I RIFIUTI DI NAPOLI FANNO UN PO’ PIANGERE E UN PO’ BUSINESS


L’Emilia Romagna accoglie i rifiuti di Napoli. E’ ufficiale, il Presidente Vasco Errani accetta la proposta del governo di incassare i rifiuti dalla Campania e passa alla fase operativa. Riunione della giunta stasera alle 18.30. E’ la seconda volta negli ultimi anni. L’ultima fu nel 2008 con 5000 tonnellate accolte provenienti sempre dall’area campana. Sulla qualità dei controlli e sulla composizioni dei materiali ci sarebbe da restare coi capelli dritti. Sono rifiuti organici, di strada, non tossici, si dirà. Ci si deve fidare di istituzioni così capaci e oculate. Come nel caso della municipalizzata Hera (controllata da Comuni e Regione) che non trova di meglio che fare affari con la società coperta da segreto fiduciario e di proprietà della famiglia dell’ex sottosegretario Nicola Cosentino da Casal di Principe, per il quale è stata fatta una richiesta d’arresto per collusioni con la camorra ma non concessa dal Parlamento. Vedi anche L’inchiesta giornalistica ilfatto20091023_3. La camorra controlla in modo capillare alcune aree del Paese. Ma la Regione Emilia Romagna invece di essere solidale verso i cittadini che chiedono la raccolta differenziata (Campani come Emiliano Romagnoli) e che vogliono che questo spettacolo non si ripeta ogni anno, è solidale con chi vuole smaltire i rifiuti bruciandoli, togliendoli ancora una volta dallo spettacolo spiacevole che è finito sotto agli occhi di tutti. E’ solo un “business”, per Hera, per la Regione, per Impregilo e tutto coloro che ci stanno dietro. Chi protesta in Campania e si prende le botte per difendere i propri figli dai tumori sembra in questo senso umiliato due volte.

Fra qualche giorno leggeremo dalla stampa che le percentuali di raccolta differenziata in Emilia Romagna sono aumentate (mettendoci dentro potature, macerie e pesandole), ma intanto bruciamo l’immondizia di Napoli.

Intanto sembra che i comitati dell’Emilia si stiano organizzando per protestare. Il 1 dicembre è la giornata mondiale contro gli inceneritori. Ravenna Punto a Capo, che è un associazione locale digiunerà in forma di protesta. Altri ancora si stanno mobilitando da Forlì. La rete dei comitati anti-inceneritori si è messa in moto.

3commenti
  1. Giuseppe

    29 novembre 2010 at 15:46

    Errani solidale? chissa cosa pensano coloro che hanno le abitazioni vicino alle nostre discariche?
    Qualcuno forse la pensa così:…………..
    le ultime notizie per quanto riguarda la nostra schifezza di discarica sono:hanno ricominciato a scavare la terra
    e il via e vai di camion rimorchio e’ allucinante…quindi polvere e rumore senza sosta..tutto
    questo succede perche’ finito di scavare cominceranno a portarci lo schifo di …….quindi
    puzza, aria infestata e maleodorante…io spero possa esistere una soluzione a tutto questo
    scempio…

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