, tuttavia, dipenderà da quanto sarà trovato ancora nella disponibilità dello stesso.
    Altro aspetto che interessa parecchi cittadini è quello delle pratiche non concluse a causa della mancanza dei versamenti nelle casse comunali.
    Come già più volte chiarito dal Sindaco, la legge non ammette ignoranza ed in questo campo il Comune viene controllato dalla Corte dei Conti, quindi non possono essere ritenuti validi versamenti a mani o con assegni anche se supportati da ricevute contenenti generici timbri con dicitura “pagato”, di conseguenza il Comune è costretto a chiedere il vero pagamento presso la Tesoreria comunale, a meno che non venga emanata una disposizione che consenta diversamente. In merito alle concessioni edilizie o permessi di costruire irregolari, gli interessati invece dovranno rivolgersi al Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.), se ritengono di essere nel giusto.
    Si è fatto poi un gran parlare sull’operato del Sindaco, Carlo Leonelli, con richiesta di dimissioni, perché è anche fratello del responsabile dell’ammanco, ma non si sono evidenziati gli aspetti assolutamente corretti del suo operato in quanto, tramite controllo interno degli uffici, una volta riscontrata una prima pratica irregolare, ha disposto controlli a campione che hanno evidenziato la vastità dell’illecito, quindi si è consultato con un legale ed ha seguito il suo consiglio procedendo immediatamente a denunciare le irregolarità all’autorità giudiziaria, perché unica strada possibile e necessaria per tutelare sia il comune sia i cittadini, senza preoccuparsi del problema famigliare, in quanto poteva esservi implicato il fratello.
    Trattandosi di un fatto avvenuto in Comune, si accusano gli amministratori senza considerare che, del 1990, la legge ha separato le competenze politiche da quelle gestionali, per cui le concessioni edilizie o permessi di costruire non sono più rilasciati dal Sindaco ma dal responsabile dell’urbanistica, che è anche responsabile della gestione di tutte le pratiche. Inoltre è lo stesso responsabile di servizio che, nella predisposizione del bilancio preventivo annuale, dichiara le somme che prevede di incassare e si deve poi preoccupare che le previsioni vengano mantenute, altrimenti deve segnalarlo al settore ragioneria per le opportune variazioni.
    Questo significa che il politico deve fidarsi dei suoi responsabili ed ha pochi strumenti di controllo. In questo caso si è trattato di un responsabile di servizio infedele che ha abusato della sua funzione per sottrarre a proprio vantaggio denari destinati al comune, oltre che rilasciare concessioni edilizie o permessi di costruire non regolari.
    Esaminando gli anni incriminati, risulta che gli introiti annuali preventivati si sono verificati e sono stati in linea con quelli degli anni precedenti.
    A titolo d’esempio risulta che negli anni 2005, 2006 e 2007, solo 1/5 delle pratiche risultano irregolari, cioè su 200 costruzioni gli oneri sono stati versati regolarmente da circa 160 cittadini su 200 costruzioni gli oneri sono stati versati regolarmente da circa 160 cittadini ed irregolarmente da circa 40.
    Tutto questo pone anche alcune domande che la sentenza non ha approfondito:
    Come mai solo alcuni hanno pagato irregolarmente?
    Come mai nessuno ha segnalato l’irregolarità di una richiesta di pagamento a mani o con assegno, quando è ben noto che i pagamenti possono avvenire solo nella Tesoreria comunale?
    Come mai vi sono pagamenti irregolari di grosse somme da parte di imprese?
    Dove erano i tecnici che assistevano i clienti e che sanno benissimo che i pagamenti possono essere effettuati solo nella Tesoreria comunale?
    Come è possibile che imprese, che operano in numerosi e diversi comuni, solo nel comune di Zocca abbiano accettato forme illegali di pagamento degli oneri dovuti? Viene risposto che qui era una prassi: ma perché non hanno denunciato la cosa?
    IN CONCLUSIONE il PD valuta grave la situazione che si è determinata e si adopererà in ogni sede affinché:
    a) Sia resa giustizia ai cittadini, cercando di individuare colpe e responsabilità;
    b) Sia resa giustizia all’ente, ai suoi dipendenti, agli amministratori, tutti vittime di una azione illegale e truffaldina dai contorni inquietanti,
    c) Siano recuperati gli ammanchi e messi a disposizione della collettività per risarcire il danno determinato;
    d) Sia fatto ogni sforzo possibile per far si che tali fatti non possano più succedere.

    Rispondi
  50. Cristoforo

    30 ottobre 2010 at 06:37

    Io penso,caro Giuseppe,che vi siano una pletora di responsabilità penali assolutamente comprovate e altrettante di natura morale . Non è vero che la legge sleghi le responsabilità politiche da quelle gestionali giacchè un Sindaco ha poteri di vigilanza , di scelta dei Dirigenti , degli Assessori ,della corretta e IMPARZIALE conduzione degli Uffici comunali.
    E’ vero le responsabilità sono individuali ma se si è assisi comodamente su di una polveriera o peggio ..diventa poi difficile sostenere di non essersi accorti mai di nulla , quando questa esplode.
    La scelta politica si traduce in fatti e non puo’ considerarsi slegata dalle conseguenze che queste provocano.E dalle responsabilità anche penali che ne conseguono . O no ?
    In Gran Bretagna , paese molto distante dal nostro, ma piu’ in generale nei contesti di cultura anglosassone , esiste un concetto molto semplice e lineare .
    Si chiama “accountability” . Significa RENDERE CONTO . E’ un concetto democratico basilare che è alla base gestionale di strutture pubbliche dove è bandito il familismo amorale,e, dove non esistono signorotti che gestiscono la cosa pubblica come un feudo privato.
    Su queste basi si impedisce al politico di considerare le proprie attività politiche slegate dal concetto di PUBBLICO, di BENE COMUNE, di TRASPARENZA e IMPARZIALITA’ .
    Esiste “l’istituto” delle dimissioni , del commissariamento , della riprovazione morale .
    Perchè senza la pubblica riprovazione , senza l’indignazione , senza il peso di queste valutazioni …chiunque puo’ liberamente continuare ad amministrare a proprio piacimento con conseguenze devastanti senza rendere conto alcuno ad alcuno.
    Volevo poi dirti che la tendenza a “normalizzare” la totale anormalità delle cose che segnaliamo è proprio tipica di un sistema che si abbevera all’indifferenza .
    Cosi’ dovremmo fare finta di nulla , anzi plaudire al Sindaco del tuo paese che diventa e si evolve in una sorta di paladino della legge oppure a quel Sindaco della Provincia di Bologna che citato come teste in una causa civile si reca un’ora prima di essere interrogato nell’ufficio del Presidente di un Tribunale guarda caso titolare del medesimo fascicolo di cui si dibatte .
    Si infila nella stanza dell’alto magistrato , arrecando seri imbarazzi a quest’ultimo , allo scopo di sottolineare che la sua figura è quella di Sindaco che non sa nulla di cio’ che accade nel suo ufficio tecnico .
    Vedi … questa strana concezione alla “Moggi” della Giustizia, della legge de noantri,..oppure di quel Presidente di Regione che , citato anch’egli come teste in Tribunale , manda un suo dipendente munito di delega per essere sentito dal Magistrato al suo posto.
    Avevamo sotto gli occhi un caso di “responsabilità delegata” ma anche un caso di supponenza e di intoccabilità .
    Semplicemente una gestione della cosa pubblica trasparente come una pozzanghera di Calcutta.
    Dr. Turrini , anche qui abbiamo nomi , cognomi , fatti date e circostanze utili a suscitare quel piccolo , importante sentimento che si chiama Vergogna e che anche io , Giuseppe , Antonio e tanti altri “sentimentali” del DIRITTO siamo costretti a praticare quotidianamente al posto di altri, come potrà notare .

    Rispondi
  51. Giuseppe

    30 ottobre 2010 at 07:06

    In un articolo pochi mesi prima il sindaco aveva detto che i dipendenti e lui stesso erano “controllati” dagli investigatori, ora nel volantino del PD dice che amministratori e dipendenti sono tutti vittime dell’azione illegale del fratello.
    Con questo “manifesto” critica la sentenza che non ha “approfondito” e avverte: le imprese, i tecnici che assistevano i clienti e tutte le persone che hanno versato irregolarmente nelle mani del tecnico dell’ufficio urbanistico.
    Ho l’impressione che sia una sorta di ricatto, infatti molti di quelli che hanno fatto versamenti irregolari collaborano attivamente con l’amministrazione dall’esterno “controllando” Enti e Società sportive.
    Tutti i “collaboratori” dovranno essere a loro volta controllati se si vuole fare emergere tutta la verità.

    Rispondi
  52. ADRIANO

    30 ottobre 2010 at 12:02

    @cristoforo
    Non mi indigno. Conosco bene il caso Ca Ricchi essendo stata, la mia cooperativa, il costruttore (solo costruttore in appalto da altri). Semmai mi preoccupo.
    Non ho letto il venerdì. Recupero in fretta.
    Non ci crederà ma ricambio la simpatia.
    Alla prossima

    Rispondi
  53. Cristoforo

    30 ottobre 2010 at 14:24

    Ci credo perchè è una persona intelligente . Che sa perfettamente cogliere il senso di alcune falle amministrative e che capisce bene quando superano la soglia di certe evidenze . Magari sulla pelle di gente incolpevole.
    Siamo qua . Grazie di seguirci.

    Rispondi
  54. Giuseppe

    30 ottobre 2010 at 20:47

    Penso che Adriano meriti stima, molti quando sono oggetto di “critiche” si dileguano, il fatto che continui a partecipare al dibattito è positivo.
    Personalmente devo ammettere una montagna di errori, ho continuato a prestare la mia “opera” nella sezione DS di Zocca fino al 2004.
    In seguito sono state scoperte gravi irregolarità e reati che avevano coinvolto le amministrazioni appoggiate da me.
    La cosa più grave è che quelli che avevano “responsabilità” hanno cacciato me che pretendevo chiarezza.
    Se avessi avuto il “senso critico” un pò più sviluppato avrei potuto capire prima.

    Rispondi
  55. Giuseppe

    30 ottobre 2010 at 22:31

    In aprile di quest’anno sono state scoperte nuove pratiche riguardanti il famoso scandalo urbanistico.
    Molti zocchesi si erano illusi che questa sarebbe stata la volta buona per fare emergere tutte le responsabilità.
    A distanza di sei mesi non se ne sa più niente questo potrebbe essere molto grave.
    Voci molto bene informate hanno riferito di mancati pagamenti da parte di ex amministratori e ex dipendenti comunali.
    In questo caso sarebbe molto difficile far credere che questa non è Associazione per delinquere.
    In una provincia normale i giornalisti avrebbero cercato di intervistare gli inquirenti per informare i lettori, a Modena questo non succede.
    Sulla Gazzetta era finito questo articolo:

    http://ricerca.gelocal.it/gazzettadimodena/archivio/gazzettadimodena/2010/04/16/DP6PO_DP602.html
    Ammanco in Comune: sequestrata nuova documentazione?
    la Gazzetta di Modena — 16 aprile 2010 pagina 30 sezione: PROVINCIA
    ZOCCA. Dopo il Codacons che ha convocato per domani una assemblea con i cittadini, anche il Comune si muove e ha indetto una riunione pubblica sulla vicenda dell’ammanco nelle casse dell’ente locale di 1,4 milioni di euro. Il tutto mentre in paese sono insistenti le voci che in municipio, nei giorni scorsi, ci sarebbe stato un ulteriore sequestro di documentazione in qualche modo collegato alla vicenda dell’ammanco che ha visto coinvolto il fratello dell’attuale sindaco Carlo Leonelli, negli anni scorsi dipendente comunale. Dalla Procura nessuna conferma a queste voci e allora non resta che registrare i due appuntamenti pubblici promossi da Codacons e Comune. Quello del Codacons si terrà domani alle 11 presso l’hotel Jolì. Il sindaco Carlo Leonelli non potrà essere presente alla riunione perché – ha ricordato lui stesso – non essendo stato avvisato per tempo ha assunto altri impegni inderogabili. In compenso, l’assemblea pubblica, fissata dall’amministrazione comunale e riguardante lo stesso argomento che tiene banco da mesi nella cittadina, si terrà il 26 aprile, alle ore 20,30, nella sala consiliare del municipio. «Assemblea alla quale invitiamo tutti i cittadini, coinvolti e non nella vicenda. In quella sede – spiega il sindaco Carlo Leonelli – saranno illustrate nei dettagli i tempi ed i modi tecnici per continuare l’azione del Comune, che si è proposto in tutta la vicenda come parte civile». – Giuseppe Bondi

    Rispondi
  56. Giuseppe

    30 ottobre 2010 at 22:39

    Volantino esposto nella mia bacheca il 27 aprile 2010
    Scandalo urbanistico
    La sera del 26/04/2010, il sindaco, nell’assemblea da lui convocata, mi ha tolto il microfono, Volevo solo dire poche cose, non avrei neppure citato il “nuovo” scandalo che investe il comune. Uno scandalo che potrebbe fare emergere una vera e propria Associazione per delinquere. Vedendo la partecipazione a quest’assemblea ho notato la presenza di moltissimi ex amministratori i quali si applaudivano l’un l’altro. Questa è la dimostrazione che le “responsabilità” vanno indietro nel tempo. Infatti, gli ex amministratori non partecipano alla vita politica di Zocca, non hanno mai niente da obbiettare sui giganteschi investimenti in atto, controllano però, molte Associazioni e con queste sostengono l’attuale giunta.

    Ecco la mia modesta “relazione”:
    La Guardia di Finanza
    ha contestato violazioni a un istituto bancario.
    Le indagini hanno dimostrato che gran parte delle somme indebitamente incassate confluivano nei conti correnti dell’indagato e dei suoi familiari.
    Responsabilità amministrative per omessa vigilanza dei titolari dell’Ufficio Finanziario e dei revisori dei conti del Comune di Zocca succedutisi nel tempo.

    Il PD di Zocca
    In un documento distribuito in paese, pone alcuni interrogativi accusando i presunti truffati assieme ai loro tecnici, sia i privati che le imprese per aver versato gli oneri urbanistici al capo dell’ufficio, anziché alla tesoreria comunale. Questo finto partito definisce gli amministratori e i dipendenti comunali delle vittime.
    Questo mi preoccupa molto, non vorrei essere al posto di quelli che vengono “difesi” dal PD, da alcuni anni si sono sempre schierati contro coloro che chiedono il rispetto della legalità.
    Dal 2004 denuncio irregolarità che interessano amministratori e Associazioni da loro controllate.
    Per questo. sono stato cacciato irregolarmente dal Partito (DS).
    Ho ricevuto lettere firmate da amministratori comunali, un paio anche dal Presidente di Promappennino, tutti “minacciavano” di intraprendere azioni legali nei miei confronti. Quando ho saputo dello scandalo urbanistico, ho “capito meglio” il perché li avevo tutti “contro”, le irregolarità erano ancora più gravi del previsto.
    Nel 2004 ho cominciato a denunciare irregolarità, se si fosse provveduto a verifiche il danno sarebbe stato molto minore, non mi riferisco soltanto allo scandalo degli oneri non versati.
    Il Partito invece di ascoltarmi tentò di neutralizzarmi togliendomi la parola al congresso del 2004, con la complicità della Federazione di Modena. Queste “irregolarità” sembrano collegate a tutte le altre e anche ai processi precedenti, quelli che hanno riguardato due sindaci e un funzionario comunale (isola ecologica), e quello del traffico di droga. Il Pd di Zocca è strettamente controllato da amministratori (attuali o ex), per questo c’è la certezza che conoscano molte “carte”, tra l’altro il sindaco è fratello del tecnico processato.

    Riassunto
    La sentenza del tribunale ha emesso una condanna ad un reo confesso.
    La Guardia Di Finanza dopo un anno di indagini sostiene che ci sarebbero responsabilità anche di: famigliari del condannato, titolari dell’Ufficio Finanziario, revisori dei conti e un Istituto bancario.
    Il PD di Zocca ha rilevato che la sentenza non ha approfondito alcuni aspetti riguardanti le modalità di pagamento, questa “tesi” ha un fondamento. Una parte dei cittadini che non hanno versato gli oneri in tesoreria, potrebbe avere anch’essi responsabilità. Questa “annotazione” sul documento distribuito sembrerebbe essere una sorta di “avvertimento” a quelli che hanno “peccato” e non vogliono “ubbidire”. Ubbidire significa tornare a pagare, oppure controllare alcune Associazioni appoggiando le decisioni della giunta. Per esempio: sostenere che, un campo di gioco da tremilioni di euro costruito su di una frana è una “manna” caduta dal cielo, non un disastro ambientale ed economico per Zocca e i suoi abitanti. Il PD di Zocca nel suo scandaloso volantino, smentisce la Guardia di Finanza, e afferma che i dipendenti e gli amministratori dell’Ente (Comune) sono tutti vittime. In questo caso ha ragione la G. di F.

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  57. Giuseppe

    31 ottobre 2010 at 07:04

    Sansone e i Filistei.
    Il sindaco con questa intervista
    http://linformazione.e-tv.it/archivio/2008/20081218/20_MO1812.pdf
    aveva “avvertito” i dipendenti del comune.
    Il giornalista l’ha definito ESEMPIO DI TRASPARENZA.
    Il sindaco attraverso un volantino del PD aveva fatto notare certe “dimenticanze”, coinvolgendo i Geometri esterni, le persone “truffate” poco “attente” al luogo dove depositavano i loro soldi, le Imprese edili che negli altri comuni pagavano corretamente.
    Fino ad ora Sansone sembra aver “coinvolto”: dipendenti comunali – tecnici esterni – Le impre edili e le persone che hanno pagato in modo “deviato”. Una bella fila…..
    Non è tutto, ci sono molte Associazioni elencherò anche queste, raccogliendo da articoli di giornale.
    Tutti Filistei?

    Rispondi
  58. Cristoforo

    31 ottobre 2010 at 09:01

    “Appartengo alla minoranza silenziosa. Sono di quei pochi che non hanno più nulla da dire e aspettano. Che cosa? Che tutto si chiarisca? L’età mi ha portato la certezza che niente si può chiarire: in questo paese che amo non esiste semplicemente la verità. Paesi molto più piccoli e importanti del nostro hanno una loro verità, noi ne abbiamo infinite versioni.” FLAIANO
    Caro Giuseppe,vorrei tracciare una linea che leghi piu’ storie in questa modesta rubrica.
    Perchè sono certo che il “sistema” persegua gli stessi passaggi attraverso le medesime modalità di conseguimento del profitto. E sono sicuro che passi attraverso piu’ fattori , tre/quattro dei quali fortemente connotati: La sicurezza di non conoscere adeguate sanzioni di legge , il fattore partitico che incide e condiziona lo strumento della legge,la mistificazione anche violenta della realtà,l’intimidazione .
    Poi vi è il fattore economico che lega queste storie. Celeberrima la replica di un imprenditore di Carpi al giornalista Pansa anni orsono durante un ‘intervista :Che cosa è il socialismo? “è il capitalismo gestito da noi, andiamo!”
    L’epoca post Delboniana, che segna due ere della giustizia locale come saprai, ci ha regalato altre storie con peculiarità parallele alla tua e a mille altre ancora .
    Infatti,in data 11 luglio 2010 la Repubblica riporta un articolo di Valerio Varesi : “il PM Antonella Scandellari ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex responsabile dell’ ufficio tecnico del Comune di Vergato,Ivano Nanni, 60 anni, accusato di aver autorizzato nel corso degli anni numerosi illeciti edilizi nella porzione di Appennino tutelata da vincoli compresa tra le località di Sanguineda, Monte Radicchio e Rupe di Calvenzano. La richiesta di rinvio a giudizio, dopo le indagini che hanno coinvolto i periti della Procura e la Forestale, sarà discussa di fronte al giudice per le indagini preliminari il 13 ottobre prossimo. Nel frattempo, come denuncia il consigliere regionale grillino Andrea Defranceschi, l’ inchiesta sugli abusi edilizi si estende anche ad altri fabbricati del comune di Vergato, uno sempre in località Calvenzano e l’ altro a Tabina( nella foto in alto una immagine d’ archivio delle colline). L’ accusa a Nanni è quella di aver chiuso più di un occhio su costruzioni che sono sorte con disinvolti cambi di destinazione d’ uso e con edificazioni che si configurano come interamente abusive essendo sorte in un territorio tutelato dal piano paesistico e dai vincoli idrogeologico e di salvaguardia della biodiversità. Tutte norme che avrebbero richiesto perlomeno l’ assenso della Soprintendenza in assenza del quale le autorizzazioni comunali decadono. Una perizia della Forestale ha accertato che alcune case risultato di cambi di destinazione d’ uso, erano prive di autorizzazione anche per i banali scarichi fognari e in molti casi non era stato pagato alcun onere di urbanizzazione. Il tutto è partito da una disputa giuridica sull’ utilizzo di una fonte idrica con querele e controquerele che hanno opposto Lucia Bacchetti, proprietaria della casa più antica della zona, a una quindicina di vicini. Dall’ acqua si è passati agli abusi edilizi in quanto Bacchetti ha sostenuto che le case, ritenute abusive, non avessero nessun diritto sulla fonte. A loro volta i pretendenti hanno querelato la donna per abusi che avrebbe compiuto nella sua abitazione. Il primo round della disputa è però stato vinto da Bacchetti che è stata assolta con formula piena dal Tribunale di Bologna. Ora si attende la decisione del giudice sulla richiesta di rinvio a giudizio a carico di Nanni”.
    Pero’ ti invito , caro Giuseppe , a leggere cosa scrive il Consigliere regionale De Franceschi, del Movimento cinque stelle che viene addirittura querelato per diffamazione (vedi quante analogie …..)
    “Dopo la nostra richiesta di spiegazioni sugli abusi edilizi in località Sanguineda, il Sindaco di Vergato Sandra Focci non ha ritenuto opportuno rispondere o replicare, ma attende gli ulteriori pronunciamenti della magistratura. Un atteggiamento che si ripete da anni. Il Sindaco spera ancora che la questione finisca nel nulla o dimenticata, senza aver capito quanto gravi e inconfutabili siano le imputazioni. Ma anche senza aver capito le gravi responsabilità politiche della sua Amministrazione e delle precedenti in cui era Assessore. I Cittadini hanno diritto a delle spiegazioni sulla gestione del loro denaro e su come viene gestita l’edilizia nel territorio in cui pagano le tasse. Questi politici ancora non hanno capito che sono nostri dipendenti.
    I dubbi sulla regolarità delle concessioni edilizie si allargano oggi a altri due edifici, in questo caso veri e propri condomini, in cui il Geometra del Comune Ivano Nanni ha anche degli interessi di famiglia.
    In località Tabina sulla Porrettana una vecchia stalla è stata acquistata dalla Centro Storico Srl, società in cui troviamo la moglie di Nanni. Il Comune ha quindi rilasciato le concessioni edilizie per l’abbattimento e la ricostruzione e ne è nato velocemente un condominio di volumi decisamente superiori. Questo stabile però si trova entro i 150 metri dal fiume Reno e come tale soggetto alla Legge Galasso (431/850), quindi nulla dovrebbe essere ricostruito o aumentato di superficie.
    In località Calvenzano, sempre a lato della Porrettana, un’altra stalla è stata demolita e ne è nato un imponente condominio. Ma a Calvenzano, come per la Sanguineda, siamo ancora dentro il SIC (Sito d’Interesse Comunitario) e ancora essendo zona tutelata non si potrebbe abbattere o costruire nulla. Qui la Signora Nanni non c’entra, ma l’Impresa che ha fatto i lavori è l’ImpredilNanni, del figlio del Geometra. Una famiglia evidentemente molto attiva nell’edilizia: il papà Geometra firma le concessioni e poi, o costruisce l’Impresa Edile del figlio, o l’Immobiliare della moglie rivende gli appartamenti. Un intreccio familiare che, al minimo, è eticamente discutibile.
    La questione di entrambi i condomini è poi complicata da un fatto rilevante: tutti e due sono stati acquistati dalla Curia, l’Istituto Diocesano dell’Arcidiocesi di Bologna. In base alla Legge 1089/39, successivamente confermata da successive normative, tutti gli edifici di proprietà della Curia sono tutelati e ogni intervento edilizio da realizzarsi deve ottenere preventivamente lo svincolo della Sovrintendenza alle Belle Arti.
    Gli edifici demoliti avevano infatti caratteristiche architettoniche ambientali e soprattutto storico-testimoniali già pubblicate in numerose dispense specializzate di architettura.
    In seguito alla mia denuncia degli abusi alla Sanguineda sono stato convocato dai Carabinieri, che mi hanno notificato una querela per diffamazione a mezzo stampa, nonostante io abbia solo riportato fatti e evidenze inconfutabili, diffusi anche dalla stampa e sulle quali si sono espressi dei Magistrati. Come al solito si ricorre alla comoda pratica della querela per intimidire e zittire, magari anche perché non si prosegua nella ricerca della verità e non si denuncino altre gravi situazioni. Ma come si vede noi non ci fermiamo.
    Perché continuano a confermarsi i dubbi sulla gestione delle concessioni edilizie del Comune di Vergato su cui sta indagando la Magistratura. Domattina presenteremo richiesta di accesso agli atti in urgenza per verificare se mai siano stati rilasciati gli svincoli da parte della Sovrintendenza di Bologna, cosa di cui, come già avvenuto per altre decine di case, dubitiamo fortemente. Il presente comunicato stampa viene inoltre inviato per conoscenza al Comando Forestale, di Polizia Urbana e dei Carabinieri di Vergato.
    Rinnoviamo inoltre la richiesta di dimissioni al Sindaco di Vergato e formuliamo un pressante invito perché indica un’Assemblea Pubblica per spiegare e confrontarsi con i Cittadini sulla gestione della cosa pubblica. Il suo imbarazzante (o imbarazzato?) silenzio è ingiusto nei confronti di coloro che le pagano lo stipendio.”
    Il tutto mi pare sin troppo eloquente …San Lazzaro , Bologna , Vergato , Zocca ..storie con caratteristiche molto similari .
    Non trovate ?

    Rispondi
  59. Cristoforo

    31 ottobre 2010 at 09:55

    Per Adriano: Molto presto dibatteremo sul blog e pertanto la invito a partecipare.
    Parleremo di un articolo della Costituzione che non molti conoscono .
    Quanti conoscono l’argomento contenuto nell’ ARTICOLO 45?
    “La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l’incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità. La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell’artigianato.”
    Sembra di capire che lo Stato favorisca la costituzione di una forma di organizzazione economica, la società cooperativa, che ha come scopo principale non il profitto (come qualsiasi altra società) ma la mutualità, cioè un vantaggio per i soci (in termini di minori spese, come nelle cooperative di consumo o per costruire delle case, oppure in termini di maggiore retribuzione, come nelle cooperative fra lavoratori). Si tratta di un’indiretta applicazione del principio del primato sociale del “”lavoro” dicono i giuristi .
    Ma ne parleremo ancora analizzando le buone e le cattive interpretazioni di questo mondo cosi’ importante quale quello della Cooperazione.
    Vi lascio con un quesito : Chi specula in nome della cooperazione viola la Costituzione , lo sapevate ?

    Rispondi
  60. ADRIANO

    31 ottobre 2010 at 12:17

    @Cristoforo. La mia “battura” sulle traversine era riferiata al solo primo post di Giuseppe dove lui tirava in ballo Legacoop sia citando Coperative associate che (da quale che mi risulta) altri enti non associati. Ciò detto, ho capito solo dal secondo post in poi che i problemi che pone Giuseppe sono altri. Sono problemi posti in modo che non mi consentono di dire se penalmente rilevanti. E’ poi vero che, rilevanti o meno, se davvero stanno come dice Giuseppe sono eticamente discutibili e moralmente condannabili.
    Per quanto riguarda San Lazzaro ho letto dell’iscrizione sul registro degli indagati del Sindaco. Io non lo difendo, lo fa , giustamente da solo o con i suoi avvocati. Per quanto riguarda la cooperativa o i fatti da lei citati le dico che:
    -Sono assolutamente e fermamente contrario a ogni forma di falso in atti pubblici (come lei sostiene sul contratto);
    -Sono assolutamente contrario a ogni forma di abusivismo;
    – Sono èpersonalmente disponibile, come lo è certamente Legacoop, a “gridare” questi due semplici concetti ovunque. Sono due concetti che valgono in generale e in modo assoluto. na Cooperativa, se aderente a Legacoop deve sempre avere tratti distintivi qualificabili: non basta rispettare le Leggi (se poi non le si rispetta è ovviamente ancora peggio)ma bisogna costantemente e in modo trasparente rispondere in termini di “responsabilità sociale” ai propri organi, ai propri soci, alla collettività che ti “ospita” e ti consente di operare. Quella collettività è fatta dalle istituzioni e dei cittadini.
    Detto ciò,sul fatto specifico, non perchè sono garantista ma, a maggior ragione perchè c’è un’incheista in corso, lasciamo lavorare i giudici…..

    Rispondi
  61. ADRIANO

    31 ottobre 2010 at 13:32

    Ok. Al prossimo post. Per evitare però fraintendimenti, quando si parla di art 45, si faccia riferimento alla legislazione successiva che,ovviamente non lo modifica, ma in taluni passaggi lo interpreta.

    Rispondi
  62. Giuseppe

    1 novembre 2010 at 01:29

    Mi collego alla linea tracciata da Cristoforo che vorrebbe legare più storie. Scandali urbanistici riguardano: Zocca, Vergato, e coop.
    Promappennino è una Coop è ha come soci anche Zocca e Vergato.
    Nonostante Vergato confini con Zocca non conosco questa realtà.
    Parto dalla Cooperativa di promozione turistica Promappennino, questa Coop è aderente sia a Legacoop che a Confcooperative. In questo Ente ho rilevato cose poco chiare.
    Soci istutuzionali: Ascom Confcommercio – AVIS Comunale di Castel d’Aiano – CNA Associazione Provinciale – Comune di Castel d’Aiano –
    Comune di Gaggio Montano – Comune di Guiglia – Comune di Montese –
    Comune di Savigno – Comune di Vergato – Comune di Zocca – Comunità Montana Alta e Media Valle del Reno – Comunità Montana Appennino Modena Est – Comunità Montana Unione Valle della Samoggia – Fiera Settembrina –
    Parco Regionale Abbazia di Monteveglio – Parco Regionale Sassi di Roccamalatina – Pro Loco Guiglia – Pro Loco Labante – Pro Loco Monte San Pietro – Pro Loco Rocca di Roffeno – Pro Loco Tolè – Pro Loco Zocca.

    Siccome con un volantino criticavo un assessore comunale per intrecci con un sacco di Enti tra i quali Promappennino, si innesca una discussione che finisce sulla stampa.
    I giornali spesso non riportano fedelmente quanto viene riferito, si tratta, comunque, di finanziamenti che io ritengo sospetti e intrecci contabili tra una Associazione di volontariato e Promappennino .
    Il Presidente di questa coop mi scrive minacciando azioni legali (il solito sistema intimidatorio. I chiarimenti non li ritengo sufficenti, lui però rimane al suo posto con i suoi conflitti di interesse, io continuo le mie “indagini” e vedo sempre più torbido.
    http://ricerca.gelocal.it/gazzettadimodena/archivio/gazzettadimodena/2006/11/14/DP4PO_DP404.html
    http://ricerca.gelocal.it/gazzettadimodena/archivio/gazzettadimodena/2006/11/20/DP3PO_DP305.html
    http://ricerca.gelocal.it/corrierealpi/archivio/gazzettadimodena/2006/12/12/DP3PO_DP302.html

    Rispondi
  63. Cristoforo

    1 novembre 2010 at 19:28

    ……Giuseppe cercheremo di capire e approfondire quello che segnali.
    Non mi stupirebbe davvero nulla di quello che sostieni se si pensa che sussistono situazioni dove taluni “cooperatori” svolgono contestualmente attività di MILITARI ,gestiscono piu’ cooperative edili,sono legati contestualmente a LegaCoop e Omnicoop. Girano a bordo di auto di lusso e moto intestate alle cooperative che gestiscono e con lo stipendio da militare mantengono moglie e due figli .
    E’ un miracolo di ingegneria commerciale .
    Dr. Turriniiiii ……. batta un colpo .

    Rispondi
  64. Giuseppe

    1 novembre 2010 at 23:02

    Nel 2004 il tecnico all’urbanistica sottraeva alle casse comunali oltre 200.000 euro.
    In maggio finisce sulla stampa lo scandalo ambulanza, sono parecchi mesi (novembre 2003) che un socio di questa Associazione (AAP) è stato espulso perché denunciava pubblicamente irregolarità e ammanchi dei quali accusava il Presidente, per protesta contro l’espulsione si dimettono parecchi volontari. Le informazioni riguardo a presunti ammanchi continuano si parla anche di strani intrecci contabili con la cooperativa Promappennino. Il Presidente anziché dimettersi e fare chiarezza inoltra una querela contro il volontario già espulso. La giunta comunale si dimostra “debole”, sembra non avere la “forza” per mandare a casa il responsabile dell’AAP.
    Tra i testimoni citati nella querela, ci sono anche il sindaco (Z.C.) e il suo vice, mi sembra strano, poi verifico che il vicesindaco (R.A.) è anche segretario di ASCOM Zocca, la quale tiene la contabilità all’AAP, il vicesindaco inoltre è anche consigliere nella Promappennino assieme a un altro assessore comunale. Io appoggiavo i soci che protestavano, ma la posta in gioco sembrava troppo grossa, nessuno poteva abbandonare il Presidente AAP.
    Dirigenti provinciali dei DS, l’ANPAS e la giunta comunale fanno di tutto per rimettere in piedi i cocci di questa Associazione.
    A otto mesi dall’espulsione nonostante abbia “informato” tutto il paese delle presunte “malefatte” del Presidente, il socio “ribelle” viene reintegrato nella AAP e la querela viene ritirata.
    Allora il Volontario espulso diceva la verità? Andare avanti con la denuncia poteva significare portare allo scoperto le “magagne” che coinvolgevano anche amministratori.
    Ora rimanevo solo io a pretendere la “verità”, dopo mesi di battaglia all’interno della sezione vengo fisicamente chiuso fuori dalla sede. Ora sono certo che ci sono delle cose gravissime, altrimenti perché cacciarmi? Pretendevo solo il rispetto della legge!
    Da questo momento posso proseguire le indagini: AAP – Promappennino – Comune – ecc. – In seguito vedremo anche un pò di finanziamenti pubblici in questa coop che “accoglie” beneficiari e beneficiati.
    http://ricerca.gelocal.it/gazzettadimodena/archivio/gazzettadimodena/2004/05/16/DP5PO_DP502.html
    Sull’ Assistenza pubblica si addensano ombre Accuse di poca trasparenza
    la Gazzetta di Modena — 16 maggio 2004
    ZOCCA. Un male oscuro minaccia forse l’Associazione assistenza pubblica? La gente si chiede cosa stia succedendo. Il servizio di ambulanza è sempre stato considerato il fiore all’occhiello del territorio zocchese. Ora si parla di volantinaggio che avviene in modo sistematico in paese, di ‘manovre oscure’ di natura economica, di spese eccessive non giustificate.
    E ancora dell’opportunità che si vada ad elezioni anticipate per rinnovare in buona parte l’attuale Consiglio. C’é anche chi mette in discussione il contenuto del vigente statuto. Ma sono in molti a sostenere l’opportunità che si vada quanto prima (almeno entro giugno) ad elezioni anticipate e al conseguente rinnovo dell’attuale Consiglio dell’ambulanza con l’applicazione del vecchio statuto. Risulta che un certo numero di Volontari avrebbe già rassegnato le dimissioni, “per il fatto che l’attuale gestione fa acqua da tutte le parti” e certi trasporti non verrebbero più svolti, con ripercussioni economiche negative e un forte disservizio”. (g.bo.)

    Rispondi
  65. Giuseppe

    3 novembre 2010 at 00:43

    @Giovanni Favia, non ci sono solo dei voti da prendere, ma problemi da affrontare. Prendere i voti non serve a molto se poi non ci sono “strategie” convincenti per cambiare le cose.
    Gli elettori sono orientati a starsene a casa anzichè recarsi alle urne.
    Parlare di infiltrazioni mafiose mi fà ridere, qui non esiste un concorso o un appalto trasparente, tutte le opere pubbliche sono fatte con i piedi, le uniche che funzionano sono gli inceneritori che ci avvelenano, funzionari e amministratori sono alleati in un sistema illegale che controlla tutto provocando un evasione fiscale enorme, gli evasori molto spesso sono quelli che beneficiano di finanziamenti pubblici, in più controllano Enti Cooperative Associazioni Comuni e province, ma quali infiltrazioni? la mafia è questa.

    Rispondi
  66. Giuseppe

    3 novembre 2010 at 22:46

    Forse sarò un pò troppo critico, probabilmente anche poco informato, ma Ivan Cicconi quattro anni fà disse che la legge sugli appalti ha un filtro difettoso, da allora è cambiato qualcosa? Cicconi è ancora direttore di Nuova Quasco? non c’è qualcosa da rivedere?

    Sull’Unità del 29 novembre 2006 (Emilia Romagna).

    Appalti alla camorra: tre appalti vinti in 33 giorni.
    L’assalto alle gare delle Aziende Acer di Bologna e Modena e dell’Agac di Reggio è stato guidato dall’Enea di Pietro Nocera, imprenditore legato, secondo gli inquirenti, al clan camorristico dei Nuvoletta.

    Ivan Cicconi, che da anni dirige l’Osservatorio sui lavori pubblici della Nuova Quasco, società partecipata dalla regione, spiega che la legge sugli appalti è un filtro difettoso. “l’amministrazione è obbligata a un calcolo matematico per escludere automaticamente le offerte anomale”, afferma l’autore di “storia del futuro di Tangentopoli”.

    Rispondi
  67. Cristoforo

    4 novembre 2010 at 07:27

    Se è per questo,Ivan Cicconi,caro Giuseppe, tratteggia con grande capacità le differenze sostenziali tra il “rito emiliano” e quello “ambrosiano” della tangente .
    “La caratteristica del Rito Emiliano è data dal fatto che i soggetti imprenditoriali che ne sono protagonisti vedono al proprio interno un ruolo determinante di componenti partitiche. È il caso soprattutto delle imprese cooperative che lavorano nel settore delle costruzioni e in particolare negli appalti pubblici… ».
    Ancora: «Quando dentro il sistema delle imprese operano e vivono i partiti, non vi è più l’esigenza di trasferire soldi fuori da queste. Quando poi i partiti degradano, la politica diventa consociazione e spartizione degli incarichi; allora, dentro la cooperativa la componente di partito diventa semplicemente una lobby che difende solo i propri interessi. Quando a questo degrado della politica si aggiunge il degrado delle finalità di impresa cooperativa e questa abbandona i suoi caratteri e le sue finalità sociali, allora la Cooperativa diventa una straordinaria macchina tangentizia assolutamente legale, per la quale il partito deve solo garantire l’appalto pilotando le gare che gestisce tramite l’amministratore pubblico ».
    E’ evidente che questi meccanismi non sfuggano alla criminalità organizzata , a chi delinque nei settori dove si erogano finanziamenti pubblici e in particolar modo dove vi sono appetibili interessi politici ed economici . Dove,non esistendo alcuna censura vi è la perfetta metabolizzazione pubblica di simili condotte. Le abbiamo praticamente normalizzate e accettate in silenzio.
    Non a caso non esiste un solo Sindaco locale che si opponga a tale sistema , che lo denunci , che lo contrasti,che lo blocchi.
    Avete mai letto di un Sindaco locale che blocchi i lavori di un cantiere ? che controlli la regolarità degli appalti , delle Convenzioni ? che si informi su qauli imprese operino sul suo territorio ? Perchè?
    Proprio perchè la circolarità del sistema illecito offre vantaggi collettivi , sovvenziona le campagne elettorali , garantisce ottime carriere secondo lo schema del do ut des.
    Non è necessario che vi siano scambi di denaro. La tangente si paga attraverso agevolazioni,favori,carriere , scambi di poltrone e licenze edilizie. E una sostanziale assenza di censure giudiziarie .
    Non si possono toccare quei fili perchè la società bolognese non lo gradisce. Non lo gradisce il Partito “del fare” e il Partito delle cosiddette “libertà”. Non lo gradisce il CDA di quella società . I palazzi della Fiera come quelli diVia Castiglione…,non lo gradisce qualche circolo della caccia….,quindi perchè rompere equilibri?
    Un Sindaco della Provincia, citiamo a mero titolo di esempio, ha addirittura bandito a mezzo stampa il cosiddetto ” comitatismo” cioè la costituzione di spontanei movimenti civici che via via sorgevano nel comune amministrato da questi e che si facevano promotori di diversi problemi e anomalie territoriali .Lo ha scritto e dichiarato amezzo stampa nel silenzio della cosiddetta società civile.
    Per questo Sindaco, il Comitatismo ucciderebbe il Civismo.
    Il Civismo sarebbe la rappresentazione di interessi privati che si intendono imporre al pubblico amministratore. Per condizionarne le scelte politiche.
    Avete capito bene. Bandiamo i comitati dunque anzi mandiamoli al confino. Blocchiamo “per editto sindacale” la possibilità della gente di capire , di protestare , di guardare cosa si muove dietro le decisioni amministrative . Cosa c’è nelle carte .
    Non vi pare lo dicesse anche un’altro che praticava Palazzo Venezia , tanti anni fa?
    Questo dunque accade nell’Emilia dei diritti civili , della libertà , dell’onestà di origine controllata.
    Già… ma controllata da chi ?

    Rispondi
  68. ADRIANO

    4 novembre 2010 at 21:57

    @Cristoforo
    Non entro nel merito degli ultimi post perchè rischierei denunce…..(da voi ovviamente).
    Un’informzione le chiedo: Il caro Cicconi, che ovviamente non mi conosce, quando ha scritto le cose che lei mette fra virgolette ? In che contesto storico/politico siamo ? Nei primi anni 90 o nel 2010 ?
    Sono sincero, domando perchè non ricordo di averle lette di recente ma, come capita, posso sbagliarmi

    Rispondi
  69. cristoforo

    5 novembre 2010 at 11:46

    Caro Adriano, non tema denunce parli liberamente .
    Al momento sono le vittime dei reati di alcune coop a finire a giudizio.
    Lei qui non corre rischi.

    Rispondi
  70. Giuseppe

    13 novembre 2010 at 22:08

    Purtroppo dedico molto poco tempo alla lettura e molto alle mie indagini.
    Immagino che ci sia differenza tra il sistema “ambrosiano” e quello “emiliano”, ma non mi si venga a dire che non ci sono “reati”.
    Alla criminalità organizzata non sfuggono questi meccanismi?
    Perchè invece sfuggono agli inquirenti?
    Sono sei che anni che denuncio illegalità che vanno molto in basso e molto in alto, sono “circondato”, qualcuno mi minaccia qualcuno cerca di intimidirmi, qualcuno è fin troppo gentile.
    VOGLIO interrompere questo sistema.
    Ho parlato di molti reati o presunti tali.
    è stata deliberata una querela dalla giunta comunale, un anno dopo è stato scoperto il fratello del sindaco che prelevava soldi pubblici a tutto spiano.
    Il sindaco aveva “avvertito” dipendenti e amministratori comunali, dicendo in un articolo sulla Gazzetta di Mo, che potevano essere intercettate le loro telefonate.
    Il sindaco parlando da un volantino del PD aveva detto che il condannato era solo suo fratello, però dovevano stare “attenti”: i geometri esterni, i costruttori e tutti coloro che avevano pagato irregolarmente. In questo volantino difendeva amministratori e dipendenti pubblici (ora erano usciti dalla “bufera” e non avevano più bisogno di essere difesi.
    La giunta che mi ha “querelato” (per finta)comprende dipendenti di HERA, nelle lettere (critiche) che ho ricevuto c’erano sempre firme di dipendenti di HERA, sarà una coincidenza , ma questa multiutility sta facendo grossi “affari” in questo comune, sopratutto contemporaneamente alla scoperta delle malefatte del “fedele” tecnico all’urbanistica.
    Le Procure vogliono cominciare dall’alto: indaghino su cosa è successo nella zona della discarica di Roncobotto, quando era ancora una cava, poi vadano avanti e verifichino quello che sta succedendo ora.
    Le Procure vogliono cominciare dal basso: guardino le contabilità di tutte le Associazioni e cooperative che hanno qualcosa da spartire con questo comune (Zocca Mo). Gli inquirenti seguendo questo filo si perdono? sono disposto a dare loro una mano.

    Rispondi
  71. giuseppe

    18 gennaio 2011 at 23:08

    In questa regione sembra tutto normale.
    in un Partito viene cacciato un membro della segreteria della sezione di un piccolo comune.
    Questi “protesta” con i dirigenti nazionali, senza nessun risultato.
    Le minacce di querele nei suoi confronti si “sprecano”.
    Viene zittito dal sindaco in una assemblea pubblica e insultato dal vicesindaco per i corridoi del comune.
    I quotidiani locali non verificano se le sue “denunce” siano veritiere.
    Tutto continua come prima, eppure…….
    Altre su Zocca:

    http://www.meetup.com/grillimodenesi/messages/boards/thread/10170295/post/39373713/?hash=39373713#39373713

    Rispondi
  72. Giuseppe

    14 gennaio 2012 at 02:41

    Il tempo è passato ma a Zocca non è cambiato niente.
    Ho presentato una lista civica alle comunali (Paese Reale – Zocca), con il 21% siamo in consiglio comunale in due.
    Il nuovo sindaco sembra la fotocopia del vecchio.
    Nella discarica ne succedono di tutti i colori, vi finiscono rifiuti di ogni genere, i costi aumentano e i servizi calano.
    Milioni di euro sono spariti, solo uno è stato condannato, i complici sono in libertà e continuano a comandare.
    Cerchiamo di tenergli il sale sulla coda, ma senza l’impegno della magistratura sarà difficile spuntarla.
    Gli amministratori nuovi sono stati messi lì da quei vecchi, i funzionari continuano a comandare, la legalità è una chimera, le Associazioni controllate dai funzionari/amministratori ciucciano soldi pubblici, ecc….

    Rispondi

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