Clan negli stadi. Cantone: vendette per il dopo Esposito


Negli stadi italiani esistono vincoli di affiliazione con la criminalità organizzata e dopo la tragica morte di Ciro Esposito ci sarebbero pericoli di degenerazione del crimine.

E’ la sintesi dell’intervista di Antonio Giordano sul Corriere dello Sport di oggi al procuratore Raffaele Cantone voluto dal premier Renzi a Capo dell’Anticorruzione.

«Come napoletano sono fiero del comportamento della famiglia Esposito ma certi segnali vanno colti. C’è un pericolo di vendetta» dice Cantone riferendosi alla tragedia del tifoso napoletano ucciso a Roma prima della finale di Coppa Italia a Roma tra Fiorentina e Napoli.

Per il magistrato andrebbe riformato il meccanismo di accesso agli stadi non cedendo alle emozioni del momento.

Gli steward sugli spalti servono a poco se non ci sono misure repressive anche preventive. E mentre tutto il mondo del calcio parla di nuove misure, che come le vecchie è probabile che restino solo sulla carta, ecco le nuove preoccupazioni.

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