I RIFUGI DI CAMORRA IN EMILIA


Vincenzo De Simone, 35 anni, presunto esponente dei “Mazzacane”, il Clan Belforte di Marcianise, è stato arrestato a Lippo di Calderara di Reno in casa di amici. Si tratta di uno dei dieci arrestati nell’ambito dell’inchiesta relativa all’omicidio dell’esponente del clan rivale dei Piccolo “Quaqquaroni”. L’omicidio avvenuto la sera del 3 ottobre del 2003, a Marcianise, dove fu crivellato di proiettili Francesco Saiano, 23 anni. Gli arrestati sono Michelangelo Amato di 34 anni, Camillo Bellopede, 31 anni, Vincenzo De Simone di 35 anni e Antonio Zarrillo 43 anni, tutti ammanettati mentre si trovavano nelle proprie abitazioni. Si trovavano gia’ in carcere invece Pasquale Aveta di 34 anni, Antonio Della Ventura 47 anni, Vittorio Musone 60 anni, Gaetano Piccolo 52 anni, Luigi Trombetta 55 anni e Francesco Zarrillo 42 anni. La vittima fu attesa dai killer davanti all’abitazione della fidanzata, a Recale (CE), dopo che la ragazza uscì dall’auto i sicari si avvicinarono, lui si accorse e tentò la fuga, ne nacque un inseguimento che terminò nella buca di un cantiere fognario, dove finì anche l’auto degli assassini. Lo ferirono prima a un fianco, lui implorò che finissero subito, ma lo finirono lentamente con una ventina di colpi d’arma da fuoco, dopo la morte uno degli assassini infierì ripetutamente sul volto con il calcio di un fucile. Poi si dileguarono con un’auto rubata ad un automobilista. I killer vennero remunerati con 3mila euro e costosi orologi.

Quando la vita vale così poco anche la tua rischia di valere meno di niente. E non basta girarsi dall’altra parte.

una ringraziamento a Salvatore Pizzo

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