Bologna, caso Delbono-Cracchi. Nuove ombre sulla vicenda


Presentato un esposto molto circostanziato sull’affaire Delbono-Cracchi, la vicenda che portò nel 2010 alle dimissioni dell’ex sindaco di Bologna Flavio Delbono. Autrice dell’esposto la consigliera comunale della Lega Nord Mirka Cocconcelli. La consigliera con una copiosa documentazione e una serie di richieste di chiarimenti all’azienda Cup 2000 fa emergere una serie di novità ancora poco conosciute sul caso andato a processo. Perchè Cinzia Cracchi, l’ex segretaria di Flavio Delbono, venne pagata 800 euro in più? Chi ha pagato le spese legali di Delbono e dei dirigenti coinvolti Moruzzi e Garavini?

Nella cronaca si ricorda che Cinzia Cracchi, convivente e segretaria dell’ex sindaco alla Regione Emilia Romagna (quando ne era vicepresidente), venne spostata dalla Regione al Cup 2000 (azienda che prenota le visite sanitarie) una volta rotti i rapporti con l’ex sindaco. Nella vicenda emerse che la Cracchi aveva ottenuto una maggiorazione dello stipendio rispetto ai dipendenti del Cup di ben 800 euro lordi mensili. Ma ecco gli eventi nuovi, non emersi nella prima fase dell’indagine giudiziaria della Procura della Repubblica.

Nella primavera 2013 la consigliera Cocconcelli manda una lettera a Cup 2000 per chiedere il perchè della maggiorazione di stipendio. Il dirigente responsabile risponde per iscritto che la Cracchi aveva un incarico altamente tecnologico legato a competenze informatiche. Ma quando la Cocconcelli rileva, con una seconda lettera inviata sempre alla direzione del Cup, che il curriculum della Cracchi è privo delle conoscenze informatiche elecate si ritrova come risposta una seconda lettera a firma del presidente di Cup 2000 Fosco Foglietta che sostiene cose ben diverse dalla prima. Nella lettera il presidente Foglietta menziona quali fossero le mansioni della Cracchi: “esclusivamente mansioni di segreteria amministrativa”.

Pare evidente alla consigliera Cocconcelli, e che per questo presenta un esposto alla Corte dei Conti, come non vi sia alcuno motivo per pagare la ex segretaria e convivente dell’ex sindaco 800 euro in più rispetto alle stesse mansioni che ricoprivano i suoi colleghi in Cup 2000 e che nulla giustificasse quel pagamento visto il profilo professionale e la reale mansione ricoperta dalla Cracchi. Altra “chicca” della ricerca della consigliera è la scoperta che le spese legali, di tutti coloro che furono indagati per la vicenda, dall’ex sindaco Delbono al direttore generale di Cup 2000 Mauro Moruzzi e della Regione Maurizio Garavini, vennero coperte dagli enti di appartenenza, appunto l’azienda Cup 2000 e la Regione Emilia-Romagna. Almeno questo risulta dalla documentazione in suo possesso e sulla quale chiede chiarimenti alla Corte. Ma oltre che essere questo un vero smacco per la collettività, da una disposizione della Corte dei Conti, sembra comportino un evidente danno erariale.

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