LA LEGIONELLA ATTACCA IL COMUNE DI BOLOGNA


Batteri e colonie di legionella trovate nelle vaschette di raccolta dell’acqua degli scarichi dell’aria condizionata della nuova sede del Comune di Bologna in Liber Paradisus. “Ma non si tratta di un’emergenza sanitaria: non vi è stata alcuna infezione” ha dichiarato il Sindaco Merola. Per chi non lo sapesse la legionella deve il nome all’epidemia acuta che nell’estate del 1976 colpì un gruppo di veterani della American Legion riuniti in un albergo di Filadelfia, causando ben 34 morti su 221 contagiati (oltre 4000 erano i veterani presenti): solo in seguito si scoprì che la malattia era stata causata da un “nuovo” batterio, denominato Legionella, che fu isolato nell’impianto di condizionamento dell’hotel dove i veterani avevano soggiornato

I 1200 dipendenti sono stati mandati a casa da oggi alle 14.30. Chiusura fino a lunedì compreso delle tre torri di vetro: resteranno a casa a disposizione, pagati.

La nuova sede tecnica del Comune di Bologna dietro la Stazione, dicevano i tecnici che ne firmavano i progetti sarebbe stata un innovazione. A costo zero. E sarebbe servita a spostare tutti i dipendenti comunali (4300+1000)

In realtà il costo d’appalto di circa 70 milioni di euro, completamente sostenuto da privati, è vincolato al pagamento di un canone annuale da parte del Comune di circa 6,5 milioni per 28 anni, più 9,5+2 una tantum per la Torre C. Costo finale stimato (visto che non risultano documenti ufficiali che quantifico il costo) 210 milioni a carico dei cittadini bolognesi nei bilanci dei prossimi anni: un salasso. Vi si sono trasferiti solo 1200 dipendenti che immediatamente hanno cominciato ad accusare malesseri per l’insalubrità dei locali. Più che innovazione un capolavoro!

L’Ausl ha imposto al Comune di bonificare la sede. A fine ottobre l’Università di Ferrara ha confermato con propri studi che Liber Paradisus “l’aria è irrespirabile, il ricambio d’aria è scarso se non del tutto assente”.

5commenti
  1. Carlos Pambianchi

    13 luglio 2011 at 17:59

    Dopo avere più volte “tastato il terreno” del malessere di chi in quelle strutture ci lavora, sembra ora d’obbligo fare una riflessione sulla credibilità di alcuni “mostri sacri” dell’architettura d’oggi: l’estetica urbana, che personalmente difendo per la gradevolezza che infonde sul visitatore in arrivo, non ha però un corrispettivo nella sua concezione interna, il risultato della quale ha prodotto una concatenazione di ambienti insalubri, energeticamente dispendiosi e poco gradevoli. Forse è il caso di “togliere la patente” di infallibilità a questi progettisti, la cui celebrità è peraltro incredibilmente strettamente legata all’ecologia ed alle energie rinnovabili.
    Basta all’architettura fatta di motti senza sostanza.

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  2. RAFX

    13 luglio 2011 at 19:51

    Hai detto…250 MILIONI DI EURO ???
    Anzichè niente come previsto ?
    Ma alla Magistratura tutto ciò non interessa ?

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  3. Cesare Orsini

    13 luglio 2011 at 22:19

    Avendo avuto problemi analoghi in un Ospedale tengo a precisare che la legionella è un batterio che non fa male a nessuno se non si hanno dei problemi al sistema immunitario (e quindi deve essere controllata negli ambiti ospedalieri).
    Quindi farebbero bene a ritornare al lavoro i signori scansa fatiche e si aggiornassero sulle conseguenze.

    Cordiali Saluti

    Ing. Cesare Orsini

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  4. Davide Celli

    14 luglio 2011 at 13:09

    Ecco un altro caso che gira intorno ai batteri. Davide

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  5. giovanna

    15 luglio 2011 at 15:30

    I signori scansa fatiche sono tutti quelli che come lei pensano solo a riempirsi il portafoglio e vivere la vita perseguendo solo i propri interessi senza rendersi conto delle stupidaggini che dal proprio cervello malefico fanno uscire da quella boccaccia per il solo gusto di sputtanare la gente che lavora.

    Scansa fatiche un corno…….. siamo una delle categorie che manda avanti il paese in quanto sul proprio stipendio vengono prelevati quei contributi fiscali aumentati a causa delle evasioni di gran parte dei liberi professionisti che grazie al loro titolo e professione riescono a non pagare un centesimo di quanto dovuto al fisco.

    zia zitto signor scansa fatica e torni immediatamente al suo lavoro.

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