Azienda dei trasporti di Bologna. Buco superiore ai 900mila euro


BOLOGNA – Giungono in redazione i documenti originali che provano l’ammanco di 900mila euro nella casse di Tper, l’azienda dei trasporti Pubblici di Bologna. La presenza di un buco è stata confermata anche dall’assessore regionale ai trasporti Pd Alfredo Peri che, rispondendo a una domanda del consigliere di opposizione Manes Bernardini, ha confidato in un recupero dello scoperto.

Ma la cifra potrebbe essere di molto superiore nelle casse della neonata società dei trasporti di Bologna e Ferrara. Dai rumors di Tper si fa sapere che ammonterebbe addirittura a quasi 3milioni di euro. Coinvolta anche Atc-sosta spa a cui la Coopertone non avrebbe versato 1milione e 800mila euro. La cifra è ottenuta dai mancati incassi delle biglietterie della sosta delle auto e dei ticket sugli autobus. Solo dai parcometri di Bologna si incassano dai 30mila ai 50mila euro giornalieri.

Il caso è esploso da alcuni giorni così come l’imbarazzo negli Enti locali, Regione e Comune di Bologna, principali azionisti, perché il recupero del denaro sembra fortemente a rischio. Al punto che il consigliere comunale di centro destra Lorenzo Tomassini si è vista negare una richiesta di spiegazioni rivolta al sindaco e alla giunta della città. Il consigliere si è trovato all’ultimo momento cancellate due domande di attualità dal dibattito in consiglio comunale. E per questo ha indetto una conferenza stampa lamentando la grave mancanza di trasparenza dell’ente pubblico.

Il consorzio cooperative Omnicoop, sfiorata dal caso, conferma di essere estranea ai fatti e di non aver alcun

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contratto di appalto con gli Enti in oggetto. Tanto più di non svolgere mansioni di “amministrazione contabile” per la Coopertone ma di aver solo fornito servizi alla stessa in quanto consorziata.

La situazione non sembra trovare soluzione anche perché i sindacati di categoria hanno denunciato un clima insostenibile, con il rischio di lettere di licenziamento e cassa integrazione per i lavoratori delle cooperative coinvolte nel caso. Per questo si sarebbe tenuta nei palazzi di Lega Coop di Bologna una riunione riservata per cercare di districare l’intricata vicenda che coinvolge enti pubblici e società consorziate

nella foto Lorenzo Tomassini

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